Utente:Samu-Six/sandbox

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Seguso
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Fornace Seguso a Murano, Venezia
Sede principaleCampiello San Maffio 1, Murano Venezia
Gruppo

Seguso Vetri d'Arte
Seguso Interiors
Seguso Viro

Prodotti
  • Illuminazione
  • Mobili
  • Oggettistica
  • Su misura
Sito webwww.seguso.com


Seguso è una delle più antiche famiglie dell’isola di Murano dedita all’arte del Vetro Veneziano[1], conosciuta nel mondo per la produzione di preziosi oggetti quali vasi, coppe, lampadari e per innumerevoli progetti su misura. Opere Seguso sono state realizzate per famiglie reali europee, per il Vaticano e per impreziosire esclusivi alberghi e teatri nel mondo[2] I vetri Seguso sono presenti nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del vetro e di arte contemporanea, tra cui il Moma di New York, e il Victoria and Albert Museum di Londra[3], il Corning Glass Museum e il Museo del Vetro di Murano. Il più antico documento ufficiale della famiglia è custodito presso l`Archivio di Stato di Venezia ed è datato 3 maggio 1397. In esso Filius Segusi viene menzionato in relazione alla lavorazione del vetro di Murano.


Tradizione familiare[modifica | modifica wikitesto]

Un'"Osella" d'argento, con lo stemma della famiglia Seguso , Murano 1792 .

La storia della dinastia Seguso è tracciata nel corso dei successivi sei secoli[4] attraverso importanti attestazioni che dimostrano come l’arte della lavorazione del vetro venga ininterrottamente tramandata di padre in figlio e come la fama dei vetri Seguso e il prestigio della famiglia crescano secolo dopo secolo. In particolare nella seconda metà del ‘500 e nel ‘600, l’attività artistica Seguso si diffonde ulteriormente grazie allo sviluppo di nuove rotte commerciali e alla scoperta dell’America. Nel 1605 il nome Seguso è iscritto nel Libro d’Oro di Murano[5], albo dove le famiglie dei più importanti vetrai muranesi venivano innalzate al rango di patrizi. Anche attraverso il ‘700 la famiglia Seguso si conferma capace di eccezionali esecuzioni che fanno uso di una grande varietà di tessuti vitrei, tra i quali spicca il sapiente uso della tecnica della filigrana. Nel 1792 il nome Seguso è inserito nell’Osella muranese, celebre moneta coniata dai Dogi della Serenissima per farne dono alle famiglie nobili.

L’Ottocento rappresenta un periodo difficile per Venezia e per Murano, dopo la dominazione Francese e Austriaca, ma nel 1866 dopo la terza Guerra d’Indipendenza e l’annessione del Veneto al nuovo Regno d’Italia, le fornaci dell’isola riprendono ad operare. Nel 1867, il maestro A. Seguso (1829-1923) lega indissolubilmente il proprio nome alla rinascita dell’attività vetraria muranese: una sua preziosa coppa, creata insieme all’amico G. Barovier per la ditta Salviati&C. viene presentata all’Esposizione Universale di Parigi ottenendo menzione speciale.

Nel 1877, sull’onda dei successi, la famiglia Seguso diventa socia della Compagnia di Venezia e Murano “CVM”. Il gusto dell’epoca, il liberty nascente, il d’annunzianesimo elevano al culmine un artigianato che tende a farsi arte. Gabriele D’Annunzio stesso celebra Seguso nel famoso romanzo Il Fuoco, pubblicato nel ‘900. “Un Seguso?- esclamò Stelio Effrena chinandosi vivacemente verso il mingherlino per guardarlo bene in faccia – della gran famiglia dei vetrai? puro? della buona razza?”

Il figlio, Giovanni Seguso (1853 - 1931) è stato un vetraio eccentrico e altrettanto di talento, che per un certo periodo ha lavorato con Paolo Venini. Lo stesso Venini usava raccontare ai suoi visitatori che "Nane Patare (soprannome di Giovanni Seguso) mi ha insegnato tutto sul vetro."[6]

Qualche decennio più tardi, sarà ancora un Seguso (nato nel 1888 - figlio di Giovanni, soprannominato Toni Patare) a segnare una nuova importante tappa della storia di famiglia.

