Utente:Martina Signorini/Sandbox2

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Struttura e modello

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Il concetto di Gemello Digitale è stato coniato nel 2003 da Michael Grieves secondo il quale il Gemello Digitale corrisponde alla replica digitale di un qualsiasi prodotto fisico. Esso è caratterizzato da tre parti:

  • elemento fisico nello spazio reale;
  • elemento virtuale nello spazio virtuale;
  • dati e informazioni che forniscono le connessioni tra il sistema fisico e virtuale.

È importante sottolineare la forte connessione tra il fisico e il virtuale: infatti, il Gemello Digitale non è semplicemente la copia del prodotto fisico (es. Modello 3D) ma è anche strettamente connesso a questo da specifiche relazioni.

In particolare, si riconoscono tre diverse tipologie di Gemello Digitale: Digital Twin Prototype (DTP), Digital Twin Instance (DTI) e Digital Twin Aggregate (DTA). Con DTP ci si riferisce ai disegni, alle analisi e ai processi per realizzare un prodotto fisico; il DTI è il gemello digitale di ogni singola istanza del prodotto una volta che è realizzato; il DTA è l'aggregazione di DTI i cui dati e informazioni possono essere utilizzati per interrogare il prodotto fisico, per simulazioni e previsioni. Queste tre diverse tipologie di Gemello Digitale vengono gestiti attraverso un Digital Twin Environment (DTE).[1]

Voci correlate

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  1. ^ Michael Grieves e John Vickers, Transdisciplinary Perspectives on Complex Systems: New Findings and Approaches, Springer International Publishing, 2017, pp. 85–113, DOI:10.1007/978-3-319-38756-7_4, ISBN 978-3-319-38756-7.