Utente:Marcosartor/Sandbox

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Apronia (Roma, I sec. a.C.Roma, 24 d.C.) è stata una nobildonna romana appartenente alla gens omonima, di origine plebea, morta nel 24 d.C. a seguito di una defenestrazione il cui responsabile è individuato dalle fonti storiche antiche nel marito Marco Plauzio Silvano. Quest’ultimo è stato un senatore romano imparentato con la dinastia giulio-claudia che ricoprì la carica di pretore nell’anno della morte di Apronia.[1]

La fortuna di Apronia in epoca successiva si lega essenzialmente alle vicende sfortunate del suo decesso che l’hanno resa una delle più celebri vittime di femminicidi nell’antica Roma assieme ad Annia Regilla, moglie di Erode Attico. Le circostanze della morte sono ripercorse dallo storico romano Tacito (55-120 d.C.) nel quarto libro degli Annales, l’opera storiografica che segue le Historiae e descrive gli avvenimenti dell’Impero Romano dal 14 d.C. al 68 d.C.[2]

La causa del decesso

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Busto di personaggio attribuito alla famiglia degli Apronii, proveniente dalla Necropoli occidentale di Albintimilium e conservato nell'Antiquarium (Ventimiglia).

Apronia[3]

«Rohr Vio»

  1. ^ (EN) Barbara Levick, The Murder of Apronia, 1ª ed., Oxford University PressNew York, 8 aprile 2021, pp. 79–94, DOI:10.1093/oso/9780190937638.003.0006, ISBN 978-0-19-093763-8. URL consultato il 17 maggio 2024.
  2. ^ Tacito, Annales, IV, 21.
  3. ^ Giovannella Cresci Marrone, Francesca Rohr Vio e Lorenzo Calvelli, Roma antica. Storia e documenti, 2ª ed., Bologna, il Mulino, 2020, pp. 77-81, ISBN 978-88-15-28486-0.