Utente:Puxanto/Sandbox/Olterra (piroscafo)

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L' Olterra fu prima una nave da carico poi un piroscafo utilizzato nella seconda guerra mondiale in alcune operazioni italiane in Gibilterra, per sostituire lo Scirè abbattuto dagli inglesi.

Puxanto/Sandbox/Olterra
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Storia[modifica | modifica wikitesto]

L' Olterra nacque come nave cisterna per commerciare tra Spagna e Italia, ma il 10 giugno 1940 quando attracco al porto di Algesiras l'equipaggio fu informato che l'Italia era entrata in guerra perciò si decise di affondarla nei pressi del porto per non favorire di un mezzo i nemici. Circa poco meno di 2 anni dopo fu deciso di rimetterla in sesto per farla navigare di nuovo e riutilizzarla come base segreta dei militari italiani grazie all'appoggio inconsapevole dei militari spagnoli a cui si isse che la nave era semplicemente in riparazione, visto la posizione strategica vicino a Gibilterra così da prendere di sorpresa gli alleati inglesi[1]. Fu deciso che la Xª Flottiglia MAS lo riuttilizzasse per sostituire lo Scirè , affondato dagli stessi inglesi il 10 agosto 1942. i primi componenti della nave vengono fatti arrivare in Spagna poi da Cadice al piroscafo così a partire dal luglio 1942 a Gibilterra le operazioni partirono quindi dal piroscafo Olterra e come osservatorio, da Villa Carmela, basi segrete della Xª Flottiglia MAS in territorio spagnolo, neutrale. All'organizzazione delle due basi partecipava anche il SIM, con personale delle tre forze armate; tra questi il maggiore Ranieri di Campello, che dopo l'8 settembre 1943 partecipò alla campagna d'Italia nel Primo Raggruppamento Motorizzato[2].

Cronologia delle missioni effettuate dall' Olterra[modifica | modifica wikitesto]

Alcune delle più importanti missioni del piroscafo:

  • 11 luglio 1942: la notte dei sommozzatori partono dal piroscafo verso la spiaggia spagnola per armarsi e ricevere gli obbiettivi navali da colpire poi dalla spiaggia partono con gli ordigni, la missione ha successo ma alcuni dei sommozzatori e degli ufficiali vengono scoperti e catturati (saranno rilasciati un paio di mesi dopo)[3]; sono stati danneggiati 5 piroscafi
  • 13-14 luglio 1942: vengono affondati 4 piroscafi per un totale di 10000 t[4]
  • 5 dicembre 1942[5]:partono dei sommozzatori dal piroscafo per affondare le navi inglesi (presso porto di Gibilterra): Nelson, Formidable e la Furious; la missione fallisce poichè i sommozzatori vengono scoperti e avviene la reazione nemica con la conseguente morte di 3 militari italiani
  • 8 maggio 1943: sempre attacco a navi inglesi presso il porto di Gibilterra, questa volta: la Pat Harrison, la Mashud e la Camerata; tutte danneggiate
  • 24 agosto 1943:attacco a navi inglesi sempre in Gibilterra, navi danneggiate:Petroliera Topshovdi, Piroscafo Stanridge,Piroscafo Harrison Gray Otis[6]

Struttura del piroscafo e reperto[modifica | modifica wikitesto]

L' Olterra era una nave cisterna di 4995 t[7], da prima autoaffondata poi riuttilizzata come base segreta. Per il riuttilizzo della nave si effettuarono diverse modifiche non solo per fare in modo che galleggiasse di nuovo ma anche per costruire degli scomparti da dove sarebberò partiti dei siluri[8]. Su questi venivano caricati normalmente 3 siluri SLC (ovvero siluri a lenta corsa) che vennero soprannominati per questo maiali. Questo tipo di basi, dalle quali nuotatori e subacquei uscivano per attaccare le navi in rada, permisero a vari gruppi una serie di operazioni coronate da successo. Del piroscafo ci è pervenuto solo lo scafo che si trova al Museo Tecnico Navale di La Spezia[9].

