Utente:Noemi Palmieri/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Massimo Fagioli è uno psichiatra, filosofo e ricercatore italiano. Elabora la Teoria della nascita e ha promosso il ritorno dell'analisi collettiva.

Massimo Fagioli (Ascoli Piceno, 19 maggio 1931)  si laurea in Medicina e Chirurgia all'università di Roma, specializzandosi successivamente in Neuropsichiatria. Intraprese gli studi al fine di immergersi e comprendere la psiche della realtà umana, osservata sin dall'adolescenza a fianco del padre medico sul campo delle Marche, negli anni della Resistenza partigiana.[1] Esercitò la sua professione inizialmente negli ospedali di Padova e Venezia, nella clinica Binswanger a Kreuzlingen in Svizzera ed in una comunità terapeutica a Roma. Venezia e Padova rappresentarono per lo psichiatra due tappe fondamentali della sua formazione, in quanto nelle biblioteche di Venezia per la prima volta incontrò nelle antiche cartelle cliniche gli aggettivi "anaffettivo" e "stolido"  usati nelle descrizioni dei malati di mente (così definiti precedentemente) e venne per la prima volta a contatto con i malati cronici e la Terapia elettroconvulsivante; l'ospedale psichiatrico di Padova invece, decisamente più all'avanguardia, volse i suoi studi abbandonando la prassi ottocentesca, ritenuta ormai obsoleta e agonizzante, con strumenti terapeutici spesso improvvisati come docce ghiacciate, diete sbilanciate, isolamento, applicando l'insulinoterapia e avvicinando Fagioli alla psichiatria attiva con i pazienti, non più segregati e destinati all'emarginazione. [2] In Svizzera ebbe l'opportunità di sperimentare un continuo e diretto rapporto con i pazienti, volgendo i suoi studi sul non cosciente.

Il suo pensiero antifreudiano, concepito a seguito di una lunga analisi personale durata dieci anni, è riassunto nel libro Istinto di morte e conoscenza, pubblicato nel 1971, che provocò una decisa reazione da parte della Società psicoanalitica italiana, che lo espulse nel 1976 a causa della sua elaborazione teorica poco condivisa. Successivamente pubblicò  La marionetta e il burattino e Teoria della nascita e castrazione umana, del 1974, editi tra la fine dello stesso anno e il 1975.[3]

Oltre che alla speculazione psicologica si dedicò al cinema, all'architettura; collaborò con Marco Bellocchio nella direzione di Diavolo in corpo (1986), ne La condanna che fu premiato al festival del Cinema di Berlino nel 1991 e nello stesso anno scrive la sceneggiatura de Il sogno della farfalla; infine, nel 1997 dirige la regia de Il cielo della luna, nel 1999 Mélange ed infine nel 2002 La psichiatria, esiste?. [4] Lo psichiatra invece abbraccia il mondo dell'architettura mediante la pubblicazione di un catalogo di progetti ideato con la collaborazione di giovani architetti, Il coraggio delle immagini (1994); Fagioli parteciperà in seguito all'esposizione mondiale dell'architettura a Torino, l'Architektonica.

Dal 2006 lo psichiatra firma la rubrica Trasformazione del settimanale Left.

Analisi collettiva

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1975 Massimo Fagioli venne chiamato dall'Università di Roma La Sapienza in qualità di supervisore di giovani psichiatri; proprio nella città eterna, nel suo ampio studio a Trastevere, prenderà vita l'Analisi Collettiva, basata sull'interpretazione dei sogni, mirata ad un vero e proprio sovvertimento dell'analisi tradizionale, strutturata in quattro seminari gratuiti di quattro ore.[5]

Questo drastico cambiamento di prospettiva è dovuto alla forte opposizione dello psichiatra ascolano verso il pensiero di grandi personalità come Basaglia e Binswanger, Freud e Heidegger; Fagioli sostiene che solo escludendo la censura preventiva, mediante una terapia diretta, chiara, si possa guarire dalla malattia mentale, provocata spesso da rapporti umani deludenti abbandonando la ragione e stringendosi al pensiero. Basica risulta la teoria della nascita, cuore dell'analisi collettiva, secondo cui è possibile ripristinare la condizione ideale della nascita umana (ritenuta fisiologicamente sana) anche se compromessa dalle circostanze relazionali avverse, che ne determinano perciò la malattia mentale, seguendo una psicoterapia, riacquisendo quella capacità di immaginare e di sopprimere le proprie dimensioni malate.[6]

