Utente:Luca Pascale/La rivoluzione di Wikipedia

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La rivoluzione di Wikipedia[modifica | modifica wikitesto]

La rivoluzione di Wikipedia è un saggio redatto da Andrew Lih, la cui prima edizione in lingua originale risale al 2009. In questo testo, Andrew Lih, esperto di new media e profondo conoscitore delle dinamiche delle comunità collaborative on-line, racconta la nascita, l'evoluzione e gli effetti di quello che, lontano dall'essere solo un sito, è diventato a tutti gli effetti un fenomeno sociale in larga scala.

Prefazione di Jimmy Wales[modifica | modifica wikitesto]

‘’Immaginate un mondo in cui chiunque possa essere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana. Questo è il nostro scopo.’’[1]. Jimmy Wales presenta Wikipedia come un’enciclopedia multilingue, redatta da autori volontari e sottoposta a libera licenza. Per ‘’libera’’ si intende un concetto di libertà ramificato in 4 gradi: libertà di copiare un lavoro, libertà di modificarlo, libertà di ridistribuirlo, libertà di ridistribuirne versioni modificate.

Il fenomeno wiki[modifica | modifica wikitesto]

Nell’agosto del 2005, centinaia di scrittori, hacker e semplici utenti di internet provenienti da tutto il mondo si riunirono nei giardini dell’Haus der Jugend, un modesto ostello della gioventù a Francoforte, con un obiettivo comune: realizzare un’enciclopedia. Tutti rispondevano al nome di ‘’wikipediani’’ e li accomunava la passione di offrire gratuitamente il proprio lavoro, la propria conoscenza e le proprie competenze. Durante la riunione, un signore alto e corpulento apparve sulla scena: si trattava di Ward Cunningham, il creatore del concetto ‘’wiki’’, ossia l’idea radicale di consentire a chiunque di creare e modificare liberamente qualsiasi pagina di un sito web tramite un modello di tipo ‘’open editing’’. All’epoca della conferenza, il sito web che avevano costruito rientrava fra i primi 50 più visitati al mondo. Entro la fine del 2005 sarebbe rientrato fra i primi 30 e avrebbe raggiunto la top ten l’anno successivo. LIBERA, APERTA, NEUTRALE, TEMPESTIVA e SOCIALE sono gli aggettivi più appropriati per sintetizzare il fenomeno globale di Wikipedia e per sottolineare le differenze con i suoi diretti concorrenti in lingua inglese ( Encyclopedia Britannica e la Microsoft Encarta), nati come servizi a pagamento e accessibili solo tramite login e password. La caratteristica di apertura è tipica dell’etica hacker e rappresenta un metodo per ispezionare il lavoro altrui al fine di apprezzarlo, di acquisire nuove conoscenze, di mettersi alla prova e di collaborare. Wikipedia permette a chiunque di intervenire perché ogni azione può essere facilmente annullata dagli altri membri della comunità. Soltanto nel mondo digitale risulta più facile porre rimedio agli errori piuttosto che arrecare danni. Ancora più importante è il concetto per cui il solo modo in cui è possibile far confluire lo sforzo di molti individui è quello di mantenere l’imparzialità come fondamento della politica editoriale. Jimmy Wales, il fondatore di Wikipedia, fa riferimento al ‘’punto di vista neutrale’’, per cui si è stabilito fin dall’inizio che in ogni momento potesse essere presente una sola versione di ogni pagina, obbligando i partecipanti a far convergere i loro diversi punti di vista su una singola voce. Quando Jimmy Wales considerò la possibilità di ottenere dei profitti dalle pagine di Wikipedia tramite inserzioni pubblicitarie, i membri più influenti in lingua spagnola si sentirono oltraggiati dalla remota possibilità di vedere sfruttato a fini commerciali il lavoro dei volontari, tanto da separarsi in pochi giorni dal progetto per costruire una fazione autonoma: Enciclopedia Libre. Tale avvenimento è oggi noto come lo ‘’scisma spagnolo". Un altro caso è scoppiato nel 2005, quando John Seigenthaler, veterano del giornalismo americano, scrisse un editoriale dal titolo ‘’A False Wikipedia Biography’’ per ‘’USA Today’’, il quotidiano di maggiore diffusione negli Stati Uniti. L’articolo si apriva con un pugno allo stomaco: qualcuno aveva modificato la biografia del giornalista presente su Wikipedia, inserendo una falsa accusa di un suo coinvolgimento negli omicidi Kennedy. L’imbarazzo che si venne a creare generò una cascata di critiche da parte dei mass media tradizionali, sebbene l’utilizzo da parte di milioni di persone stia a indicare che le informazioni riportate sul sito risultano regolarmente utili e precise.

