Utente:Matteo mordenti

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Palazzo Mazzolani e uno storico palazzo di Faenza costruto nel XVII secolo per volonta della famiglia Mazzolani

Palazzo Mazzolani
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Emilia-Romagna
LocalitàFaenza
Informazioni generali
CondizioniIn uso

Il palazzo dei conti Mazzolani fu costruito nel corso del XVII secolo. Fu anche incorporata una casa di cui ora sono rimasti pochi avanzi del portico sul cortile. Quattro colonne dai capitelli ionici e imposti ad arco, testimonianza della casa quattro-cinquecentesca, sono infatti visibili nel cortile, a sinistra dell’atrio di ingresso attuali. Il palazzo non fu mai portato a termine secondo il grandioso progetto. La stessa facciata nei primi decenni del Settecento fu realizzata solo nella parte verso Porta Imolese mentre la rimanente parte alla destra del portone del palazzo rimase più bassa e rustica per i servizi. Gli scaloni di accesso ai piani nobili non sono mai stati realizzati. L’ultimo conte Mazzolani e la consorte Marianna Rondinini, morendo senza figli, lasciarono, tutto il patrimonio di famiglia al Pio Istituto Mazzolani. Il Pio Istituto, negli anni seguenti all'Unità d'Italia, trasformò il Palazzo in sede dell’Orfanotrofio Femminile. Su progetto dell'Ing. Luigi Biffi tutta la parte posteriore del fabbricato e le ali laterali furono demolite e ricostruite, creando nel giro di qualche decennio il grande quadrilatero di fabbricati tuttora esistente. Tra il 1915 e il 1916 fu completata la facciata che, con la sopraelevazione della parte destra, divenne quella dello stato attuale. Con questo intervento venne realizzata la sala di ricreazione al pianterreno, l'oratorio al primo piano decorato da Roberto Sella, dormitori al secondo piano e completato il portico con la loggia a due arcate intorno al cortile. All’interno del Palazzo alcune sale sono state affrescate dal faentino Pasquale Saviotti nella prima metà dell’Ottocento. la famiglia dei Conti Mazzolani fu unita indissolubilmente alla storia della nostra città; i nobili suoi rappresentanti seppero mantenere alto lo splendore della tradizione, con la cavalleresca cortesia dei modi, con la signorile larghezza con cui esercitarono l'ospitalità. Quando colle armi francesi penetrarono in Italia le idee di libertà e di indipendenza, i conti Mazzolani si orientarono con vero entusiasmo verso i nuovi tempi. La famiglia si è estinta con la morte del conte Pietro, cavaliere di Santo Stefano e commendatore di San Gregorio Magno, morto il 15 aprile 1853.

mostra odierna

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L'atrio di Palazzo Mazzolani è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione che ha fatto sì che dal 13 maggio 2017 sia possibile ammirare al suo interno un'ordinata selezione di reperti archeologici rinvenuti a Faenza e nel suo territorio. Si tratta di una ventina di materiali riferibili per lo più all'edilizia pubblica di età romana, con ulteriori elementi provenienti da monumenti funerari e dalla Faenza cristiana.

voci correlate

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biblioteca comunale di faenza

Un cospicuo e variegato gruppo di resti architettonici proviene dagli scavi effettuati nel 1966 in piazza della Penna: sono reperti databili attorno al I sec. d.C. tra cui capitelli, basi e frammenti di fusti di colonne, un frammento di trabeazione, un rocchio di colonna e una base con iscrizione. Altri reperti riferibili all'edilizia pubblica sono un frammento di cornice di età imperiale, un frammento di iscrizione del I secolo d.C. pertinente al ponte sul fiume Lamone e una vasca in marmo con coppia di anelle. Tra i monumenti funerari segnaliamo un bel fregio decorato risalente alla seconda metà I a.C. , un cinerario cilindrico del I d.c. e un leone funerario degli inizi del I d.C. Risale infine alla Faenza cristiana l'interessante porzione di mosaico del V secolo d.C. con iscrizione dedicatoria di due fedeli.