Evidente è la distanza fra l'elaborazione teorica del Fagioli e il pensiero del psicoanalista austriaco Sigmund Freud , il quale riteneva il bambino come il primo assoluto malato mentale, afflitto da perversioni insconscie, inguaribile; lo psichiatra ascolano ha stravolto il pensiero freudiano, risanando la figura del bambino fisiologicamente sano; come tutti i medici, auspica ad una efficace guarigione del paziente, mediante il trittico cura, formazione e ricerca.[7]

  • Istinto di morte e conoscenza
  • La marionetta e il burattino
  • Teoria della nascita e castrazione umana
  • Bambino donna e trasformazione dell’uomo
  • Storia di una ricerca (Lezioni 2002)
  • Una vita irrazionale (Lezioni 2006)
  • Das Unbewusste. L’inconoscibile (Lezioni 2003)
  • Fantasia di sparizione (Lezioni 2007)
  • Left 2006
  • Left 2007
  • Il pensiero nuovo (Lezioni 2004)
  • Left 2008
  • L’uomo nel cortile (Lezioni 2005)
  • Left 2009
  • L'idea della nascita umana (Lezioni 2010)
  • Settimo anno (Lezioni 2008)
  • Left 2010
  • Religione Ragione e Libertà (Lezioni 2009) [8]

Istinto di morte e conoscenza, La marionetta e il burattino, Teoria della nascita e castrazione umana e Bambino donna e trasformazione dell'uomo rappresentano il fulcro dell'elaborazione teorica del Fagioli, le fondamenta su cui si basa la celebre Analisi collettiva. “Scrivere fantasia di sparizione fu la conoscenza della nascita umana e generò: pulsione-fantasia e  memoria-fantasia. Esse, come occhi, fanno vedere il senso invisibile del  racconto delle immagini oniriche. E l’interpretazione dei sogni fu un linguaggio nuovo”.[9] In L'idea della nascita umana lo psichiatra ascolano pone un'ampia critica al filosofo tedesco Martin Heidegger, accusato di aver inneggiato, mediante il suo pensiero, al massacro compiuto dal nazismo. Fagioli oppone alla visione del tedesco, che concepisce la violenza come una proprietà intrinseca umana,  la pulsione di annullamento, peculiarità fisiologica della nascita umana, ciò che collega l'interno di un essere umano con un altro essere umano, quella capacità di immaginare, ciò che è fantasia di sparizione.

Il concetto di fantasia di sparizione è ben esposto nell'omonimo volume Fantasia di sparizione, il quale riassume le lezioni tenute dal Fagioli nel 2007 nell'università Gabriele d'Annunzio di Chieti. L'autore mette in evidenza la profonda distinzione che c'è tra la pulsione di annullamento e la fantasia di sparizione, mediante continui riferimenti alla realtà contemporanea.[10]

Nello stesso anno, 2007, Fagioli firma assiduamente la rivista Left-Avvenimenti, dando il suo punto di vista sulla società, cultura corrente; ben 49 articoli volti ad un'attenta analisi del mondo che ci circonda, descrivendolo con un linguaggio multiforme, sempre diverso, che rende lo stile dell'autore unico. Fagioli auspicava tramite i suoi articoli ad un rinnovamento culturale da parte della sinistra, grazie alle idee contenute nella Teoria della nascita.

In Religione Ragione e Libertà pubblicati a seguito delle sue lezioni nel 2009, esprime con decisione il dissenso per la medicina definita razionale, in quanto il fulcro della psichiatria è l'incoscio, ritenuto da sempre inconoscibile. Rivoluziona la psichiatria in quanto analizzandone i capisaldi, come Pinel, Esquirol, Kraepelin e Bleuler, riconduce le malattie mentali all'incoscio.[11]

Chiarisce il suo metodo in Settimo anno, appartententi alle Lezioni tenute nel 2008; Fagioli espone il suo approccio che ripudia la medicina razionale, del corpo, e cerca ciò che non è materialmente percepibile, ciò che gravita attorno alla realtà della mente: l'anaffettività, la dissociazione, l'odio. Lo pschiatra passa perciò da rivestire le vesti freudiane di riportatore dall'oblìo della coscienza ciò che si è dimenticato a stregone, così come si definisce Fagioli, capace di sfruttare la creatività del linguaggio delle immagini.[12]