Nupedia[modifica | modifica wikitesto]

Bisogna precisare che Wikipedia non è nata con l’intenzione di essere quella radicale enciclopedia onnicomprensiva gestita da volontari. Anzi il progetto originale, chiamato ‘’Nupedia’’, intendeva realizzare un’impresa basata su un rigido processo di controllo e produzione. Era prevista la figura di un redattore capo che gestisse una cerchia ristretta di redattori accreditati dal punto di vista accademico, in modo da controllare e dirigere il lavoro dei volontari. Le origini di Wikipedia siano da ricondurre all’Alabama, uno stato degli USA dove nacque Jimmy Wales. Wales era sempre stato un sostenitore della filosofia oggettivistica e la sua partecipazione a vari forum on-line per discutere le idee di questa filosofia si sarebbe poi rivelata proficua. Le discussioni on-line con gli oggettivisti offrirono a Wales l’occasione per una collaborazione con Tim Shell, con il quale nella metà degli anni novanta Wales fondò un portale di ricerca per musica pop chiamato Bomis, acronimo di “bitter old men in suits” ("vecchi e duri uomini d'affari") e con Larry Sanger, un dottorato in filosofia, al quale chiese se fosse interessato a guidare il suo progetto. Wales era fermamente intenzionato a trovare un filosofo da porre alla guida e Sanger sembrava essere quello giusto: in poco tempo divenne il nuovo caporedattore di Nupedia. Il primo problema che si trovarono ad affrontare era quello relativo alla parzialità dei contenuti dell’enciclopedia. In accordo con l’oggettivismo che afferma che esistono oggetti indipendentemente da chi li percepisce, il compito della loro enciclopedia, quindi, era quello di descrivere ciò che c’è di vero nel mondo senza emettere giudizi. Sanger aveva stabilito che, pur nello spirito open source, Nupedia avrebbe avuto bisogno di una gestione da parte di un gruppo di esperti che agissero da contributori e redattori. Si stabilì di articolare nei seguenti 7 passi il processo di creazione delle voci:[2].

  1. Assegnazione dell’incarico
  2. Ricerca di un revisore capo
  3. Revisione principale
  4. Revisione aperta
  5. Correzione principale delle bozze
  6. Correzione aperta delle bozze
  7. Approvazione finale e formattazione

Nel settembre del 2000 fu pubblicata la prima voce ad aver completato le varie fasi del processo: si intitolava “Atonalità” (assenza di un centro tonale) ed era stata scritta dal tedesco Christoph Hust. Ma vi era un grande problema di sottofondo: si era adottata una soluzione strutturata in modo molto rigido e si andava avanti in maniera molto rilenta.

