α-esaclorocicloesano
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
α-esaclorocicloesano | |
---|---|
Nome IUPAC | |
1-α,2-α,3-β,4-α,5-β,6-β-esaclorocicloesano | |
Abbreviazioni | |
α-HCH α-BHC | |
Nomi alternativi | |
α-benzene esaclorato α-esaclorano α-lindano | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H6Cl6 |
Massa molecolare (u) | 290.83 g/mol |
Aspetto | Polvere cristallina, con odore caratteristico. |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 206-270-8 |
SMILES | C1(C(C(C(C(C1Cl)Cl)Cl)Cl)Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di fusione | 157-160 °C |
Temperatura di ebollizione | 288 °C |
Tensione di vapore (Pa) a 293 K | 2.7 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 301 - 312 - 351 - 410 |
Consigli P | 273 - 280 - 301+310 - 501 [1][2] |
L'α-esaclorocicloesano (α-HCH) è uno degli isomeri del esaclorocicloesano, che fanno parte della classe dei composti organici clorurati[3]. È un sottoprodotto della produzione del lindano, un insetticida composto principalmente dall'isomero γ con tracce degli isomeri α, β e δ.
Risulta più stabile e difficilmente degradabile degli altri isomeri, pertanto si accumula per un lungo periodo sia in ambiente che nei tessuti di uomini e animali che ne subiscono l'esposizione.
Questa sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso centrale già dopo breve esposizione e può avere effetto sul sangue e sul fegato dopo prolungata esposizione. L'α-esaclorocicloesano è ritenuto un sospetto cancerogeno per l'uomo[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Scheda del composto su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive. consultata il 01.08.2014
- ^ Smaltire presso un impianto di trattamento dei rifiuti autorizzato
- ^ Toxicological Profile for Alpha-, Beta-, Gamma-, and Delta-Hexachlorocyclohexane, U.S. Department of Health and Human Services, Agency for Toxic Substances and Disease Registry, August 2005 (in inglese)
- ^ Copia archiviata, su cdc.gov. URL consultato il 28 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda internazionale di sicurezza chimica https://web.archive.org/web/20080615080538/http://www.cdc.gov/niosh/ipcsnitl/nitl0795.html