Nel 1932 fonda con i figli Ernesto, Archimede e Angelo e con Napoleone Barovier e Luigi Ferro, la Artistica Vetreria e Soffieria Barovier, Seguso e Ferro che nel 1937 diviene Seguso Vetri d’Arte e ottiene nello stesso anno il Grand Prix all’Esposizione Mondiale di Parigi. In fornace operano con ruoli diversi anche i figli, e la direzione artistica è affidata a Flavio Poli. Dopo la seconda guerra mondiale, la vetreria si distingue a livello internazionale per la straordinaria vocazione al design che le vale il premio Compasso d’Oro nell’anno della sua prima edizione, il 1954, e a seguire moltissimi altri riconoscimenti italiani ed europei. Negli anni ’70 la Seguso Vetri d`Arte esce dalle mani di famiglia. Archimede (1909 -1989), staccatosi dalla Vetreria paterna, ha nel frattempo intrapreso un proprio percorso artistico. Farà altrettanto il figlio Giampaolo (1942) che agli inizi degli anni ’90 sviluppa un personalissimo percorso artistico usando il vetro delle sue opere come foglio su cui incidere le proprie poesie. Fonda inoltre la SEGUSO VIRO che esprime una nuova modalità di ricerca contemporanea sul vetro di Murano. Nel 2004 nasce SEGUSO INTERIORS, creata da Pierpaolo Seguso (1974, figlio di Giampaolo) come segno di distinzione per prodotti di design destinati ad architetti e interior designer. Nel 2007 sarà Gianluca (1971, figlio di Giampaolo) a riportare SEGUSO VETRI d`ARTE in seno alla famiglia. Sono oggi Gianluca (1971), Pierpaolo (1974) e Gianandrea (1976) Seguso - 23esima generazione - a guidare l’azienda[7] e i suoi marchi.

Archivio Seguso[modifica | modifica wikitesto]

L’archivio dei disegni storici, degli studi e dei progetti esecutivi rappresenta un patrimonio di grande rilevanza artistica e culturale. Parte dell’archivio è oggi conservato negli H.Q. Seguso, ed una parte invece è stata donata alla Fondazione Cini, contribuendo alla realizzazione del più importante archivio di disegni del vetro al mondo.


Le origini della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma della famiglia Seguso, dipinto sul soffitto del Museo del Vetro di Murano ..
XIV Secolo Antonio Filius Seguxi (1397)
XV Secolo Francesco (di Antonio) (1465)

Vincenzo

XVI Secolo Giovanni - Zuanne (1533/1613)

Vincenzo (1564)
Giacomo (1602)

XVII Secolo Benedetto (1626)

Andrea (1665)
Benedetto (1694)

XVIII Secolo Giovanni - Zuanne (1722)

Benedetto Rosega (1746)
Giovanni (1770/1858)

XIX Secolo Luigi (1804)

Antonio (1829)
Giovanni - Nane Patare (1853/1931)
Antonio - Toni Patare (1888/1965) Fondatore della Seguso Vetri d’Arte

XX Secolo (Figlio di Antonio-b.1888) Ernesto (1904/1986)

Archimede - Moro Patare (1909-1999)
Bruno (1915-2001)
Isidoro (1918/1981)
Angelo (1921/2005)

Presente Giampaolo Seguso (1942)

Gianluca (1971) – AD di Seguso
Pierpaolo (1974) – Direttore Creativo di Seguso
GianAndrea (1976) – Sales and Business Development
MariaGiulia (1981)

[8]

I marchi e le collezioni Seguso[modifica | modifica wikitesto]

Seguso Vetri d’Arte[modifica | modifica wikitesto]

Seguso Vetri d’Arte segna un capitolo fondamentale della storia del vetro di Murano del XX secolo[9]. Fondata tra il 1932 e 1933, diviene nota in tutto il mondo negli anni ’50. Nel 1954 il Vaso Blu Rubino vince il Compasso d’Oro, con presidente di giuria Gio Ponti. Da allora si distingue in innumerevoli manifestazioni e mostre internazionali. La vetreria passa di mano nel 1974 ma nel 2007[10], grazie all’attuale amministratore Gianluca Seguso, viene riacquisita dalla famiglia Seguso insieme all’imponente archivio di disegni storici. Gli iconici oggetti che l’hanno resa nota nel mondo sono custoditi e lo stile inconfondibile e senza tempo è sempre vivo.