Piano di attacco e equippaggio della missione[modifica | modifica wikitesto]

L' Olterra viene utilizzato come base segreta da cui sommozzatori per attaccare le navi nei pressi di Gibilterra. L'equipaggio era costituito di due o tre ufficiali maggiori che predisponevano gli obiettivi da colpire e venivano utilizzati nella missione da 6 a più sommozzatori: gli Assaltatori o Incursori che componevano la Squadriglia dell'Orsa Maggiore. La nave stava ormeggiata nella baia di Algeciras. Esistevano due modi di attaccare le navi nemiche inglesi; primo: i subacquei da qui partivano due per volta a intervalli regolari trasportando sott'acqua mine magnetiche, soprannominate mignatte[10], arrivati all'obiettivo attaccavano l'ordigno alla nave, la maggior parte delle volte allo scafo, da qui si allontanavano e ritornavano alla nave e aspettavano che il la mina deflagrasse; il secondo metodo prevedeva un'attacco diretto della nave con i 3 siluri SLC. Gli inglesi d'altra parte non capivano da dove partissero questi sommozzatori e una volta scoperto loro stessi riuttilizzarono lo stesso schema in altre guerre poichè avveniva tutto di nascosto e in maniera furtiva[11].

Note:

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Dall'inglese[modifica | modifica wikitesto]

The auxiliary ship Olterra was a 5,000 tons Italian tanker scuttled by her own crew at Algeciras bay on 10 June 1940, after the entry of Italy in World War II. She was recovered in 1942 by a special unit of the Decima Flottiglia MAS to be used as an undercover base for manned torpedoes in order to attack Allied shipping at Gibraltar.

Previous operations[modifica | modifica wikitesto]

From 24 September 1940 to 15 September 1942, there were six submarine assaults on Gibraltar. Three of them resulted in the destruction or sinking of a number of Allied freighters,[1][2][3][4][5] with a total tonnage of some 40,000 tn.[6] Three of them were carried out by human torpedoes launched from the submarine Scirè; the other two were the work of combat swimmers.

Villa Carmela[modifica | modifica wikitesto]

After the attacks carried out by the Scirè, the commander of the Decima MAS realised that, given the limitations of using a submarine as a mother ship for human torpedoes in Gibraltar, it would be more feasible to mount a secret base in neutral Spain. A first step in that direction was taken when a member of the Decima, Antonio Ramognino, rented a bungalow along the coast road near Algeciras, right in front of a bay used by Allied convoys to drop anchors. The operations from Villa Carmela were carried out by combat swimmers. Because Ramognino's wife was a Spanish citizen, he had little difficulty establishing his ‘home’ there.[7]

Five merchant ships were sunk or damaged from July to September 1942 by frogmen using limpet mines.[8] The Olterra played the role of advanced observation post for those missions.[9]

Refitting[modifica | modifica wikitesto]

thumb|200px|Olterra’s hidden hatch

At the same time, another officer of the Italian special unit, Lieutenant Licio Visintini, himself a veteran of previous submarine incursions against the “Rock”, learned about the Olterra and conceived the idea of a secret mother ship for the maiali. Maiale (literally “pig”) is the Italian nickname for the human torpedoes. Under the pretext of raising the ship to sell it to a Spanish owner, a team of members of the Decima, disguised as Italian civilian workers, took control of the tanker. The ship was towed to Algeciras, where “repairs” were started.[10] The Italian Navy personnel were helped by two civilian members of the crew. They had remained on board the half sunken oiler along with a Spanish guard for more than two years, in order to protect the rights of the Italian company which owned the Olterra.[11] Once at docks, some of Olterra's cargo holds and a boiler room were modified by Visintini men into a workshop for the assembling and maintenance of human torpedoes. An improvised observation post was also mounted on the forecastle to watch the Bay of Algeciras and the Allied ships at anchor there. A scene of civilian sailors working to overhaul the ship was meanwhile set up for the outsiders, in order to deceive both British and Spanish authorities.[10] The torpedoes (in spare parts) and other equipment were smuggled into Spain by men of the Decima under the pretense of being materials for the ‘works’ on board the Olterra.[12] Finally, a sliding hatch was open with a cutting torch six feet below the waterline. This would be the exit door of the manned torpedoes, which would launch their attacks from the flooding bilge, right beneath the workshop.[13] The special unit in charge of the operations was dubbed Squadriglia Ursa Major, after the constellation of the same name.[14][15][16]

