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Monumenti UNESCO di Ravenna[modifica | modifica wikitesto]

Nella città di Ravenna, in Emilia Romagna si trovano alcuni monumenti di epoca paleocristiana, noti in tutto il mondo per la bellezza e la ricchezza dei mosaici contenuti al loro interno che, per questo motivo, sono stati riconosciuti Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1996. Essi sono: il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, il Battistero degli Ariani, la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, la Cappella di Sant'Andrea, il Mausoleo di Teodorico, la Basilica di San Vitale e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe.

Mausoleo di Galla Placidia[modifica | modifica wikitesto]

Mausoleo di Galla Placidia, esterno

Questo monumento venne eretto per ordine di Galla Placidia, sorella dell'imperatore Onorio, intorno al 425-50. Al suo interno non si trova tuttavia il suo corpo, poiché ella morì a Roma nel 450 e venne lì sepolta. L'edificio è a croce latina e, anche se oggi è un monumento a sé stante, in origine era collegato al nartece della Basilica di S. Croce, risalente allo stesso periodo.[1] L'esterno dell'edificio è molto semplice, in forte contrasto con l'interno, ricco di marmi, di cui sono rivestite le pareti e, soprattutto, di splendidi mosaici che decorano il soffitto e le lunette. La volta è infatti decorata con un cielo stellato al centro del quale si trova una croce dorata, mentre nelle lunette troviamo rappresentati, tra gli altri, Cristo come Buon Pastore e San Lorenzo.[1][2]

Battistero Neoniano[modifica | modifica wikitesto]

Il battistero è posto a Nord della cattedrale cittadina e, come questa, venne fatto costruire dal vescovo Urso nei primi anni del V secolo. Negli anni del vescovo Neone (450-75), fu oggetto di importanti restauri


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Mausoleo di Galla Placidia, su www.turismo.ra.it. URL consultato il 7 gennaio 2019.
  2. ^ Mausoleo di Galla Placidia - Monumenti e Patrimonio Unesco - Ravenna - Home - Ravenna 2019 - Sito ufficiale del Comune di Ravenna, su www.comune.ra.it. URL consultato il 7 gennaio 2019.

Voci Correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]