Seguso Interiors[modifica | modifica wikitesto]

Seguso Interiors è una collezione di illuminazione, mobili in vetro ed elementi decorativi risultato di un brevetto Seguso. È stata creata da Pierpaolo Seguso[11] (Direttore Creativo della Seguso). La produzione di opere in vetro di design è interamente dedicata allo sviluppo di “interior decoration” per progetti residenziali, commerciali e pubblici, realizzati in collaborazione con i più noti studi di architettura e interior design e con molte griffe internazionali del lusso e della moda. Ogni progetto è concepito come un abito su misura.

Seguso Viro[modifica | modifica wikitesto]

Seguso Viro (dal latino Vir – uomo – per l`uomo) è il brand fondato agli inizi degli anni ‘90 da Giampaolo Seguso per dare spazio alla ricerca di uno stile moderno che innova le antiche tecniche rinascimentali della lavorazione del vetro, combinandole con un uso contemporaneo del colore. Dal 2001 ogni oggetto è prodotto in edizione limitata: soli 101 esemplari, tutti numerati ed autenticati. Oggi Seguso Viro è distribuito dalla Seguso.[12]


Seguso Experience[modifica | modifica wikitesto]

SEGUSO EXPERIENCE[13] è un concept esperienziale innovativo che ha segnato un nuovo percorso di condivisione dei valori e della cultura del vetro muranese. Inaugurato nel 2012, il progetto ideato da Gianluca e Pierpaolo Seguso ha visto per la prima volta una fornace aprirsi ai visitatori di notte. In breve tempo gli utenti di TripAdvisor hanno posizionato la Seguso Experience ai primi posti della lista delle iniziative più interessanti dell’isola di Murano[14]. Con il progetto, Seguso ha vinto il premio Mediastar 2013, il più autorevole riconoscimento italiano nell’ambito della creatività. In un’atmosfera densa di suggestioni che toccano vista, udito, olfatto e tatto facendone un percorso polisensoriale, la Seguso Experience traccia un racconto inedito che celebra il vetro, le sue alchimie, la genesi creativa, il saper fare dei maestri che lo plasmano. L’esperienza porta il visitatore a comprendere in maniera autentica la vera anima dell’isola di Murano e le sue tradizioni, osservando da vicino il percorso che il vetro compie nelle diverse fasi di lavorazione. Concepito come un viaggio nel tempo, si pone al visitatore come percorso di reale approfondimento nella storia dell’arte vetraria e della famiglia Seguso.


References[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferren, Andrew. (October 17, 2014). “Murano Still Sparkling After 700 Years.”, The New York Times
  2. ^ Athineos, Doris. (February 2011). “Venetian Magic.” Traditional Home, p. 60.
  3. ^ “Seguso Vetri d’Arte 1932-1973” Venezia.net, retrieved June 10, 2015
  4. ^ “Venice Reclaimed”, by Rocky Casale, T Magazine blog New York Times, May 11, 2011, retrieved June 10, 2015.
  5. ^ Zanetti, Vicenzo (2001) [1883]. Il Libro d’Oro di Murano. Venice: Fontana. p. 73.
  6. ^ Mentasti, Rosa Barovier (2001) La Ragnatela. Venice: Nos EditoreSpecial Editon. p. 53. ASIN B000K3I46Y.
  7. ^ Heiremans, Marc (2014) Seguso Vetri d’Arte Glass Objects from Murano (1932-1973). Stuttgart: Arnoldsche. P. 381 ISBN 9783897901629
  8. ^ Zecchin, Luigi (1990) Vetro e Vetrai di Murano volume III. Venice: Arsenale Editrice. P. 95 ISBN 8877430877
  9. ^ Signoretti, Laura. (May 2013). “Siderale e Sommerso l’Arte di Seguso.” Antiquariato, p. 100.
  10. ^ Stavis, Amy (August/September 2008). “Family Reunion.” Tableware Today, p. 100-104.
  11. ^ “Seguso Interiors Launch.”, Seguso.com. April 6, 2010. Retrieved June 11, 2015.
  12. ^ Mentasti, Rosa Barovier (2001) La Ragnatela. Venice: Nos EditoreSpecial Editon. p. 39. ASIN B000K3I46Y.
  13. ^ Bozzato, Fabio. (September 12, 2012).“Forbici e soffi per creare il vetro Seguso apre la fornace di notte.”, Corriere del Veneto.
  14. ^ “Seguso Experience.”, Tripadvisor.com. Retrieved June 11, 2005.