First incursion[modifica | modifica wikitesto]

By the end of the autumn of 1942, the Olterra was ready for her mission. The workshop works were completed and all the supplies smuggled from Italy had reached Spain without raising any suspicion.[17] On 6 December 1942, after taking part in Operation Torch, a naval squadron consisting of the battleship HMS Nelson, the battle cruiser HMS Renown, the aircraft-carriers HMS Furious and HMS Formidable and a number of escort units entered Gibraltar. Visintini planned a three manned torpedoes mission, each of them carrying 2 divers: the leading torpedo, driven by Visintini himself and Petty Officer Magro, the second by 2nd Lieutenant Cella and Sergeant Leone and the third by Midshipman Manisco and Petty Officer Varini. The targets were designated in the following order: for Visintini, Nelson, for Manisco, Formidable and for Cella, Furious.

The assault craft departed from the Olterra during the early hours of 8 December. At 2:15 AM, the first human torpedo reached the area of the boom defences. The motor launches and sentries inside the British base were quietly active and alert, conscious of the danger of a potential attack on the fleet at anchor. One of the security measures taken by the Royal Navy after the summer incursions of combat swimmers was the deployment at Gibraltar of an underwater bomb disposal unit, under the command of Lieutenant Lionel Crabb. A pattern of depth charges was dropped by the motor barges at an interval of three minutes between each one. The craft of Visintini and Magro was apparently hit by one of the charges and destroyed when they were trying to find a breach in the steel net protecting the harbour. Their bodies were recovered by the British some days later and buried at sea with full honors. The second “pig” also endured the strong response of British defences after being uncovered by a searchlight. After an endless chase by anti-submarine boats, the Italian crew decided to scuttle their craft and took shelter on board an American freighter. They discarded their swimsuits before submitting themselves to Gibraltar authorities. The last manned torpedo was caught in the middle of the general alarm across the stronghold, but managed to slip beneath the waters and fool the submarine chasers. The copilot, Leone, became missing during the pursuit and was never found; Cella, meanwhile, abandoned the craft elsewhere, thinking that he was still near Gibraltar or, in the best case, stranded close to the Spanish coast. With the idea of becoming a prisoner of war or being arrested and interned by Spanish authorities in mind, Cella surfaced, only to find that he was just a few meters away from the Olterra. His torpedo was recovered by the Italians the following day. The two divers captured by the British told their interrogators that the attack was launched by submarine, successfully deceiving Allied intelligence. Nevertheless, the first human torpedoes mission ended in failure.[18][19]

Second incursion[modifica | modifica wikitesto]

Cockpit of a maiale.

After the death of Visintini, Lieutenant Ernesto Notari took charge of the Ursa Major unit onboard the Olterra. Replacements of personnel and materials were also sent from Italy.[20] Owing to the improvements in the boom defenses, the next missions were planned against transport and cargo ships in the anchorage area around the naval base.[21] The end of the war in North Africa and the subsequent Allied landings on Sicily also made the attacks on logistic ships a priority.[22] In May 1943, Commander Borghese, of Scire, was appointed commander of the Decima. The night of the 8th was chosen for the next assault, taking advantage of the bad weather and the phase of the moon. Lieutenant Notari, along with his second, Petty Officer Ario Lazzari, was the head of another three-"pig" wave heading for Gibraltar. The second human torpedo was manned by Lieutenant Tadini and Petty Officer Mattera, and the third by Second Lieutenant Cella and Petty Officer Montalenti. In order to divert any British suspicion from the Olterra, the selected targets were merchant ships at anchor in the farthest point from Algeciras. The gale that was raging at the time hampered the mission, because the current forced them to dive around the targets before they could attach the limpet mines to the hulls. At dawn, all the Italian craft reached their mother ship safely. They had mined three vessels, the American Liberty ship Pat Harrison (7,000 tons), and the British freighters Mahsud (7,500 tons) and Camerata (4,875 tons). When the charges exploded, the American transport was heavily damaged and became a total loss. One American sailor was killed by the blast.[23] The Mahsud rested on the bay’s bottom with much of the ship still above the water line, while the Camerata sank outright. To mislead the British into thinking of combat swimmers instead of manned torpedoes, members of the Italian secret service scattered diving equipment along the shore. The second attempt from the Olterra had been a stunning success.[24]

Last mission[modifica | modifica wikitesto]

thumb|200px|Drawing of the Thorshøvdi broken in two at Gibraltar.

