Utente:Maria Rosa Valetto/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Tempo Medico

Storia [1][modifica | modifica wikitesto]

Nicolò Visconti, laureatosi in medicina e chirurgia a Milano, dopo alcuni anni di esperienza accademica a New York rientra in Italia e nel 1958 acquista dalla Lepetit una piccola quota della Pierrel, diventandone amministratore delegato. La sua dichiarata volontà è quella di introdurre nel panorama italiano, dominato dai bollettini pubblicitari curati dalle diverse case farmaceutiche; un prodotti editoriale che si ispira ssia per il taglio sia per l'impostazione grafica a modelli anglosassoni di riviste rivolte al grande pubblico come Time.

Il numero 0 esce il 15 novembre 1958. Il numero 1 esce il 1º marzo 1959 e viene distribuito in abbonamento gratuito a circa 60mila medici e agli studenti dell'ultimo anno di laurea in medicina e chirurgia. Contiene le interviste concesse da Hilary Koprowski e da Albert Bruce Sabin sul vaccino vivo contro la poliomielite, allora sconosciuto in Italia, un articolo sulla sperimentazione di un farmaco contraccettivo per bocca (la futura pillola anticoncezionale) realizzata da John Rock e Gregory Pincus e la segnalazione della sperimentazione delle prime ecografie in Giappone.

La periodicità è bimestrale (5 numeri nei primi 3 anni e 6 numeri a partire dal 1962). Dal 1966 Tempo Medico diventa mensile (10 numeri di 68 pagine), dal 1985 quindicinale. La rivista raggiunge rapidamente un’ottima diffusione nella classe medica. I dati dicono che nei primi anni Settanta su 1.000 medici lo leggono in 749 e lo conoscono in 966. Il peso della rivista è riconosciuto da Il Manifesto che afferma parlando degli studenti di Medicina: “Hanno scelto di fare Medicina leggendo il Corriere della Sera e Tempo Medico”. Tuttavia proprio in quel momento gli elevati costi di produzione e la contingente riduzione dei prezzi dei farmaci impongono una revisione della strategia editoriale che prevede la rinuncia da parte della Pierrel all’esclusiva degli spazi pubblicitari e l’incarico all’agenzia Parpinelli della raccolta di pubblicità non solo farmaceutica (la prima pubblicità extra settore è quella per una nota marca di rasoi, nel maggio del 1972).

La crisi petrolifera fa piombare l'Italia nell'austerity. Nel 1976 la Pierrel cede Tempo Medico che viene acquistata da una nuova srl, la Parpinelli 3. La redazione si trasferisce in via Lanino 5, sempre a Milano. La rivista apre anche alla pubblicità di altre case farmaceutiche e questa mossa si rileva vincente. Con la crescita delle pagine pubblicitarie, a partire dagli anni Ottanta è possibile aumentare significativamente la foliazione e raggiungere un numero sempre maggiore di medici (circa 140mila, di cui 50mila medici di base e 90mila medici ospedalieri e universitari). Nel 1984 esce Tempo Medico bis, preludio alla trasformazione della testata in quindicinale che avviene nel 1985. Per 5 anni usciranno 18 numeri all’anno. Nel 1988 il computer entra in redazione, e in fase di produzione si abbandona il piombo, passando dalla lynotype alla fotocomposizione.

A seguito della sempre più diffusa e rapida informazione medico-scientifica, la rivista cerca di stare al passo con i tempi modificando sia la periodicità sia il formato: si passa dal gennaio 1991 all’uscita settimanale e al formato tabloid con una foliazione variabile da 16 a 48 pagine. Nel 1992 il mondo della sanità risente degli scandali di Tangentopoli e si entra in un nuovo ciclo di ristrettezza degli investimenti, tali per cui l’editore Parpinelli affida alla nascente Agenzia Zadig, costituita dai giornalisti della redazione la realizzazione della rivista. E’ uno dei primi esempi in assoluto in Italia di realizzazione completamente “in service” di una rivista. Nel dicembre 1993 l’introduzione del Prontuario Farmaceutico con i giusti limiti nella prescrizione dei farmaci e nel gennaio 1995 l’aumento delle tariffe postali per le riviste non in abbonamento a pagamento mettono a dura prova l’intero settore dell’editoria per medici: chiude il 60% delle riviste. Tempo Medico sopravvive a fronte di una riduzione della foliazione.

Alla fine del 1996 Tempo Medico è tra le prime riviste in Italia ad avere un sito internet dedicato che viene visitato ogni mese da oltre 1.000 medici. Nel settembre 2002 Tempo Medico è la prima rivista in Italia a proporre corsi di formazione a distanza legati ai casi pubblicati. Il successo è immediato e da questa esperienza nascerà poi la prima esperienza su scala nazionale di formazione a distanza con il Progetto ECCE per il Ministero della Salute e quindi l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). Negli anni successivi le difficoltà legate al cambiamento dei canali usati dalle aziende farmaceutiche per promuovere i propri prodotti, abbandonando sempre più la pubblicità tabellare sulla carta stampata, porta a una progressiva riduzione del numero di uscite e della foliazione, fino a giungere alla chiusura della testata nel 2009.

Persone[modifica | modifica wikitesto]

Direttori [2][modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Davide Rossi. La salute informata. Tempo Medico: quattro decenni di informazione medica. Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 1999.
  2. ^ Davide Rossi. La salute informata. Tempo Medico: quattro decenni di informazione medica. Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 1999.