Utente:Rimondotto/Sandbox

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Il fenomeno dei 'Bambini di Chernobyl identifica nell'immaginario collettivo, lo straordinario movimento di collaborazione sociale nato nel 1986, nei mesi che seguirono il Disastro_di_Černobyl',

Il fenomeno sociale[modifica | modifica wikitesto]

Nei mesi successivi al gravissimo incidente a Chernobyl, crebbe in tutta Europa e sopratutto in Italia, un movimento spontaneo di solidarietà senza precedenti. Tante famiglie di differenti nazionalità si misero a disposizione per ospitare i bambini abitanti delle zone colpite, sopratutto Bielorussi ed Ucraini. Successivamente le famiglie italiane si unirono in organizzazioni (tipicamente delle Onlus) e l’accoglienza temporanea venne regolamentata dalle autorità dei differenti paesi.

Questo bellissimo e straordinario fenomeno di solidarietà di massa, è tuttora riconosciuto come quello dei Bambini di Chernobyl.

Dati[modifica | modifica wikitesto]

I dati pubblicati ad Aprile 2013 provenienti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, parlano di 1.108 progetti di accoglienza per un totale 15.957 minori accolti in Italia, di cui oltre 14.000 provenienti da Bielorussia ed Ucraina. Sono indubbiamente numeri interessanti, ma purtroppo insufficienti.

I minori accolti dai circa 400 orfanotrofi in Ucraina, sono circa 130.000 e la maggior parte di loro, troverebbero un importantissimo giovamento da un soggiorno terapeutico in un paese non contaminato come l’Italia. Senza dimenticare l’aspetto psicologico: lo scopo principale dell’accoglienza è quello di offrire a un bambino bisognoso una bella vacanza di salute, serenità e benessere. Questi bambini hanno storie difficili alle spalle e molti di loro hanno dimenticato cosa significa far parte di una famiglia, l’essere coccolati e circondati da quell’amore che solo una famiglia può dare. Va inoltre evidenziato che secondo il rapporto del 2011 di Legambiente, sono ancora 2370 i villaggi contaminati in Bielorussia e Ucraina.

L'orfanotrofio di Zolochev

Associazioni[modifica | modifica wikitesto]

I Bambini di Chernobyl hanno ancora tanto bisogno di aiuto. Nel 2012 in Italia operavano 204 associazioni regolarmente registrate, praticamente ne esistono in tutte le regioni della penisola. L'opera di queste organizzazioni di volontari continua senza sosta da quasi 30 anni, anche se gli obiettivi si sono mutati nel tempo: nel periodo iniziale l'accoglienza era principalmente finalizzata al risanamento fisico, oggi le famiglie italiane ospitanti desiderano offrire, ai bambini che vivono in situazioni di povertà materiale, di abbandono e di insicurezza sociale, la possibilità di creare nuovi legami affettivi e di socializzazione attraverso l’incontro e l’accoglienza.

Oggi la maggior parte delle famiglie ospitanti, va anche oltre all'accoglienza temporanea (fino a 120 giorni ogni anno), ma segue il bambino nel suo paese d'origine durante tutto l'anno, attraverso contatti con i responsabili degli orfanotrofi e, quando possibile, con gli eventuali parenti.

E’ possibile cercare su internet i riferimenti delle organizzazioni attive nella propria regione, digitando ad esempio “bambini, chernobyl, nomeregione”, prendere contatto con l'organizzazione e più vicina e decidere di provare l’intensa, talvolta inizialmente difficile, ma straordinaria esperienza di aiutare un bambino in difficoltà.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]