Wikipedia:Vaglio/Tourbillon

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La voce non è in buonissime condizioni, ma potrebbe ambire a un riconoscimento di qualità integrando le informazioni presenti con quelle provenienti dalle molte fonti che trattano la tematica --L'inesprimibilenulla 11:26, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

Suggerimenti[modifica wikitesto]

  • La prima lettura mi è apparsa un po' faticosa: alcuni periodi sono più lunghi ed articolati del necessario e li spezzerei. Comincerei sicuramente col primo periodo dell'incipit: tre pesanti righi carichi di informazioni che si perdono cercando di riprendere fiato. --Pulciazzo (msg) 13:09, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]
Per il momento rimanderei la questione alla fine della redazione dell'articolo... quindi, In coda --L'inesprimibilenulla 14:56, 18 set 2014 (CEST)[rispondi]
  • Mi sono permesso di spiegare un po' meglio il calcolo della longitudine tramite meridiana. In mare però non è possibile utilizzare la meridiana. Potrei aggiungere anche un cenno al sistema utiizzato tra il XVIII ed il XIX secolo durante la navigazione ma non vorrei appesantire troppo.--Pulciazzo (msg) 13:29, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Pulciazzo] Fai pure quell'ampliamento! A breve rivedrò la prosa e inserirò vari disegni tecnici. --L'inesprimibilenulla 13:43, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]
Ok. Ma al momento mi sono limitato ad inserire una nota sul calcolo sommario in mare. L'idea è di inserirla eventualmente successivamente nel testo rielaborato ad accoglierla meglio. Così potrebbe sembrare una pedante appendice.--Pulciazzo (msg) 14:44, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]
In ogni caso, per la prosa non aspettarti cose troppo rivoluzionari poiché ti ricordo che per la vetrina un criterio è la prosa incisiva, che deve essere quindi alta, leggibile, comprensibile, scorrevole e non frammentaria. --L'inesprimibilenulla 15:42, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Pulciazzo] Dato che esser autocritici sul proprio stile di scrittura non è facilissimo, potresti riportarmi qualche periodo da rivedere? --L'inesprimibilenulla 16:00, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ L'inesprimibile nulla] Ah... non dirlo a me. Vediamo il primo periodo. Io metterei semplicemente un punto dopo (...) carica manuale o automatica:(...). Lunghissima anche la frase nel paragrafo Etimologia, da (...) Nonostante l'inventore (...) a (...) un'espansione del sistema solare (...).Comunque stai ancora elaborando e non ti voglio far perdere tempo ora con aggiustamenti minori. Lo rileggiamo quando ci levi le mani. Non direi comunque che accorciare i periodi renda necessariamente frammentaria la prosa. Anzi da il tempo al lettore di assimilare quanto sta leggendo nell'ottica di una maggiore comprensibilità. Pur non gradendola, non a caso la lingua di gran lunga più utilizzata oggi nel mondo, specialmente nei testi scientifici, è caratterizzata da periodi brevi, secchi ed essenziali. La nostra lingua romanza è sicuramente più ricca e con periodi più articolati ma in certe sedi come questa dovremmo prendere esempio dagli anglosassoni.--Pulciazzo (msg) 16:30, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Pulciazzo] Piano piano, proseguo con la scrittura della voce. Ho iniziato la sezione tecnica, ma, in assenza dei succitati disegni, ho deciso di abbandonarla, per riprenderla dopo aver completato quella sulla storia recente. --L'inesprimibilenulla 18:26, 15 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Pulciazzo] Ci sarebbe un punto che mi suona strano: "...In mare invece non è possibile avvalersi di una meridiana e quindi ...". La longitudine si ricava dalla differenza tra l'orario locale della nave e l'orario di riferimento. L'orario della nave si può misurare agevolmente (insieme alla latitudine) nel momento della massima ascensione del sole, che corrisponde a mezzogiorno locale. Per fare questo si usa il sestante. O si prende la metà dell'intervallo alba - tramonto. La difficoltà grandissima consiste nel portare con sè l'orario di riferimento. Gli orologi precedenti a quelli di John Harrison sbagliavano di quantità intollerabili per via dell'ambiente marino (oscillazioni, variazioni di temperatura, umidità etc.). Io scriverei: "...In mare invece non era possibile avvalersi di un orologio affidabile regolato sul meridiano di riferimento e quindi ...". :) -- Fulvio 314 17:13, 17 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Fulvio314]Tutto giustissimo quello che dici. Ma la frase va inserita nel contesto. Il periodo precedente recitava: "La connessione tra misurazione della longitudine e orologeria risiede nel fatto che per la computazione della prima era necessario possedere un cronometro che segnasse l'ora di Londra (in un secondo momento, di Greenwich) e una meridiana che, ovviamente, segnasse l'ora locale.". La meridiana veniva utilizzata a terra in un periodo in cui non erano neanche stati stabiliti i fusi orari o la linea del cambio di data. Ti portavi dietro con cura il tuo cronometro tenuto bello dritto e facevi i tuoi confronti una volta stabilita l'ora con l'osservazione del sole. Poi il discorso continua e, poiché utilizzare una meridiana su un vascello in navigazione è impossibile, da lì nasce la frase con la meridiana. Magari un po' generica perché esistevano certo altri strumenti. --Pulciazzo (msg) 17:36, 17 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Pulciazzo] Mah, a me pare che possa essere fuorviante, "In mare invece... e quindi...", sembra che per il fatto di non poter usare una meridiana in mare, allora si usava l'almanacco. Mentre, invece della meridiana, si usava il sestante (scusa la semplificazione estrema, ma cerco di farti capire dove mi sembra che si possa cadere in equivico). Infatti l'almanacco si usava anche quando sbarcavi su un paese lontano e potevi usare la meridiana sulla terraferma. Cioè, l'almanacco è l'alternativa obbligata all'orologio (ora di Greenwich), non alla meridiana (ora locale). :) -- Fulvio 314 20:11, 17 set 2014 (CEST)[rispondi]
[@ Fulvio314] Ebbene, i due periodi hanno evidentemente bisogno di una rielaborazione. Per ora io sono fuorigioco perché impegnato con le segnalazioni in vetrina di due mie voci, e L'inesprimibile nulla mi ha "caricato di compiti" per una settimana... lo possino... ;-) --Pulciazzo (msg) 21:39, 17 set 2014 (CEST)[rispondi]
Se può tornare utile, ho buttato giù questo schizzo animato dell'effetto della gravità sullo scappamento nelle varie posizioni rispetto al campo gravitazionale, può anche essere inteso come spiegazione dell'annullamento degli effetti nel tourbillon. -- Fulvio 314 20:28, 17 set 2014 (CEST)[rispondi]

