Utente:Posthumankid/Amédeé Dubois de La Patellière

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Template:Infobox Biographie2Amédée Dubois de La Patellière (5 luglio 1890 - 9 gennaio 1932) nato a Vallet e morto a Parigi, è un pittore francese.

Amédée era successo nel periodo tra le due guerre attraverso il suo lavoro originale e oscuro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Amédée de La Patellière è nato nella regione dei vigneti di Nantes, al castello di Bois-Benoît a Vallet [1], da Félix Dubois de La Patellière e Isabelle Le Grand de La Liraye. È cresciuto in campagna in una famiglia numerosa. Le sue opere eranno fortemente segnate da questo luogo tranquillo del castello di Bois-Benoît, da questa proprietà nascosta in mezzo ai vigneti. Ultimo della famiglia, verrà coccolato dalla mamma. Conosceva a malapena suo padre che morì quando lui aveva 10 anni. È cresciuto in una famiglia dalla mente aperta e curiosa, discendenti di una piccola nobiltà di medici e avvocati. Ha studiato nelle vicinanze, al liceo di Vannes e ha completato il suo diploma di maturità a Nantes.

Nel 1910, va via verso Parigi per seguire i corsi dell'Académie Julian . Passa il suo tempo tra Bois-Benoît, Parigi, e il sud di Seine-et-Oise dove si stabilì negli anni '20 .

A partire del 1914, durante la prima guerra mondiale, fu chiamato al fronte per difendere la Francia. Poi fu ferito in azione.

Sposò Suzanne Lamon nel 1924. Fu professore all'Académie Ranson di Parigi dal 1929 al 1932 e fu uno (con Yves Alix, Robert Lotiron e Louis-Joseph Soulas ) degli artisti fondatori del gruppo Young Contemporary Painting . È anche amico di Bertrand Mogniat-Duclos .

Gravemente malato a partire del 1929, morì a Parigi nel 1932 [1] .

Omaggio[modifica | modifica wikitesto]

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

Opere in collezioni pubbliche[modifica | modifica wikitesto]

Note e riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Amédée de la Patellière, Musée des beaux-arts de Nantes (brochure d'exposition), 2014..
  2. ^ Amédée Dubois de la Patellière, su Larousse.fr..
  3. ^ Les éclats de l'ombre. Amédée de La Patellière. 24 octobre 2014-25 janvier 2015, su Musée des beaux-arts de Nantes..

Appendici[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roger Brielle, Amédée de La Patellière, collezione “ I nuovi pittori » N. 46, Parigi, Gallimard, 1932ISBN 9782071004620 .
  • Jean Alazard, Amédée de la Patelliere, Pierre Cailler, Ginevra, 1953
  • Michel Charzat, La Patellière, pittrice del reale e del meraviglioso, in "La Jeune Peinture Française", Hazan, Parigi, 2010 pp. 87-92
  • Patrick Descamps, Amédée de la Patelliere (1890-1932), frammenti d'ombra, Catalogo della mostra, Museo di Belle Arti di Nantes, Gourcuff Gradenigo, Parigi, 2014

Link esterni[modifica | modifica wikitesto]

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