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Castello di Palma Campania
[modifica | modifica wikitesto]Castello di Palma Campania, borgo arroccato su una collina, è una frazione del comune di Palma Campania in provincia di Napoli. Immerso e circondato dal verde conta circa 250 abitanti. Di origine longobarda, conserva ancora i resti del passaggio di antichi popoli. Deve il nome all'antico castello di cui resta solo una facciata.
Negli anni quaranta Castello contava più di mille abitanti. Erano questi anni difficili; il mondo si preparava alla Seconda Guerra Mondiale. Napoli è stata la seconda città italiana che subì il maggior numero di bombardamenti e di conseguenza gravi ripercussioni si registrarono nei territori confinanti. Castello, pur essendo un piccolo borgo, ne è stato protagonista attivo poiché con la sua posizione strategica fungeva da vedetta. Infatti dalla collina si riusciva a tenere sotto controllo il golfo di Castellamare, la fascia costiera annessa e la pianura. Con l’assedio tedesco svariati uomini furono fatti prigionieri, altri riuscirono a spostarsi verso la montagna in modo da sfuggire alla cattura.
Il borgo era destinato ad essere raso al suolo, ma grazie all’intervento dell’illustre Pietro Salvatore Caliendo, artista e letterato, che al tempo conosceva il tedesco, venne risparmiato. In quel periodo ci fu un altro importante evento. Era la notte tra il 17 e 18 marzo del 1944 quando iniziò quella che viene ricordata come l’ultima eruzione del Vesuvio.
All'interno del borgo sono presenti oltre ai resti del castello:
- la Chiesa di San Giovanni Battista.
- la Cappella di Santa Lucia.
- la Chiesa di Santa Maria a Miano.