Utente:RBELLI/prova Metroid Prime

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Metroid Prime è il quinto capitolo della saga di Metroid e il primo ad essere trasportato al 3D. Come i precedenti ha come protagonista la cacciatrice di taglie Samus Aran.

Il titolo, pur utilizzando una visuale in prima persona tipica degli sparatutto, ha mantenuto le meccaniche di gioco tipiche degli episodi a due dimensioni, può quindi essere considerato come un'avventura in prima persona.

Il giocatore è immerso in un'atmosfera ben caratterizzata e, circondato da un mondo estraneo e da creature ostili, dove dovrà farsi avanti al fine di sventare i malefici piani dei Pirati Spaziali, acerrimi nemici di Samus. E' considerato come uno dei migliori giochi per la console GameCube[1][2]. Nel 2009 è uscita la conversione per Nintendo Wii contenuto in Metroid Prime Trilogy. La storia è cronologicamente situata tra Metroid e Metroid Prime Hunters. GameRankings colloca Metroid Prime al 12 posto assoluto di sempre.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tre anni dopo gli eventi del primo capitolo, durante un viaggio sulla sua navetta spaziale, la ormai popolare cacciatrice di taglie Samus Aran riceve un SOS da parte di un vascello dei Pirati Spaziali, una razza di mercenari alieni con cui aveva più volte avuto a che fare. Riesce nell'intento di tracciare l'esatta posizione di una delle loro fortezze volanti, localizzandola nell'orbita del pianeta Tallon IV. All'interno della fregata spaziale, chiamata "Orpheon", Samus scopre che una Parassita Regina, una creatura mutante modificata geneticamente con il Phazon (un acido mutageno altamente radioattivo usato dai pirati per scopi bellici) si è liberata e ha danneggiato la maggior parte della stazione, uccidendo anche i pirati all'interno. Samus ne trova un'altra rinchiusa, viva e dal comportamento violento. Così la uccide, ma questa finisce nel reattore della stazione, causandone l'esplosione. Fuggendo, Samus incontra un'altra copia meccanica di Ridley (la prima si era autodistrutta insieme all'astronave madre dei Pirati su Zebes) e poco prima di sfidarlo, quest'ultimo si dirige verso la superficie di Tallon IV. Nel tentativo di sfuggire all'incombente destino della Orpheon, Samus viene accidentalmente spinta contro la parete dell'ascensore principale a causa di una forte esplosione e questo le provoca dei danni alla tuta, la quale viene privata dell'intero arsenale tecnologico di cui era a disposizione, compresa la Morfosfera. Samus riesce comunque a fuggire dalla fregata Orpheon e comincia ad inseguire Ridley. La cacciatrice atterra sul pianeta e comincia l'esplorazione. Tallon IV è diviso in 5 aree:

  • Superficie Tallon: la superficie del pianeta e la parte più esotica e selvaggia di questo. Qui, Samus ritrova la fregata Orpheon distrutta dall'esplosione e parzialmente affondata.
  • Rovine Chozo: queste sono le rovine di una civiltà scomparsa 50 anni prima a causa di un meteorite. Queste rovine un tempo, erano abitate dai Chozo, popolo pacifico che si trasferì su Tallon IV per vivere in contatto con la natura.
  • Grotte Magmoor: lo scenario del fuoco e del magma, molto pericoloso.
  • Phendrana: lo scenario del ghiaccio e del gelo. Qui si trova anche una base di ricerca dei Pirati Spaziali.
  • Miniere di Phazon: una miniera scavata dai pirati spaziali per estrarre il Phazon. Qui i pirati spaziali compiono esperimenti genetici sfruttando il minerale estratto per creare una nuova specie di pirati spaziali, i "Pirati Elìte", più potente e combattiva.

Samus, nelle Rovine Chozo, ritrova molte delle sue abilità danneggiate dall'esplosione sulla fregata Orpheon. Decifrando le incisioni sui muri delle rovine, scopre che i Chozo confidavano nella comparsa di un salvatore e per questo hanno nascosto nelle loro rovine potenziamenti compatibili con la tuta di Samus. La cacciatrice decide di distruggere la fonte di tutto il Phazon per vendicare l'estinzione delle creature che la salvarono dalla morte anni addietro (da bambina la salvarono da un attacco dei Pirati Spaziali e la portarono con sé, addestrandola al combattimento). Ma per farcela c'è un problema: l'entrata al cratere è sigillata da un congegno, attivabile solo trovando i 12 sigilli Chozo. I totem nel tempio dei sigilli danno a Samus alcuni indizi per trovarli. Combattendo potenti nemici, ottenendo potenziamenti per aprire nuove vie e svelando segreti della civiltà perduta, Samus ottiene tutti e 12 i sigilli. Avvicinandosi al cratere, la strada di Samus viene sbarrata da Meta Ridley. Samus lo combatte sfruttando il suo punto debole, una fonte di energia sul torace. Così, Samus sconfigge il mostro ed entra nel cratere d'impatto. Raggiunto il luogo più profondo, si imbatte nel Metroid Prime, un mostro gigantesco, fonte di tutto il Phazon del pianeta, generatosi dalla caduta del meteorite che ha disperso il fluido nell'aria. Sfruttando i suoi punti deboli, Samus riesce a sconfiggerlo; scopre però che in realtà ha solo abbattuto il suo esoscheletro. Dalla corazza del mostro esce una creatura fluttuante e gelatinosa, cioè il Metroid Prime vero e proprio. Siamo giunti allo scontro finale: Samus combatte il mostro, il quale sa rendersi invisibile e quindi impercettibile ad alcuni visori. Ma grazie a un potenziamento al Phazon ottenuto durante l'avventura, riesce a sfruttare il potere della sostanza mutagena secreta dal mostro a suo vantaggio. Dopo una lunga battaglia, Samus sconfigge Metroid Prime. Il mostro, però, poco prima di morire riesce ad afferrare Samus e a strapparle la corazza potenziata dal Phazon, dopodiché esplode insieme al cratere. Samus riesce in tempo a fuggire e a richiamare la sua navetta.

Il Metroid Prime, però, non è stato completamente eliminato, perché riesce a rigenerarsi tramite la tuta strappata alla cacciatrice, trasformandosi in una forma di vita umanoide, che partirà alla ricerca di Samus per eliminarla. (Metroid Prime 2: Echoes

)