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Dieta mediterranea, microbioma e restrizioni dietetiche[modifica | modifica wikitesto]

Il possibile ruolo del microbiota intestinale nell'interazione tra restrizioni dietetiche, funzioni di barriera intestinale, benefici per la salute e malattie non trasmissibili.

Studi sugli animali e sull'uomo hanno dimostrato una forte relazione tra restrizione alimentare e composizione del microbiota intestinale con cambiamenti nei tipi e nel numero di batteri intestinali. Questi cambiamenti del microbiota intestinale non sono solo associati a restrizioni dietetiche, ma potrebbero portare a diversi benefici per la salute legati alle malattie non trasmissibili. Il noto digiuno del Ramadan, che corrisponde a 17 ore di digiuno/giorno per un periodo di 29 giorni, infatti, determina un'aumento significativo di Akkermansia muciniphila (segno di salute metabolica)[1] e Bacteroides fragilis, batteri considerati membri sani del microbiota intestinale, insieme ad una riduzione significativa dei livelli sierici di glucosio a digiuno e di colesterolo totale in tutti i soggetti.[2] una meta-analisi mostra come il digiuno del Ramadan ha portato alla perdita di peso insieme ad una sostanziale riduzione del colesterolo totale e dei livelli di LDL e una piccola diminuzione dei livelli di trigliceridi.[3]

Un regime di digiuno a giorni alterni (every-other-day fasting EODF) stimola selettivamente lo sviluppo del grasso beige[4] all'interno del tessuto adiposo bianco e migliora notevolmente l'obesità, la resistenza all'insulina e la steatosi epatica. Infatti questo regime comporta uno spostamento nella composizione del microbiota intestinale che porta all'elevazione dei prodotti della fermentazione acetica e della fermentazione lattica e alla sovraregolazione selettiva dell'espressione del trasportatore monocarbossilato 1 nelle cellule beige.[5]

Infine si è visto che un regime dietetico con pasti regolari che include il consumo della colazione, consumando una percentuale maggiore di energia nelle prime ore della giornata, frequenza dei pasti ridotta (cioè, 2-3 pasti / giorno), e periodi di digiuno regolari possono fornire benefici fisiologici come infiammazione ridotta, ritmicità circadiana migliorata, aumento dell'autofagia e resistenza allo stress e modulazione del microbiota intestinale.[6]

Il digiuno ha un ruolo salutare per il corpo umano, come la maggior parte delle religioni ha suggerito per molti secoli perla salute dello spirito.[7]

Il digiuno periodico, sotto un aspetto religioso, è stato adottato dagli esseri umani per secoli come un percorso cruciale di purificazione spirituale. La restrizione calorica, con o senza esclusione di determinati tipi di cibo, è spesso una componente chiave. Il digiuno varia in modo significativo tra le diverse popolazioni a seconda delle abitudini culturali e delle condizioni climatiche locali. Il digiuno religioso in termini di modelli (continuo contro intermittente) e durata può variare da 1 a 200 giorni all'anno. In generale il digiuno religioso ha effetti benefici sul peso corporeo e sulla glicemia, marcatori di rischio cardiometabolico, e parametri di stress ossidativo.[8]

Nell'ambito della dieta mediterranea un particolare tipo di restrizione dietetica sembra offrire vantaggi salutistici sulle popolazioni che osservano questo regime di restrizione alimentare su base devozionale; infatti, la Chiesa Cristiana Ortodossa (Greek Orthodox Church COC) impone una dieta con un digiuno (ortodox fasting OF). questa dieta religiosa non prevede giorni di totale astinenza alimentare, ma include l'astinenza regolare a lungo termine dai prodotti di origine animale per metà dell'anno solare.[9] Il regime alimentare dei cristiani ortodossi costituisce una componente importante della dieta mediterranea di Creta, esso si caratterizza per i bassi livelli di acidi grassi saturi nella dieta, alti livelli di fibre e acido folico.[10]

