Utente:Masso.s98/Sandbox

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CASTELLO SPAGNOLO di Taranto

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La storia del Castello Spagnolo

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Il Castello Spagnolo di Taranto in Primavera durante una visita guidata

Il Castello Spagnolo di Taranto , risalente alla fine del XV secolo, fu edificato per la sua posizione strategica di controllo del porto della stessa città, durante la discesa degli Spagnoli alla conquista del Regno di Napoli. Non a caso, ancora più indietro nel tempo, lo stesso luogo fu scelto dai Romani per insediare i propri "Castra", ovvero accampamenti fortificati in posizioni strategiche. A testimonianza di ciò, infatti, numerosi sono i reperti archeologici, risalenti appunto all’età romano-imperiale, ritrovati nella zona. La leggenda narra che l'aggettivo "spagnolo" derivi sia dal popolo che ne ha voluto l'erezione e sia dal leggendario cavaliere iberico Fabiano De La Torre, che ne sarebbe stato il proprietario durante il XVI secolo. Nel corso degli anni, essendo stato utilizzato principalmente per la coltivazione dei campi e la produzione di grano e di olio, numerose sono state le famiglie di nobili aristocratici che utilizzarono il Castello come residenza di campagna. Tra le più note risulta opportuno menzionare la famiglia Ameglio, proprietaria anche di prestigiosi palazzi d'epoca della città di Taranto.

Il Castello Spagnolo è un esempio di architettura rurale fortificata, con mura in pietra e torri angolari.

E' un edificio a pianta quadrata, con un cortile centrale e diversi ambienti adibiti a magazzini, cucine e stalle.

Il "Dongione", ovvero la torre fortificata che svetta al centro del Castello Spagnolo di Taranto.

La casa patronale si trovava al piano superiore e precisamente nella zona più protetta del Castello, ovvero quella sulla quale svetta il "dongione", cioè la torre fortificata situata al centro dello stesso. Nella parte laterale vi è una cappella con campanile a torretta e, sul retro, un grande giardino che accoglieva i nobili nelle ore di svago.

Per quanto concerne gli interni, il Castello Spagnolo è composto dalla "Sala Isabella", che avvolta da mura cinquecentesche riesce ad accogliere i suoi ospiti offrendo tutti i comfort per trascorrere al meglio una giornata conviviale indimenticabile e dalla "Sala Ferdinando", caratterizzata da un tetto composto da pregiatissime e perfettamente geometriche travi in legno secolare.

Piccolo estratto dei parchi del Castello Spagnolo di Taranto.

Il Castello Spagnolo, infine, è dotato di un immenso parco verde dove è facile perdersi tra le meraviglie e le bellezze paesaggistiche della sua immensa vegetazione. Madre Natura ha reso il Castello Spagnolo protagonista di uno scenario inconfondibile, dove la nobiltà spagnola era solita allietare le proprie giornate passeggiando in carrozza o a cavallo.

Il Castello Spagnolo oggi

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Il Castello Spagnolo oggi è sede di di un’importante accademia musicale e di un’accademia di cucina tarantina e di un’associazione per la protezione della fauna e della salvaguardia della biodiversità,

Un pavone adagiato su uno dei merletti del Castello Spagnolo di Taranto

Prova di ciò è l'elevata presenza all'interno dei suoi parchi di volatili originari del territorio europeo come, ad esempio, rondini e gazze ladre e di volatili esotici ed orientali come le colombe pavoncelle ed i pavoni. Questi ultimi, originari dell'Asia e dell'Africa ed appartenenti alla famiglia Phasianidae, sono conosciuti per la loro bellezza e per la loro coda a forma di ventaglio decorata che, durante la stagione degli accoppiamenti, viene esibita dagli esemplari maschi per attrarre le femmine.