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Cattura, sequestro e utilizzo del carbonio

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Con i termini cattura e sequestro e con cattura e utilizzo del diossido di carbonio (rispettivamente indicati con gli acronimi CCS e CCU, dall'inglese Carbon Capture and Storage o Utilization) vengono indicate le tecnologie e le strategie che hanno lo scopo di ridurre progressivamente la concentrazione atmosferica di CO2, di origine antropica, prelevandola ed eventualmente convertendola.

Nella produzione di energia la combustione del carbone rimane ancora una delle fonti principali, in particolare nei paesi dell'Africa e dell'Asia meridionale dove questo è una materia ancora facilmente accessibile. Inoltre, la combustione è una delle principali fonti di emissione dell'anidride carbonica (CO2).[1]

Ad oggi sono diversi gli investimenti per sviluppo di tecnologie in grado di sottrarre la CO2 dall'atmosfera. Le strategie al momento possibili sono: cattura e sequestro del carbonio o cattura e utilizzo del carbonio. Queste tecnologie non devono essere considerate come delle opzioni che si escludono a vicenda, ma come complementari.

Cattura e sequestro del carbonio

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Lo stesso argomento in dettaglio: Cattura e sequestro del carbonio.

La tecnologia di cattura e sequestro della CO2 è considerata una delle strategie chiave all'interno dell'accordo di Parigi per il raggiungimento dell'obbiettivo di limitare il riscaldamento globale a 2°C.

Ad oggi in tutto il mondo sono operativi o in costruzione 22 impianti CCS su larga scala, con un risparmio potenziale di circa 37 milioni di tonnellate all'anno di emissioni di CO2.

Cattura e utilizzo del carbonio

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Lo stesso argomento in dettaglio: Cattura e utilizzo del carbonio.

La CO2 che viene catturata può essere utilizzata direttamente, come materia prima, o indirettamente, mediante conversione con produzione di prodotti commercializzabili come: combustibili, prodotti chimici, polimeri e materiali da costruzione.

L'anidride carbonica viene utilizzata da diversi decenni in vari processi industriali come il recupero del petrolio (EOR), nell'industria alimentare e delle bevande, nella produzione di urea, nel trattamento delle acque, nella produzione di ignifughi e di refrigeranti.

Esistono anche una vasta gamma di tecnologie di conversione della CO2 in varie fasi di sviluppo che stanno suscitando un interesse crescente. Le possibili conversioni della CO2 in prodotti commerciali sfruttano processi catalitici, elettrochimici, di mineralizzazione, biologici (utilizzando microbi ed enzimi) e fotocatalitici.[2]

  1. ^ (EN) Tawfik A. Saleh, Nanomaterials and hybrid nanocomposites for CO 2 capture and utilization: environmental and energy sustainability, in RSC Advances, vol. 12, n. 37, 2022, pp. 23869–23888, DOI:10.1039/D2RA03242B. URL consultato il 5 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) Tawfik A. Saleh, Nanomaterials and hybrid nanocomposites for CO2 capture and utilization: environmental and energy sustainability, in RSC Advances, vol. 12, n. 37, 22 agosto 2022, pp. 23869–23888, DOI:10.1039/D2RA03242B. URL consultato il 4 gennaio 2023.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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(EN) Cattura, utilizzo e sequestro del carbonio, su www.iea.org, settembre 2022.

(EN) Putting CO2 to use, su iea.org, settembre 2019.

(EN) Introduction to Carbon Capture and Sequestration. The Berkeley Lectures on Energy. Vol. 1, 2014.