Periodi e giorni di digiuno secondo le regole della Chiesa cristiana ortodossa (Rodopaios et al. 2019)[11]
Periodo Giorni di digiuno Restrizioni dietetiche aggiuntive1 Consumo di pesce
Quaresima: 6 settimane prima della Settimana Santa di Pasqua (cioè, pulito dal lunedì al sabato di Resurrezione di Lazzaro) 41 Evitare olio e vino tutti i giorni tranne i fine settimana e 9 marzo (festa dei Quaranta Martiri) Obbligatorio il 25 marzo (Annunciazione)
Settimana Santa: dal lunedì santo al santo Sabato 6 Evitare olio e vino tutti i giorni 2 --
Natale: dal 15 novembre al 24 dicembre 40 Evitare olio e vino Mercoledì, venerdì e vigilia di Natale Obbligatorio a novembre 21 (Presentazione della Vergine Maria); consentito dal 22 novembre al 17 dicembre
Dormizione (o Assunzione): dall'1 al 14 agosto 14 Evita olio e vino tutti i giorni tranne i fine settimana Obbligatorio il 6 agosto (Trasfigurazione di Cristo)
Santi Apostoli: 3 dal lunedì dopo la domenica di Ognissanti al 28 giugno 0 to 304 Mercoledì, venerdì e 28 giugno, a meno che non cada in un fine settimana (Natività di Giovanni Battista)
Giornate religiose importanti: 5 gennaio (vigilia dell'Epifania), 29 agosto (improvvisa testa di Giovanni Battista), 14 settembre (Esaltazione della Santa Croce) 3 Evita olio e vino, a meno che non cadano nei fine settimana --
Mercoledì e venerdì: 5 Tutti i mercoledì e i venerdì tranne quelli inclusi in due periodi di nessuna restrizione alimentare dopo Pasqua e Natale 55 a 636 Evitare l'olio e il vino a meno che non cadano nei giorni festivi designati Obbligatorio il mercoledì di metà Pentecoste e il mercoledì della sesta settimana dopo Pasqua.
Totale 159-197

Note:

  1. Oltre a evitare cibi di origine animale.
  2. Il consumo di olio e vino può essere tollerato durante il pranzo del Giovedì Santo, perché durante l'Ultima Cena si consumavano olio e vino.
  3. Così chiamata perché precede le due festività apostoliche: la festa dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno) e il Concilio dei Dodici Apostoli (30 giugno).
  4. Questo varia perché il suo inizio dipende dalla festa mobile della Pasqua. Ad esempio, quando la Pasqua si celebra il 5 maggio, il digiuno dei Santi Apostoli non viene osservato.
  5. Il digiuno rigoroso è conservato come promemoria del tradimento (mercoledì) e della santa passione di Cristo (venerdì).
  6. Non contando mercoledì e venerdì compresi in tutti i periodi sopra descritti.

Questo digiuno ha effetti importanti sulla funzione cognitiva e sul benessere emotivo degli adulti sani, senza alterare i livelli delle vitamine e di ferro ematico.[9] Inoltre la dieta conn digiuno COC ha importanti effetti positivi sulla salute psicologica e mentale degli adulti di mezza età e sugli anziani.[9]

Con questo digiuno l'astinenza dai latticini e dalla carne non influisce negativamente sul metabolismo muscolo-scheletrico o sulla densità ossea.[12]

I potenziali aspetti negativi della (COC), sono principalmente attribuiti al ridotto apporto alimentare di vitamina D e Cobalamina e minerali (principalmente calcio).[13] Vi è una chiara evidenza dei benefici per la salute della rigorosa osservanza del regime dietetico proprio dei monaci del monte Athos, benefici ottenuti attraverso l'omeostasi ottimale dei lipidi e del glucosio; pur in presenza di ipovitaminosi profonda della vit. D e di un elevato ormone paratiroideo (PTH).[14]

Anche in Etiopia secondo la dottrina della chiesa ortodossa etiope viene seguita una dieta che prevede di evitare rigorosamente tutti i cibi di origine animale e saltare la colazione almeno fino all'ora di pranzo. In quese popolazioni osservanti questa dieta si è osservato un positivo effetto sulla salute con un miglioramento dei profili lipidici, della glicemia a digiuno e della composizione corporea.[15]

