Utente:MickSici/Sandbox

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Stabulazione del pascolo in aree recintate (paddock) in un esempio di pascolo a rotazione.


La monocultura, che consiste nel destinare un appezzamento ad un’unica coltivazione per volta, è una tecnica molto diffusa. Tale metodo suscita tuttavia diversi dubbi in materia di sostenibilità, specialmente nei casi in cui una stessa coltura viene realizzata nuovamente ogni anno. Oggigiorno ci si è resi conto che per aggirare tale tipo di problemi, le città e le aziende agricole debbano collaborare insieme alla produzione di compost necessario agli agricoltori del settore. La monocoltura, se applicata in combinazione con la policoltura (coltura di vari cereali) può a volte ridurre i rischi di malattie del terreno o parassiti[1]. Ma la policoltura è stata raramente, se non mai, paragonata alle più diffuse pratiche della rotazione delle colture (produzione di colture diverse consecutivamente negli anni) che sfrutta la stessa diversità delle colture. Questi metodi di agricoltura aiutano a controllare in maniera sostenibile lo sviluppo di erbe infestanti, infatti lo sviluppo di erbe resistenti ad erbicidi risulta ridotto. I sistemi di coltura diversificati (come policoltura e/o rotazione) riforniscono il terreno di azoto (se nella coltura sono compresi legumi) e permettono di sfruttare in maniera più efficiente risorse come la luce del sole, l’acqua o nutrienti vari[2].

Sostituire un ecosistema naturale con poche varietà di piante selezionate in maniera specifica riduce la diversità genetica presente in natura e rende un organismo più suscettibile a malattie diffuse. La grande carestia irlandese (1845-1849) è un noto esempio dei rischi derivanti dall’applicazione della monocoltura. Non esiste, in pratica, un unico approccio nei confronti dell’agricoltura sostenibile, poiché gli obiettivi ed i metodi da impiegare devono essere adattati alle esigenze di ogni singolo caso. Al di là delle tecniche di coltura di per sé in contrasto con il concetto di sostenibilità, ci sono varie interpretazioni errate a proposito degli effetti sull’ambiente scatenati da alcune tecniche agricole. L’attuale crescita dei mercati agricoli locali offre a piccole aziende la possibilità di rivendere i propri prodotti presso i mercati cittadini, dalle quali ottengono compost riciclato. Nel tempo, tutto ciò consentirà il superamento di tecniche caratteristiche della shifting cultivation, come la tecnica del debbio. Sebbene questa tecnica sia spesso considerata distruttiva, il debbio è stato praticato in Amazzonia per almeno 6000 anni[3]. Tuttavia, un alto livello di deforestazione si raggiunse soltanto a partire dagli anni ’70 del ‘900, come conseguenza di programmi e politiche sostenute dal governo brasiliano[4].

Esistono anche varie modalità di allevamento sostenibile. Tra le procedure più efficienti per la gestione del pascolo rientra la suddivisione dell’area di pascolo per mezzo di recinzioni, accompagnata dall’abbassamento della densità di allevamento e dal frequente spostamento della mandria tra i recinti[5].

Intensificazione sostenibile[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Agricoltura intensiva.

Alla luce delle preoccupazioni legate alla sicurezza alimentare, alla crescita della popolazione mondiale ed all’esaurirsi della terra coltivabile, si fa sempre più urgente la necessità di mantenere un alto livello di resa del raccolto per mezzo di tecniche di agricoltura intensiva, allo stesso tempo preservando la natura del suolo ed i servizi ecosistemici. Al centro di molti dibattiti vi è la capacità dei servizi ecosistemici di essere sufficientemente forti da consentire la riduzione dell’uso di input sintetici e non rinnovabili, di mantenere o persino aumentare la resa dei raccolti. Recenti studi sono stati condotti sul sistema di irrigazione per la coltivazione del riso praticato nell’est asiatico, che ha assunto importanza a livello globale. Questo studi hanno dimostrato che - almeno per ciò che riguarda la lotta integrata – promuovere il servizio ecosistemico di controllo biologico attraverso l’impiego di piante nettarifere può ridurre il bisogno di ricorrere ad insetticidi del 70%, incrementando del 5% lo sviluppo del raccolto rispetto a quanto avviene con le procedure standard[6].

Trattamento del suolo

Vaporizzazione con telo alimentato da generatore di vapore (a sinistra).

La sterilizzazione del suolo con vapore può essere impiegata come un’alternativa ecologica ai trattamenti chimici per la disinfestazione del terreno. Sono presenti differenti metodi di introduzione del vapore nel terreno per migliorarne lo stato di salute ed eliminare i parassiti[7].

La tecnica della solarizzazione si basa su principi simili, utilizzati per aumentare la temperatura del terreno per rimuovere agenti patogeni e parassiti.

Alcune coltivazioni hanno un’azione biofumigante, grazie al rilascio di composti nocivi per i parassiti. Senape, ravanello ed altre piante appartenenti alla famiglia delle brassicacee sono molto conosciute per questi effetti[8]. Esistono alcune specie di senape che garantiscono quasi la stessa efficacia di fumiganti sintetici, ma a costi simili od inferiori.

  1. ^ Nature 406, 718–722 Genetic diversity and disease control in rice, su nature.com, Environ. Entomol. vol.12, p. 625.
  2. ^ Mortensen, David, Navigating a Critical Juncture for Sustainable Weed Management (PDF), su miscugli.it, BioScience, vol.62, Gennaio 2012, pp. 75-84, DOI:10.1525/bio.2012.62.1.12.
  3. ^ Sponsel, Leslie E ., Amazon ecology and adaptation, in Annual Review of Anthropology, vol. 15, 1986, p. 67–97.
  4. ^ Hecht, Susanna e Alexander Cockburn, The Fate of the Forest: developers, destroyers and defenders of the Amazon, New York, Verso, 1989.
  5. ^ "Pastures: Sustainable Management", su Attra.ncat.org, 05/08/2013. URL consultato il 10/09/2013 (archiviato dall'url originale il 05/05/2010; seconda copia archiviata).
  6. ^ Gurr, Geoff M.; et al., "Multi-country evidence that crop diversification promotes ecological intensification of agriculture"., su nature.com, DOI:10.1038/nplants.2016.14. PMID 27249349..
  7. ^ "Soil Solarization". Rodale's Organic Life., su rodalesorganiclife.com. URL consultato il 14 Febbraio 2016.
  8. ^ Copia Archiviata (PDF), su soil.ncsu.edu. URL consultato il 15/10/2015 (archiviato dall'url originale il 05/05/2017; seconda copia archiviata).