Wikipedia:Vaglio/Dante Alighieri/2

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Pagina, credo, ben fatta. Vorrei avere la vostra approvazione ed, eventualmente, qualche suggerimento. Dal momento che siamo italiani e Dante è il "sommo poeta", mi sembrerebbe giusto che almeno la voce su Dantee vada in vetrina. Grazie :) --Erasmus 89 (msg) 16:31, 24 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

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Suggerimenti[modifica wikitesto]

  • Sinceramente, ad una prima veloce lettura, a me sembra una voce ben costruita, documentata e scorrevole nella lettura, quindi meritevole di evidenza. Non sono un esperto del campo, tuttavia, e mi permetto solo di far notare, nelle Categorie nascoste, tre aspetti: Errori del modulo citazione - citazioni che usano parametri non supportati, Errori del modulo citazione - template Cita web senza URL, Errori del modulo citazione - pagine con data di accesso senza URL. Poi, in basso: Pagine con errori nell'uso delle note. Forse questi errori andrebbero eliminati, quando possibile.--ElleElle (msg) 19:09, 24 mag 2015 (CEST)[rispondi]
Grazie per la segnalazione! Ho provveduto in parte ;) --Erasmus 89 (msg)--23:22, 24 mag 2015 (CEST)[rispondi]
  • E' necessario precisare che non esiste alcuna prova circa la nobiltà (o piccola nobiltà, come dice la voce) della famiglia Alighieri, e che anzi esiste un variegato dibattito storico al riguardo. Michele Barbi, uno dei più grandi dantisti di tutti i tempi, scrive testualmente che quella di Dante è una famiglia che poteva dirsi nobile per i titoli o uffici conseguiti, sottolineando che la vera nobiltà è tale solo per sangue, non per nomina popolare. A citarlo è il prof. Mario Sanfilippo in un suo studio del 1982, che a sua volta da conto delle numerose ricerche effettuate a tal proposito da Isidoro Del Lungo. Premesso che in questo studio Sanfilippo scrive che il concetto di nobile non coincide con quello di magnate: erano magnati anche i Cerchi, ben noti per essere villani rifatti, fa notare che:
  1. gli Alighieri e Dante non hanno alcuna rilevanza dimostrata, nè un effettivo rilievo politico, agli occhi dei loro contemporanei, perchè sono un'antica famiglia, attestata a Firenze dalla fine dell'XI secolo ma che non ha mai raggiunto alcuna posizione predominante, tantomeno per nobiltà di sangue;
  2. Gli Alighieri non sono ricordati nelle grandi cronache coeve alla vita di Dante, la Storia Fiorentina dei Malaspini e la Cronaca di Paolino Pieri. Ne parla una sola volta Dino Compagni, ma solo per inserirlo nell'elenco dei banditi da Firenze mentre Dante era a Roma. Giovanni Villani ne parla due volte cominciando con un significativo questo Dante ma appare un interpolazione post 1321, quando i fiorentini dovevano mettere una pezza sul misconoscimento del loro più illustre cittadino;
  3. non esiste alcuna prova documentale che il trisavolo di Dante, Cacciaguida, sia stato armato cavaliere, ma se anche fosse vero il titolo non era trasmissibile;
  4. secondo lo storico trecentesco Leonardo Bruni dante avrebbe combattuto a Campaldino come feditore a cavallo (non cavaliere), ma la notizia non è comprovata;
  5. Dante ha fatto parte per due volte del Consiglio dei Cento, cui erano ammessi soltanto popolani in base agli ordinamenti di Giano Della Bella del 1289, mai abrogati.

Non dico che bisogna scrivere tutte queste cose, ma un minimo riassunto di questa diatriba storica andrebbe inserito. --Mr-Shadow (✉) 12:10, 6 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Grazie Mr-Shadow per le informazioni così dettagliate che mi hai dato (sei laureato in lettere?). Leggendo la voce "Alighieri" curata da Arnaldo D'Addario sull'Enciclopedia Dantesca, effettivamente, smentisce ciò che sui banchi scolastici e anche alla facoltà di lettere, e cioè che Dante apparteneva ad una famiglia della piccola nobiltà, e dalle modeste risorse economiche. D'altro canto, però, non mi sentirei così sicuro di escludere totalmente la presunta nobiltà degli Alighieri. Certamente bisogna togliere il mito del Boccaccio e l'agiografia degli estimatori di Dante, ma riguardo ai provvedimenti di Giano della Bella (che sono poi del gennaio 1293, non del 1289 (fonte sempre Enciclopedia Dantesca)) starei attento nel formulare la tua proposizione. Dalle fonti consultate, Dante è costretto ad iscriversi ad una delle Arti per partecipare alla vita politica, in quanto facente della nobiltà, ma non dei Magnati, nel 1295, in seguito al temperamento degli Ordinamenti stessi da parte della Signoria. Sanfilippo distingue i magnati dai nobili, da quello che mi riporti, ma non si spiegherebbe allora la necessità, da parte di Dante, di iscriversi all'Arte degli Speziali per partecipare alla vita politica.

Al limite, nella parte relativa alla famiglia, si può esporre il dubbio riguardo l'effettiva nobiltà degli Alighieri, ma non escluderla a priori. La trattazione dettagliata dovrà essere spiegata nella voce relativa alla famiglia. Mi daresti, per favore, le informazioni bibliografiche di questo docente che mi hai citato come base della tua spiegazione? Sarebbe utile come fonte da inserire. Grazie --Erasmus 89 (msg)--12:40, 6 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Fotocopie dei tempi (lontani) del liceo. Ma non so da quale volume sono state fatte. Comunque non ho detto che va esclusa la nobiltà, ma solo che va tenuto conto della differenza tra magnati e nobili, e che probabilmente gli Alighieri (come i Cerchi) erano magnati. --Mr-Shadow (✉) 12:56, 6 giu 2015 (CEST)[rispondi]

Ho provato a sistemare un attimo la questione. Va meglio, secondo te? --Erasmus 89 (msg)--13:49, 6 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Certo, ora è chiarito il concetto che non sappiamo con esattezza la condizione della famiglia di Dante. --Mr-Shadow (✉) 14:18, 6 giu 2015 (CEST) PS: ci sono molti link rossi.[rispondi]
Non ci sono molti utenti appassionati di letteratura italiana, da quel che ho capito. Anche se la vedo dura che qualcuno si metta a scrivere un'ipotetica biografia di Lapa Cialuffi xD Vuoi darmi una mano, se non chiedo troppo? :) --Erasmus 89 (msg)--14:24, 6 giu 2015 (CEST)[rispondi]
Non sono quel grande esperto che credi. In letteratura ho solo due passioni, Dante e Sergio Corazzini. STOP. --Mr-Shadow (✉) 14:31, 6 giu 2015 (CEST)[rispondi]