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Birrificio Artigianale Agricolo Birrone

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Birrificio Artigianale Agricolo Birrone
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione2008 a Isola Vicentina
Fondata daSimone dal Cortivo
Sede principaleIsola Vicentina
SettoreBevande
Sito webwww.birrone.it

Il Birrificio Artigianale Agricolo Birrone nasce nel 2008 a Isola Vicentina – Vicenza, fondato da Simone Dal Cortivo con la volontà di produrre birre artigianali, naturali, non trattate termicamente né chimicamente.

Nel corso degli anni diventa uno dei principali protagonisti della rivoluzione della birra artigianale in Italia contribuendo con il suo operato all'educazione del consumatore finale e alla diffusione della cultura brassicola nel Paese[1][2].

Birrone si distingue fin dall'inizio dagli altri produttori legando la propria linea produttiva al mondo delle birre tedesche a bassa fermentazione, che si allontanano dal mondo belga e dell'alta fermentazione per il chiaro obiettivo di essere elemento socializzante e di mantenere sempre una facilità di bevuta che ne permetta un consumo in quantità. In un momento storico in cui si riteneva che solo l'industria potesse fare birre a bassa fermentazione, legando questa tipologia di produzione ad un'idea di scarsa qualità di prodotto, Birrone dimostra che invece questo tipo di birre hanno la stessa dignità, complessità e qualità delle altre.

Coerentemente con l'obiettivo di mantenere prodotti più sani e naturali possibili, Birrone aumenta progressivamente la quantità di materia prima coltivata direttamente nelle proprie terre fino a diventare a tutti gli effetti agricolo con la maggior parte degli ingredienti autoprodotti. Il birrificio continua poi nel corso degli anni questa linea con una costante tensione ad una filiera 100% italiana di produzione, ma anche di trasformazione[3].

Un elemento che contraddistingue Birrone è la volontà di mantenere costantemente le birre nelle stesse condizioni del tank di maturazione. Questo avviene attraverso l'assenza di trattamenti, ma anche con il rigoroso mantenimento della catena del freddo. Questo elemento distintivo, portato avanti fin dall'inizio, contribuisce nel corso degli anni alla diffusione nella ristorazione di impianti di spillatura a spina refrigerata, maggiormente adatti a mantenere alta la qualità di prodotto.

Birrone è cresciuto negli anni fino a posizionarsi nel comparto artigianale tra i primi 10 birrifici in Italia in termini di volumi e tra i più premiati, sia per la produzione complessiva che per le singole birre[4].

Questo percorso di crescita ha portato nel 2015 all’assegnazione al fondatore e titolare di Birrone, Simone Dal Cortivo, del prestigioso premio “Birraio dell'Anno” di Unionbirrai[5].

Birrificio Birrone è attivamente tra i membri di maggior rilevanza sia del Consorzio Birra Artigianale Italiana[6] che di Unionbirrai[7].

Le principali tappe dello sviluppo aziendale sono state:

2008 Fondazione di Birrone

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Nel 2008 la gran parte dei pochi birrifici esistenti produceva birre vocate alla ristorazione. Birrone nasce strizzando l’occhio alla birra bavarese del tempo e proponendosi come "Birrone La birre da bere", con la presunzione di far capire al pubblico che la birra artigianale italiana non era solo e per forza un prodotto di nicchia bensì un prodotto popolare da bere a boccali in compagnia.

2011 Prende vita il marchio Birrone

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Nel 2011 nasce l’"Omino del Birrone" che rappresenta lo stesso , Birraio e Fondatore, Simone Dal Cortivo, legando così fortemente l'identità aziendale con quella del suo fondatore[8].

2015 Simone Dal Cortivo vince il premio Birraio dell’Anno

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Simone Dal Cortivo viene nominato Birraio dell’anno da Fermento Birra. È un concorso nazionale nel quale un centinaio di giudici scelti tra gli operatori di settore e publican di tutta Italia decretano chi sia il miglior birraio d’Italia dell’anno precedente.

I parametri spaziano da costanza qualitativa a distribuzione, da premi e riconoscimenti a capacità di nuove proposte ecc. In quegli anni Birrone era conosciuto in Italia come il birrificio delle basse fermentazioni nelle quali eccelleva. Ma negli anni la ricerca e la sperimentazione lo ha fatto crescere anche in altri stili, comprese le birre a fermentazione spontanea.

2016 Crescita Aziendale

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Dopo essersi trasferito nel nuovo stabilimento nel 2013 Birrone decide di installare un nuovo impianto automatico da 60 ettolitri di capacità, il più grande d’Italia nel comparto artigianale. A corredo di questo moderno impianto nello stesso anno Birrone installa nuova imbottigliatrice, nuova infustatrice, nuova centrifuga, impianto a osmosi inversa.

2019 Apertura di una rete di locali monobrand

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Dal 2019 Birrone amplia la sua attività con una rete di locali monobrand che distribuiscono le sue birre direttamente al grande pubblico, con l'intento di arrivare direttamente al consumatore finale ed educarlo alla vera birra artigianale in contrapposizione con quella industriale.

2022 Ampliamento della Cantina

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Nel 2022 la crescente richiesta del mercato fa installare ulteriori nuovi serbatoi in cantina portandola a 1.500 ettolitri di capacità, tra le più grandi d’Italia.

  1. ^ 16 Anni di Birrone - Alto Vicentino, su altovicentinonline.it.
  2. ^ 16 Anni di Birrone - Beer & Sound, su birraandsound.it.
  3. ^ Rainews - Birrificio Birrone, su rainews.it.
  4. ^ Guida Alle Birre D'Italia - Slow Food 2025, su slowfood.it.
  5. ^ Birraio dell'Anno 2014, su birraiodellanno.it.
  6. ^ Consorzio Birra Artigianale Italiana, su consorziobirraitaliana.it.
  7. ^ Indipendente Artigianale, su indipendenteartigianale.it.
  8. ^ Fermento Birra, su fermentobirra.com.