Isocrona

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando la curva geometrica, vedi Curva tautocrona.
Isocrone teoriche per stelle con metallicità paragonabile a quella solare.

In astronomia, col termine isocrona (dal greco uguale tempo) ci si riferisce al luogo dei punti che una popolazione stellare forma sul diagramma H-R quando le stelle che la compongono hanno la stessa età, ovvero quando le stelle di una popolazione si sono formate tutte nello stesso momento, pur essendo caratterizzate da masse diverse.[1]

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Esempi osservativi di isocrona, che in prima approssimazione si avvicinano alla definizione teorica, sono dati dagli ammassi stellari;[2][3] più specificamente dagli ammassi globulari e dagli ammassi aperti.

Una delle prime applicazioni del metodo delle isocrone per datare un ammasso aperto risale al 1963.[4] Se la funzione di massa iniziale dell'ammasso aperto è nota, si possono calcolare le isocrone per ogni età considerando ogni stella della popolazione iniziale, usando simulazioni numeriche per farla evolvere verso l'età desiderata e mettendo poi in grafico la luminosità della stella sul diagramma H-R.[5] La curva risultante è un'isocrona, che può essere confrontata con le osservazioni del diagramma colore-magnitudine. Se i due diagrammi mostrano una buona corrispondenza, l'età assunta per l'isocrona è vicina all'età effettiva dell'ammasso.

Anche le isocrone, così come le tracce evolutive, sono strumenti teorici utilissimi alla comprensione dell'evoluzione stellare e delle popolazioni stellari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rudolf Kippenhahn, Alfred Weigert e Achim Weiss, Stellar Structure and Evolution, 2nd, Springer, 2012, p. 328, ISBN 3642302556.
  2. ^ V. Castellani, Fondamenti di Astrofisica Stellare, cap. 6.4, su astrofisica.altervista.org. URL consultato il 5 aprile 2012.
  3. ^ Anna Frebel, Searching for the Oldest Stars: Ancient Relics from the Early Universe, Princeton University Press, 2015, p. 149, ISBN 1400874289.
  4. ^ P.R. Demarque e R.B. Larson, The Age of Galactic Cluster NGC 188, in Astrophysical Journal, vol. 140, 1964, pp. 544, DOI:10.1086/147948.
  5. ^ E.D. Friel, The Old Open Clusters of the Milky Way, in Annual Review of Astronomy and Astrophysics, vol. 33, 1995, pp. 381 - 414, DOI:10.1146/annurev.aa.33.090195.002121.
  Portale Astronomia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di astronomia e astrofisica