Wikipedia:Vaglio/Trattato sull'astrolabio (Chaucer)

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Trattato sull'astrolabio[modifica wikitesto]

Commento del proponente il vaglio --SkedO *-* 01:17, 4 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

  1. SkedO *-*
  2. Nanae

Suggerimenti e obiezioni[modifica wikitesto]

Breve riassunto
  • [SISTEMARE]
# 1.1 Prologo --SkedO *-* 19:21, 6 apr 2007 (CEST)[rispondi]
# 1.2 The Firste Partye --SkedO *-* 01:27, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]
# 1.3 The Seconde Partye --SkedO *-* 01:23, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]
# 1.4 Supplementary Propositions --SkedO *-* 01:20, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Suggerimenti
è tutto quello che si può trovare, salvo ovviamente interpretazioni di alcuni filologi che personalmente preferirei non sponsorizzare in una voce enciclopedica: quelle maggiormente accreditate (che vadano oltre il trattato di un singolo) sono tutte lì :) --SkedO *-* 20:39, 2 apr 2007 (CEST)[rispondi]
li ho aggiunti nei collegamenti esterni --SkedO *-* 01:04, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]
  • Bello. E' interessante, molto, però andrebbe reso più fruibile in alcune parti. Per esempio: Non viene specificato chi è John Reidy (googlando mi sembra di capire che abbia curato la ricostruzione dell'opera originaria dai vari manoscritti, pubblicata in The Riverside Chaucer, Benson, L.D. (ed.), Third Edition (1987, Boston: Houghton Mifflin.) E' così? --Nanae 17:53, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]
hai perfettamente ragione, fatto! --SkedO *-* 02:37, 4 apr 2007 (CEST)[rispondi]
  • Non viene dato un riferimento bibliografico. Andrebbe, imho, un po' rimpolpata questa parte. Come è stato ricostruito? quali le differenze tra le porzioni contenute nei citati ventidue manoscritti? --Nanae 17:53, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]
fatto! Non esistono in rete fotografie dei manoscritti e nemmeno link (non si trovano neppure nella pagina del British Museum), per li resto, fatto! :) --SkedO *-* 23:59, 4 apr 2007 (CEST) [rispondi]
  • Il paragrafo «Il XV secolo infatti è ancora caratterizzato da una letteratura colta in lingua latina: Chaucer decide quindi di elaborare, a partire da questi testi latini, un trattato più facilmente comprensibile al suo Lyte Lowys, scrivendo dunque nella lingua del tempo» introduce il riferimento alla dedica al piccolo Lewis in modo enigmatico per un lettore scrivendolo in medio inglese e senza contesto. Solo infatti verso la fine della voce si viene a capire che non è chiaro chi sia, che per tradizione è il figlio di Chaucer, ma potrebbe essere il figlio di un amico e cmq un bambino. Talvolta la prosa è poco scorrevole come il paragrafo sopra. --Nanae 17:53, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]
ho optato per una modalità più neutra, che dichiara che il destinatario dell'opera è il piccolo Lewis, lasciandone aperta al contempo l'identità, che viene chiarita poi nei successivi capitoli :) --SkedO *-* 02:37, 4 apr 2007 (CEST)[rispondi]
  • Altre osservazioni: leggere la voce mi fa venire voglia di sapere un po' di piu' sulle varie parti del trattato e mi si potrebbe obiettare: procurati la bibliografia in inglese e approfondisci :P ma visto che la voce è proposta per la vetrina, sarebbe bello se riassumesse lei stessa più compiutamente le varie parti. Per esempio nella descrizione della prima parte si dice che l'astrolabio descritto è più o meno come quelli di epoca successiva, ma poi si dice che le istruzioni della seconda parte sono difficilmente riproducibili se non utilizzando lo strumento descritto da Chaucer. Quali sono le differenze? Oltre alle tre descritte quali sono le altre trentanove istruzioni? --Nanae 17:53, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Vedo di tradurrlo e di metterlo sul sito personale come riferimento :), giustamente mi han fatto notare che non deve diventare la traduzione, ma solo l'analisi oggettiva e critica :) --SkedO *-* 01:30, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]
  • Si parla di umbra recta e umbra versa, ma poiché le rispettive voci sono mancanti, andrebbero create o riassunte in nota delle brevi spiegazioni.--Nanae 17:53, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Spiegato brevissimamente, ora si crea la voce quadrato delle ombre e siamo a posto :) --SkedO *-* 01:30, 16 apr 2007 (CEST)[rispondi]

«Chaucer inizia subito a descrivere le diverse parti che componevano l'astrolabio, che era formato così come noi oggi lo conosciamo, salvo alcune modifiche, anche attraverso le riproduzioni del secolo successivo.»

