Utente:Massimoturchi/Sandbox

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La Via Romea nonantolana nasce nel 749 d.C. quando Astolfo, re dei Longobardi, incaricò il cognato Anselmo, duca del Friuli, di recarsi a Fanano (Modena) a costruire in hospitale e un ricovero per le truppe. Nel 752 d.C. Anselmo scese a Nonantola e divenuto monaco benedettino fondò l'Abbazia di Nonantola. La strada attraverso la valle di Ospitale, anticamente Val di Lamola (Lama=acqua), era la più breve per raggiungere i territori Toscani e Roma al riparo dell'influenza dell'Esarcato di Bisanzio il confine passava molto vicino. La prima documentazione relativa alla strada passante dal territorio di Fanano risale al 1178, ma è con le "Convenzione d'Ospitale" del 1225 che viene indicato l'itinerario della Mutina - Pistoria per Lizanum Fregnanum, silicet per Vallem de la Mula, Serazonum, Trentinum, Rochetam, Valdesasum, per Paulem usque ad Balugolam, usque Mutinam (Lizzano Pistoiese, Frignano, verso Val di Lamola, Serrazzone, Trentino, Rocchetta, Valdisasso, per Pavullo fino a Balugola (Farneta), fino a Modena)[1].

Come abbiamo già accennato il percorso proveniva dalla pianura modenese, risaliva le prime colline a Serramazzoni, passava da Pavullo (hospitale di San Bartolomeo), giungeva a Gaiato di Pavullo n/F, scendeva a Val di Sasso, oltrepassava il fiume Scoltenna, risaliva a Rocchetta Sandri (Sestola), passava da Trentino di Fanano, Lotta, scendeva in località Vitrici, oltrepassava il fiume Leo alla Castellaccia (Serrazzone di Fanano), saliva a Monteluzzo, Le Caselle, La Sega (Ospitale di Fanano), e saliva fino al Passo della Calanca (vicinissimo al Lago Scaffaiolo) per scendere a Lizzano Pistoiese (hospitale sottoposto a quello di Ospitale). Da qui raggiungeva San Marcello Pistoiese ed infine Pistoia[2].


  1. ^ M. Turchi G. Lodovisi "La Via Romea nonantolana da Modena a Pistoia attraverso la terra di Fanano, 1999
  2. ^ Ibidem

Collegamenti esterni

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www.viaromea.it