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Il gender mainstreaming

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Il gender mainstreaming (o integrazione della dimensione di genere), la nozione della messa in evidenza dei problemi di genere all’interno della società civile, è stato individuato dalla quarta Conferenza mondiale sulle donne dell’ONU come strategia globale per la promozione dell’uguaglianza di genere; la conferenza mise in rilievo la necessità di fare dell’uguaglianza di genere un obiettivo primario in tutte le aree dello sviluppo sociale ed economico, inclusa la discussione sulla povertà e la sua riduzione.[1] Analogamente, la Banca Mondiale ha definito gli obiettivi per affrontare il problema della povertà in riferimento ai suoi particolari effetti sulle donne.[2] Un obiettivo importante è stato quello della revisione di leggi e pratiche amministrative per assicurare alle donne pari diritti e accesso alle risorse economiche.[3] Il gender mainstreaming rafforza l’attivo coinvolgimento delle donne nella lotta alla povertà, collegando le capacità e i contributi delle donne a problemi di natura macroeconomica.[4] L’obiettivo a monte delle politiche dell’ONU e della Banca Mondiale è quello di usare il dibattito sui problemi di genere per la promozione dell’uguaglianza di genere e della riduzione della povertà.

Strategie per l’emancipazione femminile

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Diversi principi programmatici sono stati adottati e ribaditi da numerose organizzazioni a supporto dell’emancipazione femminile con l’obiettivo specifico di ridurre la povertà. Incoraggiare una maggiore partecipazione economica e politica da parte delle donne aumenta l’indipendenza finanziaria e l’investimento sociale nel governo, entrambi fattori fondamentali per affrancare la società dalla povertà.[5]

L’emancipazione economica delle donne, cioè la garanzia che uomini e donne abbiano pari opportunità di produrre e gestire un reddito, rappresenta un passo importante per promuoverne l’acquisizione nell’ambito domestico e in quello sociale.[6] Le donne hanno inoltre un ruolo fondamentale nella lotta alla povertà infantile.[7] Con l’aumento della partecipazione femminile alla forza lavoro, le donne sono in grado di contribuire con maggiore efficacia alla crescita economica e alla distribuzione del reddito, giacché il possesso di una fonte di reddito migliora la loro situazione finanziaria e sociale.[8] D’altra parte, l’ingresso delle donne nella forza lavoro retribuita non è necessariamente sinonimo di riduzione della povertà; la creazione di adeguate opportunità lavorative e il trasferimento delle donne dal settore del lavoro informale al mercato del lavoro formale sono cruciali per la riduzione della povertà.[9] Altri modi per incoraggiare la partecipazione femminile alla forza lavoro e promuovere il declino della povertà includono la fornitura di servizi di assistenza all’infanzia, l’aumento della qualità e delle opportunità di istruzione, e la promozione dell’imprenditorialità femminile.[10] La protezione dei diritti di proprietà è un elemento chiave per l’emancipazione delle donne e l’incremento della crescita economica generale per entrambi i sessi. Con le legittime rivendicazioni di proprietà terriere, le donne guadagnano potere contrattuale, che può essere sfruttato dentro e fuori dalle mura domestiche.[11] La capacità e l’opportunità di possedere legalmente la terra provoca la diminuzione del divario patrimoniale tra uomini e donne, favorendo così l'uguaglianza di genere.[12]

Partecipazione politica

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La partecipazione politica è incoraggiata da organizzazioni come l’IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) come uno dei pilastri dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione femminile.[13] La crescita economica sostenibile richiede che i poveri possano influenzare le decisioni che riguardano la propria vita[14]; in particolare, aumentare la rappresentanza femminile nei processi politici sviluppa l’indipendenza sociale e una maggiore considerazione dei problemi di genere in politica.[15] Al fine di promuovere l’emancipazione politica delle donne, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo si è fatto promotore di numerosi sforzi: aumentare il numero delle donne nei pubblici uffici; rafforzare le capacità rappresentative delle organizzazioni femminili; assicurare un’equa tutela giuridica; fornire assistenza sanitaria e istruzione paritarie per uomini e donne.[16] Un’equa rappresentazione e partecipazione politica permette alle donne di sollecitare politiche e programmi per la riduzione della povertà in un’ottica più specificatamente femminile.

  1. ^ http://www.ilo.org/public/english/bureau/gender/newsite2002/about/defin.htm
  2. ^ Muwanigwa, Virginia. 2002. “Gender Considerations in Poverty Alleviation”. Harere, Zimbabwe.
  3. ^ Muwanigwa, Virginia. 2002. “Gender Considerations in Poverty Alleviation”. Harere, Zimbabwe.
  4. ^ Muwanigwa, Virginia. 2002. “Gender Considerations in Poverty Alleviation”. Harere, Zimbabwe.
  5. ^ Narayan, Deepa and Nicholas Stern. 2002. “Empowerment and Poverty Reduction: A Sourcebook”, pp. 1–272. Washington DC: World Bank.
  6. ^ UNICEF. 2007. “Equality in Employment,” in The State of the World’s Children, pp. 36–49. New York: UNICEF.
  7. ^ UNICEF. 2007. “Equality in Employment,” in The State of the World’s Children, pp. 36–49. New York: UNICEF.
  8. ^ UNICEF. 2007. “Equality in Employment,” in The State of the World’s Children, pp. 36–49. New York: UNICEF.
  9. ^ Chen, Martha, Joann Vanek, Francie Lund, James Heintz with Renana Jhabvala, and Christine Bonner. 2005. “Employment, Gender, and Poverty,” in Progress of the World’s Women, pp. 36–57. New York: United Nations Development Fund for Women.
  10. ^ UNICEF. 2007. “Equality in Employment,” in The State of the World’s Children, pp. 36–49. New York: UNICEF.
  11. ^ Agarwal, Bina. 1994. “Land Rights for Women: Making the Case,” in A Field of One’s Own: Gender and Land Rights in South Asia, pp. 1–50. Cambridge: Cambridge Univ. Press.
  12. ^ UNICEF. 2007. “Equality in Employment,” in The State of the World’s Children, pp. 36–49. New York: UNICEF.
  13. ^ "Strategy and Approach: Gender Equality and women's empowerment". International Labour Organization.
  14. ^ "Occupational Health and Safety. [Social Impact]. ICP. Inclusive Cities Project (2008-2014)".SIOR, Social imapct Open Repository.
  15. ^ IFAD. 2007. “Strategy and Approach: Gender equality and women’s empowerment”. 21 Mar. 2011. <http://www.ifad.org/gender/approach/index.htm>.
  16. ^ "Democratic Governance". UNDP. Archived from the original on 14 October 2014.