Qualcuno spiega il significato della frase ? --Ligabo 19:43, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Ho cercato di introdurre il paragrafo..e ho fallito malamente :D --SkedO *-* 14:32, 8 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Alcune osservazioni, spero stimolanti e non pedanti (e che son curioso):

  • se la seconda parte è in buona sostanza una traduzione dell'opera di Māshāʾllāh ibn Atharī, la voce per essere esaustiva dovrebbe spendere qualche parola sull'astrologo persiano in questione e quel link rosso sarebbe meglio bluificato. C'e' qualche interpretazione sul perché è stata scelta quell'opera da Chaucer? Era una opera popolare all'epoca e già stata tradotta in precedenza? Se si da quale versione l'ha presa Chaucer?
mi sto informando per ampliare la voce sull'astronomo e astrologo ebreo persiano in questione. :) --Nanae 09:53, 6 apr 2007 (CEST)[rispondi]
ho inserito l'unica interpretazione considerata valida, cioè che fosse parecchio conosciuto l'astrologo :P --SkedO *-* 21:31, 7 apr 2007 (CEST)[rispondi]
  • Viene usato molto un testo di tal Walter William Skeat (http://users.rcn.com/detroyes/astrolabe/intro.html): la suddivisione in classi dei manoscritti inerenti al trattato risale a lui? Si parla di studi recenti riferendosi a quel testo, ma l'autore indicato sembra essere un filologo di fine '800, non c'e' il rischio che parte del suo lavoro sia datato? In ogni caso non parlerei di studi recenti, anche se magari si tratta di studi importanti.

--Nanae 01:19, 5 apr 2007 (CEST)[rispondi]

datato no, non sono stati fatti grandi passi dalle interpretazioni del tardo '800 :). Ho corretto recenti con importanti, l'avevo scritto perchè sono gli ultimi :P --SkedO *-* 18:57, 8 apr 2007 (CEST) [rispondi]
fatto! --SkedO *-* 02:55, 6 apr 2007 (CEST)[rispondi]
  • Credo ci sia un attimo da rivedere l'uso del grassetto (un po' ridondante). Inoltre andrebbero wikificate le opere cartacee riportate nelle note (nome cognome autore, titolo in corsivo ecc.) sempre con {{cita libro}}. P.S. da qualche giorno il tag <s> (o <s>) è deprecato; ora si deve usare <del></del>--Trixt 05:35, 7 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Eliminato e formattato secondo il template e con il template le varie note: tolto tutti i bold, se non quelli di due sezioni che credo necessari per una migliore lettura e individuazione delle parti nel testo. --SkedO *-* 14:40, 8 apr 2007 (CEST) [rispondi]

  • Questa voce deve parlare dell'opera, non tendere a divenirne una copia. In particolare:
    • non è comprensibile il contenuto informativo apportato dalla ripetizione delle frasi d'inizio e fine delle sezioni (es: Here Endeth the Proheme), che non sono neanche delle citazioni, in quanto viene utilizzato un formato grafico distinto e alquanto non ortodosso
ora ogni frase di "inizio" e di "fine" è inserita in un contesto: errore mio, mi pareva ovvio. --SkedO *-* 15:12, 15 apr 2007 (CEST)[rispondi]
    • non è comprensibile il contenuto informativo apportato dalla mera elencazione delle parti (si vedano anche le sotto pagine di approfondimento)
Vorrei però porti un quesito: frasi et similia sono inutili anche se non esiste praticamente un'edizione in italiano completa? Credo, e con me anche l'ottimo Nanae, che sarebbe più chiaro fare l'elenco proprio dei paragrafi della seconda parte: la prima è una descrizione e si presenta molto omogeneo nelle parti trattate, è una descrizione di un oggetti; la seconda parte invece è molto più vasta, ricopre diverse funzionalità dell'astrolabio, che sono organizzate in paragrafi. --SkedO *-* 14:06, 15 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Cambio opinione: oggettivamente non deve essere una traduzione :) --SkedO *-* 01:33, 16 apr 2007 (CEST) [rispondi]
    • non è comprensibile la necessità di utilizzare formattazioni speciali (grassetti, allineamenti al centro e così via), che paiono rispondere solo a necessità estetiche.--Panairjdde 14:40, 14 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Pensavo di aver sistemato le formattazioni superflue: dove secondo te (ho già modificato la pagina un attimo) sono superflui i bold e i corsivi? --SkedO *-* 15:12, 15 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Rivisto e corretto da diversi utenti --SkedO *-* 01:33, 16 apr 2007 (CEST) [rispondi]
  • Ho un problema sul nome della voce. "Trattato sull'astrolabio" è un titolo tutt'altro che originale. Tra gli altri avevano scritto opere con un titolo che in italiano va tradotto così almeno Giovanni Filopono, Adelardo di Bath, Ibn Baso, Raimondo di Marsiglia, Andalò di Negro, ... Credo che il trattato di Chaucer sia molto interessante per la personalità dell'autore e per la storia della cultura scientifica inglese, ma dal punto di vista della storia dell'astronomia non credo rivesta più interesse dei trattati più antichi. Suggerirei quindi di chiamare la voce "Trattato sull'astrolabio di G. Chaucer", riservandoci di scrivere un giorno un'altra voce che passi in rassegna i tanti trattati sull'astrolabio. (O forse potremmo cominciare a scrivere una voce sul trattato sull'astrolabio di Andalò di Negro (che era stato maestro di Boccaccio), scritto prima che Chaucer nascesse e pubblicato nel 2005. Cesalpino 01:13, 25 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Hai perfettamente ragione, conosco però solo quello di Andalò di Negro e di Giovanni Filopono (citato anche in questo articolo). Faccio una disambigua e modifico anche il namespace :). Grazie per la segnalazione!! Per il resto, altro da aggiungere? :) --SkedO *-* 11:17, 26 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Ho cambiato il titolo... nessuna convenzione prevede l'uso di abbreviazioni nei titoli. Forse ci sarà da sistemare qualche redirect. Ciao --SailKoFECIT 11:39, 26 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Sistemasto tutto :)--SkedO *-* 20:16, 27 apr 2007 (CEST) [rispondi]