Le origini dei wiki[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine del 2000, Nupedia era ferma a un punto morto. Un piccolo spiraglio di luce si intravede con l’incontro di Sanger con un vecchio amico, Kovitz, che fece cenno a qualcosa in cui gli era capitato di imbattersi. Si trattava di “WikiWikiWeb” e consisteva in un sito web basato sulla semplice idea di permettere a chiunque di contribuire direttamente a ogni pagina in qualunque momento, tramite la semplice pressione di un tasto “Edit”. Questo nuovo metodo fu ideato da Ward Cunningham, un programmatore residente a Portland. Le basi di questa idea innovativa vanno ricercate in HyperCard, un software rivoluzionario che permetteva per la prima volta di creare facilmente contenuti ipertestuali in forma libera, dando la possibilità agli utenti di cliccare sugli oggetti presenti sullo schermo per far apparire testi o altri contenuti multimediali. Cunningham vide in HyperCard lo strumento che gli avrebbe potuto fornire l’aiuto necessario per il suo progetto di condivisione della conoscenza. Tuttavia c’erano alcuni aspetti di HyperCard che a Ward non andavano a genio, come la noiosa e lunga procedura da attuare per la creazione di nuove schede e dei relativi collegamenti. Deciso a introdurre qualche miglioramento, Cunningham creò una casella da riportare su ciascuna scheda, all’interno della quale l’utente avrebbe potuto digitare una lista di titoli in modo da inserire semplicemente il nome della scheda desiderata. Ma a causa della Apple, troppo impegnata nel ritagliarsi uno spazio nell’ambito della produttività, HyperdCard non riuscì a imporsi nel quadro generale di quel periodo. Nel 1994 iniziò a progettare una versione per internet dell’esperimento che aveva condotto con HyperCard. Allo scopo di realizzare un prototipo, Ward impiegò uno strumento chiamato “Perl”, un linguaggio di “scripting spesso impiegato per la realizzazione veloce di versioni prototipali. Cunningham aveva già gettato le fondamenta del suo lavoro quando s’accorse di aver bisogno di un nome da utilizzare. Ne trovò uno tornando con la memoria al 1982, quando era in viaggio di nozze con la moglie alle Hawaii. “Wiki” è il corrisponde hawaiano del termine “veloce” e raddoppiato in “wiki wiki” stava a significare “super veloce”. Il 25 marzo del 1995, Cunningham lanciò il suo “WikiWikiWeb” su C2.com, invitando la gente a far visita al sito contribuendo a modificarlo. Ma sarebbe stato impossibile tener traccia di tutto quello che stava accadendo senza l‘ausilio di qualche meccanismo che permettesse di sapere ciò che di volta in volta veniva modificato e aggiunto. Per questo Cunningham introdusse un’altra innovazione: la pagina delle ultime modifiche, ossia un registro costantemente aggiornato di tutti i cambiamenti che avvenivano al sito.

Introduzione ai wiki[modifica | modifica wikitesto]

Larry Sanger e Jimmy Wales, dopo aver scoperto il WikiWikiWeb e la sua efficacia, si entusiasmarono all’idea che questo nuovo tipo di software avrebbe potuto rilanciare Nupedia, i cui progressi fino a quel momento erano stati piuttosto scarsi. Il 10 gennaio del 2001, Wales installò uno scipt chiamato “UseModWiki”, classico esempio di come funzionano le cose nel mondo del software open source: perfezionare il lavoro altrui e concedere poi a tutti la possibilità di apportare ulteriori miglioramenti. Alla fine del mese, Wikipedia era riuscita ad accumulare l’impressionante cifra di 600 voci ed era evidente che il progetto stava diventando sempre più popolare. Ma era chiaro che il sistema UseModWiki stava per esaurire tutto quanto di buono poteva offrire. Data l’assenza di un vero e proprio database, le operazioni legate alla gestione delle revisioni di ogni pagina risultavano molto inefficienti. A questo punto la sfida fu raccolta da Magnus Manske, un programmatore tedesco che sapeva bene quanto fosse necessario ricorrere all’impiego di un database completo. Un database organizza le informazioni in modo da rendere efficienti le operazioni di raccolta, ricerca, recupero e modifica dei dati. Restando fedele allo spirito di apertura tipico di Wikipedia, Manske propose: il sistema MySQL che consente di archiviare e recuperare i dati velocemente e il linguaggio di programmazione PHP, utile per provvedere alla formattazione e alla visualizzazione delle pagine web sui browser. Manske partì dal modello di UseModWiki cui aggiunse molte nuove funzionalità, arrivando a creare il sistema chiamato “MediaWiki”. Le principali innovazioni furono:

  • Creazione di una “watchlist”, sviluppata per seguire lo stato d’avanzamento delle varie voci.
  • Creazione di “namespace” (spazi dei nomi) è una collezione di nomi di entità (ES: pagina di tipo TALK, ossia uno spazio relativo alle discussioni; pagina di tipo USER, ossia uno spazio riservato alla descrizione di ciascun utente registrato su Wikipedia).