[ Rientro] La frase è di centro poco chiara, per cui è una cosa da fare. Grazie per il file, molto utile. --L'inesprimibilenulla 14:49, 18 set 2014 (CEST) La cosa è quindi In coda. [@ Fulvio314, Pulciazzo] Secondo voi, sarebbe una cosa improponibile se si organizzasse il paragrafo sul longitude act dividendolo in sezioni (senza titolo) dedicate rispettivamente alla presentazione in termini generali (ciò... o al grado), alle metodologie di calcolo della longitudine su terra e su mare, alle soluzioni elaborate. Che ne dite? Secondo me per il primo e il terzo possiamo lasciare così, al massimo fare qualche piccolo intervento. Per il secondo paragrafo (che attualmente si divide in due corpi) non si tratta di uno dei campi in cui sono in grado di reperire più dati, per cui sarei molto grato a chi si potesse dedicare alla sistemazione, che comunque non è urgente. Sappiatemi dire. --L'inesprimibilenulla 14:56, 18 set 2014 (CEST)[rispondi]

Sul Longitude Act ho letto qualcosa in lingua inglese occupandomi di Cook e degli astronomi del suo equipaggio oltre che di Maskelyne. Provo a ripescare qualcosa. --Pulciazzo (msg) 16:07, 18 set 2014 (CEST)[rispondi]
Soprattutto, le obiezioni sono solo quelle sopra o anche altre? Nel caso ce ne fossero altre, meglio che le evidenziate subito così me ne occupo io, per quanto posso essere in grado di fare. --L'inesprimibilenulla 14:57, 18 set 2014 (CEST)[rispondi]
IMHO, qui non andrei ad approfondire troppo la questione della longitudine, piuttosto nella sua pagina che mi pare un po' poverella. Qui ritengo che sia importante rendere chiarissimo che la longitudine è diventata misurabile e praticabile soltanto dopo lo sviluppo del tourbillon. Faccio qualche modifica, tanto per mettere giù l'idea... -- Fulvio 314 20:30, 18 set 2014 (CEST)[rispondi]
Ok. Problema risolto. --L'inesprimibilenulla 21:32, 18 set 2014 (CEST)[rispondi]
  • Non sono sicuro della correttezza delle forme verbali e quindi della consecutio temporum ne L'idea di Breguet: «Cinque anni dopo, Breguet, membro della commissione per la computazione della latitudine, APRIVA la sede della sua azienda in Quai de l'Horloge, sull'Ile de la Cité. Gli studi di Breguet PARTONO dalla constatazione del fatto che la gravità terrestre sia un handicap per il raggiungimento della massima precisione dei segnatempo: essa infatti provoca delle irregolarità di moto ogni volta che l'orologio, portato al polso o tenuto dentro una tasca, cambia posizione. La proposta di Breguet di compensare gli errori del moto legati a tale forza invece di tentare di annullarli SI BASA (...)». Tutta la voce sino ad adesso era al passato. Se è vero che la gravità terrestre sia un handicap oggi come allora, e provoca tutt'ora delle irregolarità, credo che gli studi di Breguet PARTIVANO (o PARTIRONO) e la proposta si BASAVA (o si BASÓ). IMO sono azioni svoltesi nello stesso periodo passato precedente.--Pulciazzo (msg) 22:13, 18 set 2014 (CEST)[rispondi]
Ho ✔ corretto qui i tre punti segnalati, volgendo i verbi al passato e all'imperfetto. --L'inesprimibilenulla 11:09, 19 set 2014 (CEST)[rispondi]
Ho rifatto l'animazione che mostra la compensazione reciproca delle variazioni di velocità in funzione dell'orientamento nel campo gravitazionale. -- Fulvio 314 23:06, 21 set 2014 (CEST)[rispondi]
  • Devo chiudere. Le fonti che ho attualmente non sono sufficienti per analizzare tutti gli aspetti dell'argomento. La procedura di vaglio ha comunque portato a degli importanti miglioramenti sulla voce. Spero che si potrà presto aprire un secondo vaglio. --L'inesprimibilenulla 09:15, 9 nov 2014 (CET)[rispondi]