Vaccino anti-encefalite trasmessa da zecche

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Il vaccino anti-encefalite trasmessa da zecche è un vaccino utilizzato per prevenire l'encefalite trasmessa da zecche (TBE).[1]

Questa malattia è particolarmente diffusa nell'Europa Centrale ed Orientale, e nell'Asia Settentrionale. Più del 87% dei soggetti vaccinati sviluppa l'immunità.[2] Non è però utile se effettuato in seguito ad un morso di zecca infetta. Viene praticato per mezzo di iniezione intramuscolare.[1]

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda la vaccinazione per tutti i soggetti che vivono in aree dove la malattia è comune. In alternativa, il vaccino è raccomandato nei soli soggetti ad alto rischio. La raccomandazione è di somministrare tre dosi, a cui seguono altre dosi aggiuntive ogni 3-5 anni. Il vaccino è utilizzabile nei soggetti di età superiore ad uno o tre anni in base alla formulazione.[1]

Effetti collaterali gravi sono estremamente rari. Le reazioni avverse minori includono febbre, irritazione e dolore nel sito di iniezione, e sono più comuni nelle formulazioni più vecchie. Il vaccino è sicuro in gravidanza.[1]

Il primo vaccino per la TBE è stato sviluppato nel 1937.[1] Fa parte della lista dei farmaci essenziali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero i farmaci di maggiore importanza richiesti in un sistema sanitario di base.[3]

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

L'efficacia di questi vaccini è ben documentata.[1] È stata anche dimostrata la loro capacità di proteggere i topi da un cocktail letale di diversi virus isolati della TBE, ottenuti in un periodo di oltre 30 anni da tutta l'Europa e dalla regione Asiatica dell'ex Unione Sovietica. Inoltre, è stato dimostrato che gli anticorpi umani indotti dalla vaccinazione dei soggetti volontari sono stati in grado di neutralizzare tutti i campioni isolati sottoposti al test.

Calendario vaccinale[modifica | modifica wikitesto]

La raccomandazione è di somministrare due o tre dosi a seconda della formulazione. In genere devono trascorrere da uno a tre mesi dopo la prima dose, e da 5 a 12 mesi prima di somministrare la dose finale. Dosi aggiuntive sono raccomandate ogni 3-5 anni.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo vaccino per la TBE è stato prodotto nel 1937 nel cervello di alcuni topi. A distanza di più di vent'anni, i vaccini per la TBE hanno iniziato ad essere prodotti da colture cellulari (fibroblasti di embrione di pollo), sviluppati ed utilizzati per immunizzare gli esseri umani nell'ex Unione Sovietica. Un vaccino a virus inattivato è stato sviluppato in seguito, dimostrato una maggiore immunogenicità dei precedenti vaccini per la TBE.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Vaccines against tick-borne encephalitis: WHO position paper., in Releve epidemiologique hebdomadaire / Section d'hygiene du Secretariat de la Societe des Nations = Weekly epidemiological record / Health Section of the Secretariat of the League of Nations, vol. 86, n. 24, 10 giugno 2011, pp. 241–56, PMID 21661276.
  2. ^ Demicheli V, Debalini MG, Rivetti A, Vaccines for preventing tick-borne encephalitis, in Cochrane Database Syst Rev, n. 1, 2009, pp. CD000977, DOI:10.1002/14651858.CD000977.pub2, PMID 19160184.
  3. ^ 19th WHO Model List of Essential Medicines (April 2015) (PDF), su who.int, WHO, April 2015. URL consultato il 10 maggio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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