On 25 July, Mussollini was removed from power, a clear signal that Italy was on the brink of collapse. The course of the war and the political changes were no deterrent for the Decima MAS, which continued to plan and execute attacks on Allied shipping in all fronts. On 10 June, the unit was awarded the Medaglia d’oro as a tribute to their deeds. On the night of 3 August 1943, the Ursa Maior carried out the last operation against the "Rock". Again, three craft left the Olterra in search of their targets: three transport ships at anchor in the bay. Notari led the "pigs" close to the Spanish coast to avoid the searchlights aimed at open sea. His second man was Petty Officer Giannoli, whose training on piloted torpedoes was poor. While the crew was clamping the explosive charge to the keel of a Liberty ship, their torpedo spun out of control. Notari opened the diving valves, and the "pig" suddenly crash dived to a depth of 34 meters. Then, the craft surfaced just a few feet from their intended victim. Half conscious and with no trace of his companion, Notari tried to fix the mechanical problems developed by his torpedo, but the diving mechanism was disabled. At the end, he managed to sneak out at full speed, helped by a flock of porpoises which covered his wake. Giannoli was left behind. After waiting two hours on the rudder of the ship, he shouted for help. Once Giannoli was taken on board, a motor launch carrying a member of Crabb’s diving unit was called to the scene. There was little doubt that the ship, the American Harrison Grey Otis had been mined. The warhead blew up just seconds before the British diver, Petty Officer Bell, could put his foot on the water. One sailor died and eight others were seriously injured. Like her sister ship Pat Harrison in May, the 7,700 tn Otis was declared a constructive total loss.[23] Two other Allied ships were also rocked by explosions at the same time, about 4:00 am of 4 August. The Norwegian Thorshøvdi, of 9,900 tn was broken in two by the blast, while the British Stanridge (6,000 tons) sank in shallow water. The last mission of the Ursa Major destroyed 23,000 tn of Allied shipping.[25][26]

Aftermath[modifica | modifica wikitesto]

Italy submitted to Allied terms on 8 September 1943. The war was over, this time for good, for the Olterra. Until then, the British in Gibraltar had no proof to link the presence of the tanker at Algeciras with the raids on their ships. In Leon Goldsworthy's words:

We never found any proof of the part played by the Olterra in this affair. From British Naval Headquarters on Gibraltar we could see, with the naked eye, the Olterra’s superstructure above the exterior mole at Algeciras. The possibility that the Olterra might be associated in some way with the attacks of human torpedoes did not escape us, but there was never the least visible evidence to suggest the actual nature of her participation.[27]

The Spanish authorities tried to hide the evidence, but when Crabb’s diving team boarded the Olterra after the armistice, they found spare parts from three different torpedoes. This allowed them to reassemble a full manned torpedo, named Emily. The craft was lost after six trials at open seas.[28][29] Crabb met some of his former enemies after the war, including the last commander of the Ursa Major, Lieutenant Notari.[30]

See also[modifica | modifica wikitesto]

Notes[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Borghese, Chapter IV
  2. ^ Borghese, Chapter VI
  3. ^ Borghese, Chapter VIII
  4. ^ Borghese, Chapter X
  5. ^ Borghese, Chapter XV
  6. ^ Borghese, Appendix
  7. ^ Borghese, pp. 208-209
  8. ^ Borghese, ppp 212 and 219
  9. ^ Borghese, p. 210
  10. ^ a b Schofield & Carisella, p. 152
  11. ^ They were the skipper and the chief engineer. Borghese, p. 214
  12. ^ Borghese, p. 217
  13. ^ O’Donnell, p. 131
  14. ^ Bragadin, p. 290
  15. ^ Borghese, p. 219
  16. ^ Other Italian authors said that the name was given after the war. Longo, p. 85
  17. ^ O’Donnell, p. 154
  18. ^ Borghese, pp 213-226
  19. ^ Schofield & Carisella, pp. 151-154
  20. ^ Borghese, p. 241
  21. ^ Breuer, p. 32
  22. ^ Borghese, p. 242
  23. ^ a b Official USN Chronology (1943)
  24. ^ Borghese, pp. 242-243
  25. ^ Borghese, pp. 257-259
  26. ^ www.warsailors.com
  27. ^ Borghese, p. 244
  28. ^ Pugh, p. 101
  29. ^ Greene & Massignani, p. 115
  30. ^ Pugh, p. 110