Erroneamente si può credere che Fagioli ripudi paradossalmente l'efficacia della medicina, invece lo psichiatra in L'uomo nel cortile sostiene che la psichiatria debba superare la medicina del corpo, facendo una netta distinzione tra le malattie della mente e le patologie collegate al cervello inteso come organo. «Adesso non parlano più di malattia e lasciano che il disturbo psicologico sia trattato dai non medici […] per il principio fondamentale che se si esclude l’impostazione medica si escludono la diagnosi e la cura, e si perde anche l’idea di malattia».[13]

Critiche e riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

L'accesa personalità di Massimo Fagioli l'ha condotto ad essere più volte soggetto di dibattiti, critiche e accuse. Dibattuta è la sua posizione sul tema omossesualità, rapporto uomo-donna, rapporto Stato-Chiesa e nota è la polemica scoppiata fra lo psichiatra e Nichi Vendola. "Il problema di Nichi è che non si può essere contemporaneamente cattolici, gay e comunisti. Soprattutto un vero comunista non può essere cattolico, perché il cattolicesimo è intriso di deliri. Credere nell’immacolata concezione è un delirio, l’ho detto anche a Fausto (Bertinotti) altro cattolico finto comunista". [14] Fagioli, simpatizzante da sempre del partito di sinistra, in un'intervista ha dichiarato di non aver nessun punto di riferimento politico a seguito dell'uscita di scena l’ex leader di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti, aggiungendo "è giusto che alcuni abbiano lasciato il cattocomunista Vendola, perché il cattocomunismo porta ogni cosa verso il fallimento"[15]. Alle accuse di razzismo verso gli omosessuali, Fagioli risponde “la verità umana sta nel rapporto tra uguali e diversi=uomo-donna. Non è la procreazione. La sessualità è funzione dell’identità: uomo o donna, non solo fisica ma mentale perché è rapporto con il diverso ed, in verità, sconosciuto nella sua realtà del pensiero senza coscienza”, spiega. In questo contesto, “non c’è l’omosessuale perché la sessualità non è identità. Coloro che si definiscono omosessuali sono esseri umani, cittadini uguali agli altri. Hanno quindi diritti uguali agli altri, compreso il matrimonio. Nella costituzione non c’è scritto che deve essere tra uomo e donna”.[16]

Nel rapporto Stato-Chiesa,  lo psichiatra auspica ad uno Stato completamente laico, affranto poiché “la direzione della politica dettata dalla chiesa è evidente a tutti e, purtroppo, ha il consenso della maggioranza” [14], in cui la sessualità e religione siano scelte personali. Per chiarire il suo punto di vista sul rapporto uomo-donna, pone la domanda "passerà il pensiero del rapporto interumano basato su uguali e diversi insieme?” e risponde “nella società dovrebbe dominare l’uguale: tutti sani, intelligenti, onesti. Nel privato il rapporto uomo donna è rapporto tra due diversità umane”.[16]

  1. ^ Biografia di Massimo Fagioli, su mclink.it. URL consultato il 13 giugno 2016.
  2. ^ Storia della psichiatria, su it.wikipedia.org. URL consultato il 15 giugno 2016.
  3. ^ Massimo Fagioli, l'intervista, su gabrieleametrano.com, 16 giugno 2016.
  4. ^ Massimo Fagioli, su lasinodoroedizioni.it. URL consultato il 16 giugno 2016.
  5. ^ Torna l'analisi collettiva, su huffingtonpost.it. URL consultato il 16 giugno 2016.
  6. ^ Analisi collettiva da 40 anni, Fagioli: "E' ancora rivoluzionaria", su adnkronos.com. URL consultato il 16 giugno 2016.
  7. ^ Paolo Izzo, Massimo Fagioli, ovvero dell’immagine interna e dell’Analisi collettiva, su paoloizzo.net. URL consultato il 18 giugno 2016.
  8. ^ Massimo Fagioli, su lasinodoroedizioni.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  9. ^ Teoria della nascita e castrazione umana, su lasinodoroedizioni.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  10. ^ Fantasia di sparizione, su lasinodoroedizioni.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  11. ^ Religione, Ragione e Libertà, su lasinodoroedizioni.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  12. ^ Settimo anno, su lasinodoroedizioni.it.
  13. ^ L'uomo nel cortile, su lasinodoroedizioni.it.
  14. ^ Massimo Fagioli, su cinquantamila.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  15. ^ Massimo Fagioli contro Nichi Vendola: "Non puoi essere comunista, cattolico e omosessuale", su liberoquotidiano.it. URL consultato il 17 giugno 2016.
  16. ^ a b Analisi collettiva da 40 anni, Fagioli: "E' ancora rivoluzionaria", su adnkronos.com. URL consultato il 17 giugno 2016.