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Yazawa Asako (矢沢 朝子?, Yazawa Asako), nota anche con lo pseudonimo di Nonami Asa (乃南 アサ?, Nonami Asa; Tōkyō, 19 agosto 1960), è una scrittrice giapponese.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

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E' attualmente un membro del Nihon Suiri Sakka Kyōkai (日本推理作家協会,? "Associazione Scrittori di Mistero Giapponese") .[2]

Negli anni '80 Nonami frequenta la facoltà di Sociologia all'Università di Waseda, ma abbandona gli studi per poter lavorare in un'agenzia pubblicitaria. Dopo tre anni di lavoro, lascia questa attività per lavorare in proprio.

Nel 1988 pubblica il suo primo libro Kōfukuna chōshoku (幸福な朝食,? Una colazione felice), che vince il Nihon Suiri Sasupensu Taisho [3] . L'autrice racconta di aver visto casualmente l'annuncio riguardante questo concorso e, non riuscendo a comprendere il termine "mistery suspence" decise di chiedere aiuto ad amici e di leggere tutta la bibliografia di Seichō Matsumoto, noto autore di crime fiction. Per il poco tempo disponibile non riuscì in questa sua impresa, ma decise di partecipare e pubblicare comunque il suo primo libro. [4]

Dopo un periodo di pausa dovuto a un blocco psicologico per il successo inaspettato, torna a scrivere e pubblicare racconti brevi nel 1996, quando si aggiudica il 115° premio Naoki per la letteratura popolare con il romanzo Kogoeru kiba (凍える牙,? "Zanne ghiacciate") [5]

Nonostante sia conosciuta principalmente come autrice di romanzi gialli e di suspence, Nonami si è cimentata in molti generi, come romanzi o storie brevi d'amore, temi, antologie [6] e persino un diario di viaggio in Taiwan, nel quale racconta la storia, la cultura e la relazione di questo paese con il Giappone. [7]

Il romanzo poliziesco come critica sociale[modifica | modifica wikitesto]

«Quando questi uomini mi guardano, tutto ciò che vedono è una donna - qualcuno di un genere diverso, una creatura di un altro sesso. Per loro, la distinzione indelebile tra i due sessi rende impossibile lavorare insieme. Questa era la lezione che Takako imparò appena diventata detective di polizia»

[8]

Il romanzo poliziesco al femminile trova le sue radici in Miyabe Miyuki, prima vincitrice del Nihon Suiri Sasupensu nel 1987, che segnò l'inizio della "prima ondata" di autrici del mistero al femminile, seguita da Takamura Kaoru. [Bodies, pag. 25]

Nonami, inserita nella "seconda ondata", utilizza come Miyabe il poliziesco come critica sociale, differenziandosi però per il tono più cupo e aspro nel rappresentare i rapporti umani, specialmente quelli tra i due sessi. Inoltre, contrariamente alla "prima ondata" che si limitava a narrare storie di mistero senza focalizzarsi sulla condizione femminile, Nonami introduce come protagonista una detective donna e si concentra sulla sue esperienza in quanto donna in un mondo prevalentemente maschile. [bodies 33]

Il contesto poliziesco non è una scelta casuale, trattandosi di un ambiente prevalentemente maschile dominato da idee di forza e autorità, e i personaggi devono farsi forza per entrare in questo "club per soli uomini", senza però perdere la propria femminilità nel processo. [9] A differenza del detective privato, un lavoro indipendente, il dective poliziotto si trova a dover operare sottoposto a una certa burocrazia e gerarchia tipica di un ufficio pubblico. [bodies 107]

In Kogoeru kiba, l'intreccio della trama e la sua risoluzione sembrano fare da sfondo all'analisi critica e profonda della poliziotta Otomichi Takako e dei rapporti che ha con partner, colleghi e famiglia. Takako si ritrova non solo a dover risolvere il misterioso omicidio di tre persone, ma anche a dover lavorare in un ambiente prevalentemente maschile e ancora legato a molti stereotipi di genere. È inoltre presente la dicotomia tipica associata ai generi, l'idea di forte e debole, e di pubblico e privato. Takako, donna, deve assumere un ruolo sociale forte in un lavoro pubblico, cercando comunque di non cadere nella trappola di diventare "uomo". [9]

Nonostante i traguardi lavorativi raggiunti dall'universo femminile in queste storie, l'autrice sembra suggerire un alto prezzo da pagare. Personaggi come Otomichi Takako e Murakami Riko nel romanzo Shibata Yoshiki, raggiungono sì i propri traguardi lavorativi, ma si ritrovano a dover affrontare molestie, denigrazioni più o meno velate e stereotipi. Il messaggio finale appare comunque positivo. Attraverso il lavoro duro e senza l'utilizzo del proprio sesso come se fosse un impedimento, le donne possono raggiungere un certo grado di rispetto anche da uomini vecchio stampo come Takizawa, poliziotto con cui Takako aveva collaborato per risolvere il mistero.