References[modifica | modifica wikitesto]

  • Borghese, Valerio: Sea Devils: Italian Navy Commandos in World War II. Naval Institute Press, 1995. ISBN 155750072X.
  • Bragadin, Marc'Antonio: The Italian Navy in World War II, United States Naval Institute, Annapolis, 1957. ISBN 0405130317.
  • Breuer, William: Daring Missions of World War II. J. Wiley, 2001. ISBN 0471404195
  • Cocchia, Aldo: The hunters and the hunted. United States Naval Institute, Annapolis, 1958. ISBN 0405130309.
  • Greene, Jack & Massignani, Alessandro: The Black Prince and the Sea Devils: The Story of Valerio Borghese and the Elite Units of the Decima MAS. Da Capo Press, 2004. ISBN 0306813114.
  • Longo, Luigi Emilio: "Reparti speciali" italiani nella seconda guerra mondiale: 1940-1943. Mursia, 1991. ISBN 8842507342.
  • O'Donnell, Patrick K.: Operatives, Spies, and Saboteurs: The Unknown Story of World War II's OSS. Kensington Publishing Corporation, 2006. ISBN 0806527986
  • Pugh, Marshall: Frogman: Commander Crabb's Story: Commander Crabb's Story. Scribner, 1956.
  • Schofield, Williams, Carisella P.: Frogmen: First Battles. Branden Books, 2004. ISBN 0828320888.

Film[modifica | modifica wikitesto]

"Italian Battleship Littorio Class - Tribute" Non ha un bel finale.. Pero e comunque un bel filmato. Conosci il film "Das Boot U 96"

Tradotto[modifica | modifica wikitesto]

La nave ausiliaria olterra era un 5.000 tonnellate petroliera italiana affondata dal suo equipaggio proprio a bada Algeciras il 10 giugno 1940, dopo l'entrata in Italia nella seconda guerra mondiale. Lei è stato recuperato nel 1942 da una unità speciale della Decima Flottiglia MAS a essere usato come base sotto copertura per l'equipaggio siluri per attaccare spedizione alleato a Gibilterra. Precedenti operazioni [modifica / cancella / QuickEdit]

Dal 24 settembre 1940 al 15 settembre 1942, vi erano sei assalti sottomarino su Gibilterra. Tre di loro provocato la distruzione o il naufragio di un certo numero di mercantili alleati, [1] [2] [3] [4] [5], con una stazza totale di circa 40.000 tn. [6] Tre di loro sono stati eseguiti da umana siluri lanciati dal sommergibile Scirè; gli altri due sono stati i lavori di nuotatori combattimento. Villa Carmela [modifica / cancella / QuickEdit]

Dopo gli attacchi effettuati dalla Scirè, il comandante della Decima MAS resi conto che, date le limitazioni di utilizzo di un sottomarino, come una nave madre per siluri umani a Gibilterra, sarebbe più possibile montare una base segreta in Spagna neutrale. Un primo passo in tale direzione è stato compiuto quando un membro della Decima, Antonio Ramognino, affittato un bungalow lungo la strada costiera nei pressi di Algeciras, proprio di fronte a una baia utilizzata da convogli alleati per eliminare le ancore. Le operazioni da Villa Carmela sono stati effettuati dai bagnanti combattimento. Perché la moglie Ramognino era un cittadino spagnolo, aveva poca difficoltà che istituisce la sua 'casa' ci [7].