Ma durante i suoi primi due anni di vita, Wikipedia si è basata fondamentalmente su un solo computer e ciò portato gravi problemi alla crescita maggiore del sito: il traffico stava prendendo quota, la gestione delle richieste diventava sempre più complessa e si verificavano brevi interruzioni e rallentamenti della connessione alla rete dovuti all’incapacità del sistema di gestire lo scambio dei dati. La soluzione fu realizzata dagli abili sviluppatori di Wikipedia utilizzando due tecnologie: i server “SQUID” che cercavano di soddisfare in modo rapido le richieste web utilizzando ciò che è archiviato in memoria; il sistema “MEMCACHED” che è un programma che supporta gruppi di computer squid al fine di immagazzinare efficientemente le informazioni. Questa soluzione rappresentò una rampa di lancio e i conseguenti risultati furono spettacolari.

La comunità a lavoro[modifica | modifica wikitesto]

Quando si vuole comprendere come avviene la cooperazione all’interno di una comunità, si è portati a considerare esempi tratti dal mondo animale. Molti hanno paragonato ciò che accade in Wikipedia a un gigantesco formicaio, dove le diverse formiche si distinguono in base ai lavori che svolgono, tutte indirizzate alla costruzione del formicaio. È possibile trovare un’utile metafora per descrivere il modo di operare all’interno di Wikipedia anche facendo riferimento al comportamento dei pesci. Nell’edizione francese di Wikipedia è stata trovata un’espressione fantastica: “EFFETTO PIRANHA”, ovvero si comincia con lo scrivere una voce molto piccola e abbastanza scadente, in modo che la gente inizia dapprima a piluccare quell’argomento e poi, in seguito ad una specie di assalto frenetico, le voci si sviluppano. Visti dall’esterno, la creazione e lo sviluppo di una voce di Wikipedia rappresentano un piccolo mistero nonostante sia un processo più semplice di quanto si potrebbe pensare. Lo stile di redazione adottato all’interno di Wikipedia segue fondamentalmente uno schema a “piramide rovesciata” che prevede di collocare i fatti più rilevanti in cima alla descrizione di una voce. Ma l’accrescersi delle dimensioni di Wikipedia rendeva complicato coordinare le attività necessarie per assicurare coerenza fra migliaia di voci. Nell’ottobre del 2002, Derek Ramsey fu al centro della mossa più controversa nella storia di Wikipedia. Egli osservò che in Wikipedia vi era un ridotto numero di voci riguardanti le grandi città degli Stati Uniti. Dapprima si dedicò alle 3 000 contee sparse per tutti gli Stati Uniti e introdusse a mano le informazioni relative a ciascuna di esse, copiando e incollando i dati nelle nuove voci che veniva man mano creando. Dopo s’apprestò all’impresa successiva: aggiungere a Wikipedia le 33 832 voci relative ad altrettante città. L’unico problema era che procedendo alla stessa velocità avrebbe impiegato mesi per creare e compilare a mano tutte quelle voci. Quindi si affidò all’uso di applicazioni software, chiamate robot o semplicemente “bot” che erano in grado di svolgere il lavoro di redazione senza mai fermarsi. Le 33 832 voci di Ramsey, che provocarono una crescita del 60 % nel giro di una sola settimana, produssero il balzo in avanti più imponente nella storia di Wikipedia. Ma un altro importante contributo a Wikipedia fu dato dallo studente del North Carolina, Seth Anthony. In un giorno di marzo del 2004 stava navigando su Wikipedia quando capitò sulla pagina della sua città natale “Apex”: le informazioni riportate erano aride ed esigue. Desideroso di allestire una bella vetrina per la sua città d’origine, si mise all’opera con un programma di grafica che gli offriva la possibilità di localizzare longitudini e latitudini sulle mappe con i dati del sistema informativo territoriale. Collocò sulla mappa dello stato un puntino in corrispondenza della città di Apex, salvò la figura e la caricò su Wikipedia. Questo provocò una reazione a catena sviluppando una strana ossessione per le mappe di puntini che rendeva possibile avere l’esatta posizione del luogo. Uno dei più accesi fra i continui dibattiti su Wikipedia riguarda la questione relativa a quali voci si debbano includere nel progetto. Dato che Wikipedia non ha vincoli fisici a limitarne il numero di pagine, come si determina ciò che dev’essere incluso in un’enciclopedia?. Da una parte vengono a formarsi i cosiddetti “inclusionisti” secondo la quale Wikipedia debba contenere pressoché tutto, purché sia basato sui fatti e risulti verificabile. Dall’altra parte ci sono gli “esclusionisti” che ritengono sia importante determinare in modo preciso non solo se qualcosa sia basato sui fatti, ma anche se sia degno di nota e valga la pena includerlo nell’enciclopedia. L’arena principale in cui, ogni giorno a tutte le ore, gli inclusionisti e gli esclusionisti si danno battaglia e una pagina chiamata inizialmente “Votes for Deletion”.