L'analisi psicologica dei personaggi è molto presente e non solo limitata alle donne: personaggi apparentemente duri come Takizawa, poliziotto con molta esperienza, vengono rivalutati alla luce delle proprie ansie personali, problemi familiari e stereotipi di genere imposti anche agli uomini.[10] L'autrice sembra quasi ammonire contro la divisione degli uomini in buoni e cattivi, vittime e colpevoli, dal momento che tutti hanno scheletri nell'armadio.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Serie Detective Takako Otomichi[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Kogoeru Kiba (凍える牙 ?), 1996
    Zanne ghiacciate
  • Kusari (?), 2000
    Catena
  • Kaze no Epitafu (風の墓碑銘?), 2006
    L'Epitaffio del Vento

Collezioni di racconti brevi[modifica | modifica wikitesto]

  • Hana Chiru Koro no Satsujin (花散る頃の殺人?), 1999
    Assassino al cadere dei fiori
  • Miren (未練?), 2001
    Rimpianti
  • Warau Yami (嗤う闇?), 2004
    L'oscurità ride

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Kōfuku na Chōshoku (幸福な朝食?), 1988
    Colazione felice
  • Anki (暗鬼?), 1993
    Enigma
  • Namida (?), 2000
    Lacrime
  • Chi no Hate kara (地のはてから?), 2010
    Dalla fine della terra

Collezioni di racconti brevi[modifica | modifica wikitesto]

  • Karada (?), 1999
    Corpo
  • Kinryōku (禁猟区?), 2010
    Santuario

Adattamenti cinematografici[modifica | modifica wikitesto]

Film giapponesi[modifica | modifica wikitesto]

  • Heels of Muse (女神のかかと?), 2005
    I tacchi della Musa

Film sud coreani[modifica | modifica wikitesto]

  • Howling (ハウリング?), 2012.
    Ululato


Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1988 – Premio Mistero e Suspence Giapponese (Nihon Suiri Sasupensu Taisho): Kōfuku na Chōshoku (Una colazione felice)
  • 1996 – Premio Naoki: Kogoeru Kiba
  • 2011 – Premio Chuokoron per la Letteratura: Chi no Hate kara

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nonami Asa, su geocities.jp. URL consultato il 16/10/2017.
  2. ^ Asa Nonami, su db2.dcube.co.jp. URL consultato il 16/10/2017 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  3. ^ Asa Nonami -Shinchosha, su shinchosha.co.jp. URL consultato il 16/10/2017.
  4. ^ waseda.jp, http://www.waseda.jp/student/weekly/people/obg-797-2. URL consultato il 16/10/2017.
  5. ^ (EN) Amanda C. Seaman, Bodies of Evidence: Women, Society, and Detective Fiction in 1990s Japan, University of Hawai'i Press, 2004, p. 57-59.
  6. ^ shinchosha.co.jp, http://www.shinchosha.co.jp/writer/2464/. URL consultato il 16/10/2017.
  7. ^ Birei shima kikou, su amazon.co.jp.
  8. ^ Nonami Asa, Kogoeru Kiba (『凍える牙).
  9. ^ a b Eileen Mikals-Adachi, Nonami Asa's family mysteries as social commentary, in The Japan Forum, vol. 16, n. 2, 04/06/2010.
  10. ^ Mikals-Adachi, Eileen, Nonami Asa’s family mysteries: the novel as social commentary, in Japan Forum, vol. 16, n. 2, Taylor & Francis Ltd, pp. p.231-248.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Amanda C. Seaman, Bodies of Evidence: Women, Society, and Detective Fiction in 1990s Japan, University of Hawai'i Press, 2004.

Link Esterni[modifica | modifica wikitesto]