Cinque navi mercantili furono affondate o danneggiate da luglio a settembre 1942 da sommozzatori utilizzando mine patelle. [8] Il olterra svolto il ruolo di posto di osservazione avanzato per tali missioni. [9] [Modifica Refitting / cancella / QuickEdit] File: subacquei olterra's hatch.jpg Olterra nascosto portello

Allo stesso tempo, un altro ufficiale dell'unità speciale italiano, il tenente Licio Visintini, egli stesso un veterano delle precedenti incursioni contro i sottomarini "Rock", imparato a conoscere il olterra e concepì l'idea di una nave madre segreta per il maiali. Maiale (letteralmente "maiale") è il soprannome italiano per i siluri umani. Con il pretesto di portare la nave a venderlo al proprietario di una spagnola, una squadra di membri della Decima, travestiti da operai civili italiani, ha preso il controllo della nave. La nave è stata rimorchiata a Algeciras, dove "riparazioni" sono stati avviati. [10] Il personale della Marina italiana sono stati aiutati da due membri civili dell'equipaggio. Erano rimasti a bordo oliatore metà affondata insieme a una guardia spagnola per più di due anni, al fine di tutelare i diritti della società italiana proprietaria del olterra. [11] Una volta alle banchine, alcune delle merci olterra's detiene e una caldaia camera sono state modificate da uomini Visintini in un laboratorio per l'assemblaggio e la manutenzione dei siluri umani. Improvvisare un post di osservazione è stato anche montata a prua a guardare la baia di Algeciras e con le navi alleate alla fonda lì. Una scena di marinai civile al lavoro per rivedere la nave è stata nel frattempo istituita per gli estranei, al fine di ingannare sia le autorità britanniche e spagnole. [10] I siluri (nei pezzi di ricambio) e altre attrezzature sono state introdotte illegalmente in Spagna da uomini della Decima con il pretesto di materiali sia per le 'opere' a bordo della olterra. [12], infine, una porticina scorrevole, è stata aperta con una fiamma ossidrica sei metri al di sotto della linea di galleggiamento. Questa sarebbe la porta d'uscita dei siluri con equipaggio, che lanciano i loro attacchi dalla sentina inondazioni, proprio sotto il workshop. [13] L'unità speciale incaricata delle operazioni è stata soprannominata Squadriglia dell'Orsa Maggiore, dopo la costellazione con lo stesso nome . [14] [15] [16] Prima incursione [modifica / cancella / QuickEdit]

Entro la fine dell'autunno del 1942, il olterra era pronto per la sua missione. I lavori sono stati completati workshop e tutte le forniture di contrabbando da Italia aveva raggiunto la Spagna senza sollevare alcun sospetto. [17] Il 6 dicembre 1942, dopo aver partecipato a Operazione Torch, una squadra navale costituito dalla corazzata HMS Nelson, l'incrociatore da battaglia HMS Renown , l'aereo dei vettori HMS Furious e HMS Formidable e un certo numero di unità di scorta è entrato Gibilterra. Visintini prevista missione con equipaggio di tre siluri, ciascuno di essi trasportano 2 sub: il leader siluro, guidata da Visintini stesso e Petty Officer Magro, il secondo da 2 Cella tenente e il sergente Leone e il terzo dal Guardiamarina Manisco e Petty Officer Varini. Gli obiettivi sono stati designati nel seguente ordine: per Visintini, Nelson, per Manisco, Formidable e per Cella, Furious.

