Vir honestus
Vir honestus è un titolo onorifico, sovente abbreviato nei documenti attraverso la sigla vh[1], di origine antica e in uso nell'ambito delle qualifiche civili in Italia per tutto l'Alto Medioevo e fino al Medioevo centrale. Forse le sue origini sono da ricercarsi nella classe sociale degli honestiores,[2] presente già nella Roma repubblicana, ma il suo uso si intensificò tra la Tarda Antichità e l'epoca bizantina, che videro in generale un utilizzo molto ampio di cariche e titoli onorifici.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'aggettivo latino honestus, legato etimologicamente al termine honor (onore), venne utilizzato già in epoca antica come titolo onorifico, volto a sottolineare il rango e il prestigio del portatore.[2] L'utilizzo era frequente soprattutto nelle regioni a maggiore influenza bizantina, quali Ravenna, Roma e le aree ad esse circostanti.[3] Fino a tutto il periodo di dominazione bizantina, Vir honestus definì i medi possidenti romano-bizantini; poi, con il diffondersi della dominazione longobarda, designò coloro che si trovavano in discrete condizioni finanziarie: non solo, quindi, i piccoli proprietari terrieri, ma anche i commercianti e gli artigiani.[4] Le persone definite tramite questo titolo non appartenevano quindi alla più alta classe dirigente, ma a quella piccola e media élite che visse una notevole fase di espansione a cavallo tra l'Alto Medioevo e il Medioevo centrale.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Labus, Museo della Reale Accademia di Mantova, vol. 2, Mantova 1833.
- Giorgio Otranto/Carlo Carletti, Il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano dalle origini al X secolo, Bari 1990.
- Edward M. Schoolman, Vir Clarissimus and Roman Titles in the Early Middle Ages, in: Medieval Prosopography, vol. 32, pp. 1-39.
- Veronica West-Harling, Rome, Ravenna and Venice, 750-1000. Byzantine Heritage, Imperial Present, and the Construction of City Identity, Oxford 2020.
- Chris Wickham, Medieval Rome. Stability and Crisis of a City, 900-1150, Oxford 2015.