Valutazione del rischio informatico

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Disambiguazione – Se stai cercando Risk Management (finanziario), vedi Finanza.
Disambiguazione – Se stai cercando Risk Management (generale - sanitario), vedi Valutazione del rischio.

All'interno della sicurezza informatica, il ruolo umano gioca un ruolo importantissimo: con gli anni si è passati dalla figura del tecnico di sicurezza informatica a quella del gestore dei rischi professionista per cercare di definire quanta sicurezza sia sufficiente a prevenire problemi indesiderati.

Nozioni di base[modifica | modifica wikitesto]

La sicurezza delle informazioni[modifica | modifica wikitesto]

La sicurezza delle informazioni è sempre stata nella storia dell'uomo un importante processo. Possiamo definirla come la ricerca di proteggere quattro aspetti chiave:

  • disponibilità: l'accessibilità motivata alle informazioni;
  • integrità: la completezza e la leggibilità delle informazioni;
  • autenticità: la validità delle informazioni;
  • riservatezza: la possibilità che solo chi è autorizzato possa leggere le informazioni.

La sicurezza richiede, quindi, che le informazioni e l'accesso alle stesse siano rigorosamente controllate.

Il problema della sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Lo scetticismo intorno alla sicurezza è sempre stato legato al fatto che ci sia bisogno di spendere molto denaro per combattere perdite potenziali, ma i benefici apportati dalla sicurezza non sempre sono quantificabili.

Valutazione e gestione dei rischi[modifica | modifica wikitesto]

Durante questi processi di valutazione e gestione (Risk-Assessment e Risk-Management), i rischi vengono identificati valutando le preferenze, stimando le conseguenze che eventi indesiderabili potrebbero avere, prevedendo la possibilità che questi eventi accadano e soppesando il valore di ogni diverso modo di agire.

La stima dei rischi è una linea di condotta durante la quale strategie diverse sono valutate e vengono prese decisioni sui rischi ritenuti accettabili. Queste strategie hanno differenti effetti sui rischi, inclusi la riduzione, la rimozione e la ridefinizione degli stessi. Alla fine, viene determinato un livello accettabile di rischio e di conseguenza viene adottata una strategia. In questo processo sono coinvolti: il "calcolo costi-benefici", la stima della tolleranza dei rischi e la quantificazione delle preferenze.

Annual Loss Expectancy (ALE)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1979 il National Bureau of Standards pubblicò il Federal Information Processing Standard (FIPS) 65, all'interno del quale proponeva un nuovo parametro volto alla misura del rischio nei sistemi informatici: l'aspettativa di perdita annuale.

Alla metà degli anni '80 il National Bureau of Standards e il National Computer Security Center collaborarono per mettere a punto modelli di sicurezza, ricavandone infine un framework (quadro strutturale) condiviso.

Quadro strutturale[modifica | modifica wikitesto]

Il framework ALE era basato su diverse fasi:

  • Analisi delle minacce: si individuano le risorse che si vogliono proteggere e si valutano le potenziali minacce ad esse (azioni umane, catastrofi naturali, errori involontari).
  • Analisi della vulnerabilità: si valutano le debolezze nella sicurezza che possono favorire un attacco.
  • Analisi degli scenari possibili: si effettua una stima accurata delle risorse, dei timori sulla sicurezza, delle minacce e delle vulnerabilità. Questi scenari sono utilizzati, poi, nella fase di risk-management, la gestione del rischio, per valutare le conseguenze e per quantificare le dimensioni del rischio.
  • Test di accettabilità: si confrontano i rischi misurati per una data risorsa con le esigenze stabilite.
  • Decisioni di salvaguardia: sono misure prese al fine di coprire le distanze tra livelli di rischi misurati e le richieste.

Il processo viene poi ripetuto inserendo le nuove misure di salvaguardia, producendo così una nuova misura dei rischi per ogni risorsa. Questi risk-measurement, con la stima dei costi di salvaguardia, sono inoltre utilizzati per produrre le analisi costi-benefici per ogni misura di salvaguardia. Applicazioni sviluppate tra gli anni '80 e '90 che implementano questo tipo di framework sono @Risk, BDSS, CRAMM.

L'insuccesso di ALE[modifica | modifica wikitesto]

La fine del modello ALE venne decretata da tre importanti motivi:

  • Il meccanismo di creazione di scenari della metodologia produceva una stima dei lavori di dimensioni esagerate.
  • I tecnici formulavano modelli completamente deterministici a causa della loro visione "binaria" della sicurezza.
  • ALE dipendeva troppo dalle informazioni che erano, e restano, scarse.

Approcci di seconda generazione[modifica | modifica wikitesto]

Dagli anni '80, tantissime cose sono cambiate, a partire dall'avvento universalizzato di internet. Inoltre il risk-management è sempre più visto come un'occasione di profitto. A questo si deve soprattutto il rinnovato interesse nei suoi confronti.

Integrated Business Risk-Management Framework[modifica | modifica wikitesto]

Questo approccio si sviluppa attraverso l'idea che i rischi delle tecnologie informatiche debbano essere presi in seria considerazione quanto i rischi finanziari e debbano, perciò, essere gestiti in un modo simile. L'attenzione è focalizzata sui "rischi finanziari" e piani di azione sono studiati a protezione delle informazioni. Aziende che utilizzano questo approccio sono: Microsoft, Mitsui, Capital One Financial, Fidelty Management and Research e BOC Gases Australia.

Metodologie Valuation-Driven[modifica | modifica wikitesto]

Questo approccio è utilizzato sia per garantire la sicurezza, sia per standardizzarne le procedure. Viene definito un piano studiato e valutati attentamente i rischi e le risorse.

Approccio basato sull'analisi degli scenari[modifica | modifica wikitesto]

Questo è l'approccio più comune e si basa sulla costruzione di diversi scenari possibili, in base ai rischi che si corrono e alle azioni che si attuano per scongiurarli. Questi piani svolgono principalmente la funzione di illustrare in modo chiaro le vulnerabilità della sicurezza.

Best practices[modifica | modifica wikitesto]

Questo tipo di approccio prevede l'instaurazione di "precise regole" da rispettare al fine di non dover essere costretti a fronteggiare i rischi. Viene preceduto da un lavoro di analisi minimale.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]