Osservazioni preliminari indicano come le restrizioni dietetiche potrebbero rallentare i cambiamenti legati all'età nei tipi e nel numero di batteri intestinali, che possono contrastare la disbiosi intestinale. Gli effetti benefici sul microbiota intestinale possono influenzare positivamente il metabolismo dell'ospite, la permeabilità della barriera intestinale e le funzioni cerebrali, e successivamente, posticipare l'insorgenza di malattie non trasmissibili prolungando la durata della salute.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tarkan Karakan, Intermittent fasting and gut microbiota, in The Turkish journal of gastroenterology : the official journal of Turkish Society of Gastroenterology, vol. 30, n. 12, AVES Publishing Co., 2 gennaio 2020, pp. 1008–1008, DOI:10.5152/tjg.2019.101219.
  2. ^ C Özkul, Islamic fasting leads to an increased abundance of Akkermansia muciniphila and Bacteroides fragilis group: A preliminary study on intermittent fasting., in The Turkish journal of gastroenterology : the official journal of Turkish Society of Gastroenterology, vol. 30, n. 12, 2019, pp. 1030–1035, DOI:10.5152/tjg.2019.19185.
  3. ^ S Kul, Does Ramadan fasting alter body weight and blood lipids and fasting blood glucose in a healthy population? A meta-analysis., in Journal of religion and health, vol. 53, n. 3, 2014, pp. 929–42, DOI:10.1007/s10943-013-9687-0.
  4. ^ Il bianco, il bruno e il beige: mille gradazioni di tessuto adiposo, su ricercamix.org, 12 marzo 2018.
  5. ^ G Li, Intermittent Fasting Promotes White Adipose Browning and Decreases Obesity by Shaping the Gut Microbiota., in Cell metabolism, vol. 26, n. 4, 3 ottobre 2017, pp. 672–685.e4, DOI:10.1016/j.cmet.2017.08.019.
  6. ^ Antonio Paoli, The Influence of Meal Frequency and Timing on Health in Humans: The Role of Fasting, in Nutrients, vol. 11, n. 4, MDPI AG, 28 marzo 2019, DOI:10.3390/nu11040719.
  7. ^ a b Emanuele Rinninella, Gut Microbiota during Dietary Restrictions: New Insights in Non-Communicable Diseases, in Microorganisms, vol. 8, n. 8, MDPI AG, 28 luglio 2020, DOI:10.3390/microorganisms8081140.
  8. ^ Angeliki Persynaki, Unraveling the metabolic health benefits of fasting related to religious beliefs: A narrative review, in Nutrition (Burbank, Los Angeles County, Calif.), vol. 35, Elsevier BV, 2017, pp. 14–20, DOI:10.1016/j.nut.2016.10.005.
  9. ^ a b c Cleanthe Spanaki, The Christian Orthodox Church Fasting Diet Is Associated with Lower Levels of Depression and Anxiety and a Better Cognitive Performance in Middle Life, in Nutrients, vol. 13, n. 2, MDPI AG, 15 febbraio 2021, DOI:10.3390/nu13020627.
  10. ^ Katerina O. Sarri, Greek Orthodox fasting rituals: a hidden characteristic of the Mediterranean diet of Crete, in The British journal of nutrition, vol. 92, n. 2, Cambridge University Press (CUP), 2004, pp. 277–284, DOI:10.1079/bjn20041197.
  11. ^ Nikolaos E. Rodopaios, Effect of periodic abstinence from dairy products for approximately half of the year on bone health in adults following the Christian Orthodox Church fasting rules for decades, in Archives of Osteoporosis, vol. 14, n. 1, Springer Science and Business Media LLC, 27 giugno 2019, DOI:10.1007/s11657-019-0625-y.
  12. ^ Nikolaos E. Rodopaios, The significant effect on musculoskeletal metabolism and bone density of the Eastern Mediterranean Christian Orthodox Church fasting, in European journal of clinical nutrition, vol. 74, n. 12, Springer Science and Business Media LLC, 1º giugno 2020, pp. 1736–1742, DOI:10.1038/s41430-020-0667-7.
  13. ^ Theocharis Koufakis, Effects of Orthodox religious fasting on human health: a systematic review, in European journal of nutrition, vol. 56, n. 8, Springer Science and Business Media LLC, 30 agosto 2017, pp. 2439–2455, DOI:10.1007/s00394-017-1534-8.
  14. ^ S N Karras, Health benefits and consequences of the Eastern Orthodox fasting in monks of Mount Athos: a cross-sectional study, in European journal of clinical nutrition, vol. 71, n. 6, Springer Science and Business Media LLC, 22 marzo 2017, pp. 743–749, DOI:10.1038/ejcn.2017.26.
  15. ^ Makeda Sinaga, Metabolic Effects of Fasting and Animal Source Food Avoidance in an Ethiopian Adult Cohort, in Scientific reports, vol. 9, n. 1, Springer Science and Business Media LLC, 18 novembre 2019, DOI:10.1038/s41598-019-53185-3.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]