L'imbarcazione attacco partì dal olterra durante le prime ore dell '8 dicembre. At 2:15, il primo siluro umano raggiunto la zona delle difese boom. La lancia a motore e sentinelle all'interno della base britannica sono stati in silenzio attento e attivo, consapevole del pericolo di un potenziale attacco alla flotta all'ancora. Una delle misure di sicurezza adottate dalla Royal Navy dopo le incursioni estive dei nuotatori combattimento era il dispiegamento di Gibilterra di un'unità subacquea di bombe, sotto il comando del tenente Lionel Crabb. Un modello di bombe di profondità è stata abbandonata dal chiatte a motore a un intervallo di tre minuti tra ogni uno. Il mestiere di Visintini e Magro è stato apparentemente colpito da una delle accuse e distrutti quando stavano cercando di trovare una breccia nella rete in acciaio protegge il porto. I loro corpi sono stati recuperati dagli inglesi alcuni giorni dopo e sepolto in mare con tutti gli onori. Il secondo "maiale" anche subito la forte risposta delle difese britanniche dopo essere stato scoperto da un riflettore. Dopo un inseguimento senza fine di imbarcazioni anti-sommergibile, l'equipaggio italiano ha deciso di affondare il loro mestiere e si rifugiò a bordo di un cargo americano. Hanno eliminato i loro costumi da bagno, prima di presentare se stessi alle autorità di Gibilterra. L'ultimo presidiata siluro è stato catturato nel mezzo di allarme generale in tutta la fortezza, ma è riuscito a scivolare sotto le acque e ingannare i cacciatori sottomarini. Il copilota, Leone, è diventata mancanti durante l'esercizio e non fu mai trovato; Cella, nel frattempo, abbandonato l'imbarcazione altrove, pensando che lui fosse ancora vicino a Gibilterra o, nel migliore dei casi, non recuperabili in prossimità della costa spagnola. Con l'idea di diventare un prigioniero di guerra o di essere arrestato e internato dalle autorità spagnole in mente, Cella a galla, solo per scoprire che era a pochi metri di distanza dal olterra. Il siluro è stato recuperato dagli italiani il giorno seguente. I due subacquei catturato dai britannici hanno detto ai loro interrogatori che l'attacco è stato lanciato dal sottomarino, con successo ingannando intelligence alleate. Tuttavia, la prima missione umana siluri finito in un fallimento. [18] [19] Seconda incursione [modifica / cancella / QuickEdit] Cockpit di un maiale.

Dopo la morte di Visintini, il tenente Ernesto Notari prese le redini del bordo dell'unità dell'Orsa Maggiore la olterra. Sostituzioni di personale e materiali sono stati inviati anche da Italia. [20] A causa del miglioramento delle difese boom, le prossime missioni sono state pianificate contro il trasporto e le navi da carico nella zona di ancoraggio intorno alla base navale. [21] La fine della guerra nel Nord Africa e il successivo sbarco alleato in Sicilia anche gli attacchi alle navi logistiche una priorità. [22] Nel maggio 1943, Comandante Borghese, lo Scirè, è stato nominato comandante della Decima. La notte del 8 è stato scelto per il prossimo assalto, approfitta del cattivo tempo e la fase della luna. Il tenente Notari, insieme con il suo secondo, Petty Officer Ario Lazzari, era il capo di un altro a tre "maiale" onda voce per Gibilterra. Il secondo siluro umano è stata presidiata dal tenente Tadini e Petty Officer Mattera, e il terzo dal sottotenente Cella e Petty Officer Montalenti. Al fine di deviare ogni sospetto britannica dal olterra, gli obiettivi sono stati selezionati navi mercantili alla fonda nel punto più lontano dal Algeciras. La tempesta che infuriava al momento ostacolato la missione, perché la corrente li ha costretti a tuffarsi a seconda degli obiettivi prima che potessero collegare le miniere patelle alle carene. All'alba, tutte le imbarcazioni italiane ha raggiunto la loro nave madre in modo sicuro. Avevano mined tre navi, la nave americana Liberty Pat Harrison (7.000 tonnellate), e il cargo britannico Mahsud (7.500 tonnellate) e la Camerata (4.875 tonnellate). Quando le cariche esplose, il trasporto americano è stato gravemente danneggiato e divenne una perdita totale. Un marinaio americano è stato ucciso dallo scoppio. [23] La Mahsud poggiava sul fondo della baia, con gran parte della nave ancora al di sopra della linea di galleggiamento, mentre la Camerata è affondata a titolo definitivo. Di indurre in errore gli inglesi a pensare di nuotatori, invece di combattere l'equipaggio siluri, i membri dei servizi segreti italiani sparsi attrezzature subacquee lungo la costa. Il secondo tentativo della olterra era stato un clamoroso successo [24]. Ultima missione [modifica / cancella / QuickEdit] File: OlterraVictim-2.jpg Disegno del Thorshøvdi spezzato in due a Gibilterra.