Wikipedia diventa internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Si può dire che Wikipedia nacque nel 2001 già con la voglia di aprirsi ad altre lingue. All’inizio si trattava di un progetto tutto in inglese, sebbene i suoi partecipanti provenissero da tutto il mondo. Il 15 marzo, Wales prese l’iniziativa di creare i domini di Wikipedia.com in francese, tedesco e spagnolo, che furono scelti come primi tentativi di andare oltre l’inglese. Wikipedia aveva ormai preso slancio e aveva tutte le potenzialità per raggiungere molti altri linguaggi. Tuttavia emerse un problema: il software UseModWiki utilizzato da Wikipedia era piuttosto elementare e non supportava nulla di più complesso dei linguaggi basati sull’alfabeto latini. Ma vi sono lingue tanto complesse e strane in quanto presentano migliaia di caratteri e segni particolari. Il cinese è forse la lingua più problematica: essa richiede più di 4 000 caratteri per un uso generale; e poi si vuole considerare tutti i caratteri impiegati comunemente nei testi scritti, ne servirebbero più di 40 000. Fortunatamente, per affrontare un problema del genere era stata trovata una soluzione: nel 1991 fu creato un sistema di codifica chiamato “Unicode”, progettato per essere estensibile e per risolvere la maggior parte dei problemi di “internazionalizzazione”. Ma occorre osservare che l’Unicode fornisce semplicemente la tabella di riferimento che riporta l’elenco di tutti i simboli e i caratteri con il loro codice corrispondente. Per quanto riguarda il linguaggio di codifica, una delle codifiche approvate per l’uso di Unicode è chiamata “UTF-32” e impiega per intero 4 byte per rappresentare ogni simbolo. Ma se Wikipedia avesse adottato questo sistema, tutto sarebbe quadruplicato: lo spazio necessario alla memorizzazione, le informazioni da trasmettere e potenzialmente anche la larghezza di banda da impiegare. Una soluzione che si divenne presto popolare fu presentata sotto il nome di “UTF-8” dall’hacker statunitense Ken Thompson, come strumento per rendere internazionale un sito web.

Troll, vandali e utenza fantoccio, ahi ahi...[modifica | modifica wikitesto]

È pur vero che Wikipedia non è riuscita a tenere tutti i problemi fuori dalla porta, primi fra tutti quelli causati da gente che separa il confine da chi può dirsi contributore audace da chi fa di tutto per rendersi molesto. Internet ha un nome per questi piantagrane: “troll”. I troll si divertono a seminare zizzania sulla rete e a stimolare dibattiti infuocati. I troll più famosi nella storia di Wikipedia furono probabilmente Wik e Lir, due utenti che si diedero molto da fare come contributori, ma che oltrepassavano sempre i limiti di un comportamento accettabile, creando account multipli e assumendo atteggiamenti eccessivi. La capacità di un troll sta nel creare una voce su un argomento estremamente controverso e offensivo, stando comunque attento a rispettare le regole di Wikipedia al fine di ritorcerle contro il sistema stesso. In prima linea alla lotta a vandalismo, ogni edizione di Wikipedia schiera la sua “pattuglia delle ultime modifiche” per scovare comportamenti dolosi e correggere errori introdotti da modifiche inutili.