Il 25 luglio, Mussollini è stato rimosso dal potere, un chiaro segnale che l'Italia era sull'orlo del collasso. Il corso della guerra e ai mutamenti politici non erano deterrente per la Decima MAS, che ha continuato a pianificare ed eseguire attacchi di spedizione alleato in tutti i fronti. Il 10 giugno, l'unità è stato assegnato il Medaglia d'oro come tributo alle loro opere. La notte del 3 agosto 1943, l'Ursa Maior ha effettuato l'ultima operazione contro il "Rock". Ancora una volta, tre imbarcazioni lasciato il olterra in cerca dei loro obiettivi: tre navi per il trasporto alla fonda nella baia. Notari ha portato i maiali "," vicino alla costa spagnola per evitare la riflettori volta in mare aperto. Il suo secondo uomo è stato Petty Officer Giannoli, la cui formazione il pilota siluri era povera. Mentre l'equipaggio era di bloccaggio la carica esplosiva alla chiglia di una nave Liberty, la loro Torpedo andata fuori controllo. Notari ha aperto le valvole di immersione, e il maiale "" crash improvvisamente immerso ad una profondità di 34 metri. Poi, l'imbarcazione asfaltata a pochi metri dalla loro vittima designata. Metà consapevole e senza alcuna traccia del suo compagno, Notari ha cercato di risolvere i problemi meccanici sviluppato dal suo siluro, ma il meccanismo d'immersione è stato disattivato. Alla fine, riuscì a sgattaiolare fuori a tutta velocità, aiutato da un branco di delfini che ha riguardato la sua scia. Giannoli era lasciato alle spalle. Dopo aver aspettato due ore il timone della nave, gridava aiuto. Giannoli, una volta è stata presa a bordo di un motoscafo che trasportano un membro di un'unità subacquea Crabb è stato chiamato sulla scena. Non c'era dubbio che la nave, l'americano Harrison Grey Otis era stata minata. La testata fatto saltare in aria a pochi secondi prima che il tuffatore britannico, Petty Officer Bell, potrebbe mettere il piede in acqua. Un marinaio è morto e altri otto sono stati gravemente feriti. Come la sua nave gemella Pat Harrison maggio, il 7.700 tn Otis è stata dichiarata una perdita totale costruttiva. [23] Altri due navi alleate furono anche scossa da esplosioni, allo stesso tempo, a circa 4:00 del 4 agosto. Il norvegese Thorshøvdi, di 9.900 tn è stato spezzato in due dallo scoppio, mentre il Stanridge britannica (6.000 tonnellate) è affondata in acque poco profonde. L'ultima missione dell'Orsa Maggiore distrutto 23.000 tn di spedizione alleate. [25] [26] [Modifica Aftermath / cancella / QuickEdit]

L'Italia ha presentato a termini alleate dell'8 settembre 1943. La guerra era finita, questa volta per sempre, per la olterra. Fino ad allora, il britannico a Gibilterra non aveva alcuna prova a collegare la presenza della nave nel porto di Algeciras, con le incursioni sulle loro navi. In parole Leon Goldsworthy's:

   Non abbiamo mai trovato alcuna prova del ruolo svolto dal olterra in questa vicenda. Dal quartier generale della Marina britannica su Gibilterra abbiamo potuto vedere, a occhio nudo, la sovrastruttura olterra al di sopra del molo esterno ad Algeciras. La possibilità che il olterra potrebbe essere associato in qualche modo con gli attacchi di siluri umani non ci sfuggono, ma non c'è mai stata la minima prova visibile a suggerire la reale natura della sua partecipazione [27].

Le autorità spagnole hanno cercato di nascondere le prove, ma quando diving team Crabb è salito olterra dopo l'armistizio, hanno trovato i pezzi di ricambio da tre siluri diversi. Questo ha permesso loro di rimontare un completo equipaggio siluro, di nome Emily. L'imbarcazione era perduta dopo sei prove in mare aperto. [28] [29] Crabb incontrato alcuni dei suoi ex nemici, dopo la guerra, compreso l'ultimo comandante dell'Orsa Maggiore, il Tenente Notari [30].