Crisi di comunità[modifica | modifica wikitesto]

Dall’esterno è difficile immaginare che un impiego volontario on-line, cui chiunque può accostarsi o allontanarsi quando vuole, possa essere fonte di stress ed esaurimento. Tuttavia, è proprio ciò che avvenne in seguito alla passione che Wikipedia fu in grado di alimentare all’interno della comunità. Questo fenomeno raggiunse proporzioni tali da indurre qualcuno a inserire “misuratori di stress” sulla propria pagina utente per indicare lo stato in cui si trovavano. Per i casi estremi che riguardavano persone davvero esaurite, frustate o che semplicemente avevano abbandonato la comunità, esisteva la pagina dei “Missing Wikipedians”. Uno dei personaggi più acclamati che abbandonò volontariamente la comunità fu lo User RickK che, in soli due anni di lavoro, riuscì a mettere insieme più di 36 000 interventi su 19 777 diverse pagine di Wikipedia. La causa del suo abbandono va ricercato in un caso di violazione di copyright operato da un utente chiamato “CoolCat”. RickK annullò le modifiche di CoolCat, ma gli altri utenti andarono a ripristinarle, evidentemente ritenendo che CoolCat meritasse ancora beneficio. Ma convinto della sua decisione, RickK continuò a rimuovere la violazione di copyright e quando giunse al quarto ripristino, fu bloccato da altri amministratori per 24h. Anche se il blocco fu rimosso dopo appena 12 minuti, RickK si senti insultato e decise di dire addio alla comunità. Un altro episodio, forse più imbarazzante nella storia di Wikipedia risale al febbraio del 2005, quando fu creato un account con il nome “Essjay”: si trattava di un docente universitario di teologia con forti interessi riguardo la dottrina cattolica romana, la liturgia cattolica e gli argomenti relativi all’omosessualità e alla cristianità. In poco tempo, l’utente aveva accumulato migliaia di interventi e aveva acquistato una fiducia tale da entrare a far parte dei piani alti di Wikipedia. Dov’era il problema dunque? Semplicemente nel fatto che si trattava di un cumulo di falsità. In realtà si trattava di Ryan Jordan, un ventiquattrenne con esperienza di assistente legale e senza nessuna qualifica accademica. Venne a crearsi una forte crisi interna di fiducia e, nonostante un primo appoggio da parte di Wales, Essay dovette abbandonare la comunità.

Wikipedia crea scompiglio[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei primi esempi dell’influenza esercitata da Wikipedia su Internet risale all’aprile del 2004, quando Steven Weinstock, un investitore in campo immobiliare, effettuò una semplice ricerca su Google inserendo la parola “jew” (“ebreo”). In cima alla lista dei risultati vi era JewWatch.com, un sito con contenuti antisemiti. Weinstock ne rimase scioccato ed era sicuro che Google avesse commesso qualche errore per permettere a quel sito di essere il primo nella lista dei risultati. Sfortunatamente non era così poiché tutte le ricerche effettuate su Google poggiano sull’algoritmo di PageRank, ovvero un metodo per valutare l’importanza di una pagina in base al numero di collegamenti verso di essa. Google allestì una pagina speciale allo scopo preciso di far presente al pubblico questa circostanza, affermando che il loro algoritmo prescindeva dai contenuti dei siti. La pagina, intitolata “An explanation of our search results” afferma che la posizione di un sito negli elenchi di ricerca prodotti da Google dipende fortemente da algoritmi numerici. Ma la gente, intenzionata a non lasciar scorrere, costituì un movimento per lo sviluppo di un rimedio artigianale che si concretizzò nel GoogleBomb, ovvero il “bombardamento” a Google. Si trattava di influenzare artificialmente i risultati dell’algoritmo di PageRank, incoraggiando la gente a inserire il termine “jew” nei propri siti web sotto forma di un link che puntasse altrove, ottenendo così l’effetto di indebolire l’influenza di JewWatch sulla rete. Wikipedia cominciava ad assumere un ruolo unico su Internet, e questo episodio stava a rappresentare un grosso apprezzamento di fiducia nei confronti del modello che esso incarna. La citazione più adatta a riassumere le sfide che Wikipedia ha affrontato e affronterà è forse la seguente: “Il più grande nemico di una rivoluzione è il suo successo.”[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [Andrew Lih, La rivoluzione di Wikipedia, p.3]
  2. ^ [Andrew Lih, La rivoluzione di Wikipedia, p.46]
  3. ^ [Andrew Lih, La rivoluzione di Wikipedia, p.264]