Utente:Luca Padroni/Sandbox

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È un artista italiano contemporaneo.

Luca Padroni nel suo studio, foto di Alessandro Vasari

Le opere dei Treni hanno caratterizzato il suo esordio con la prima mostra personale, Tran Tram presso la galleria Oddi Baglioni di Roma nel 2005, seguita da, Pittori al Muro, alla Galleria L'Attico di Roma nel 2006 [1]. In queste opere le architetture della stazione termini diventano proiezioni mentali in cui l'osservatore viene catturato dalla vertigine del punto prospettico; ignorando tutto quello che non partecipa a questo movimento fluido, strutturato, inesorabile, l'artista produce un' immagine essenziale che rispecchia più uno stato d'animo.

Luca Padroni è nato a Roma nel 1973.

Durante l’infanzia, seguendo gli spostamenti della famiglia, trascorre lunghi periodi in paesi africani (Mozambico, Sudan, Namibia), svolgendo però gli studi a Roma.

Dopo la maturità scientifica si trasferisce a Canterbury per frequentare il Kent Institute of Art and Design e in seguito viene ammesso alla Slade School of Fine Art della University College London. Particolarmente importante in questi anni di formazione risulterà l’influenza di alcuni artisti e docenti che gravitano nell’area della Slade tra cui Frank Auerbach, Euan Uglow, John Davis, Bruce MClean, e Timothy Hyman.

Nel 1996 è vincitore di una borsa di studio per gli USA e trascorre un semestre alla School of the Art institute of Chicago; conseguita la laurea in Belle Arti, BA(Hons)Fine Art, nel 1998, torna a Roma per due anni. Nel 2001 con una borsa di studio Fulbright, frequenta il San Francisco Art Institute, ma dopo un semestre decide di tornare definitivamente a Roma e stabilisce il suo studio nel quartiere Monti.

In questo periodo Padroni trascorre molto tempo in alcune zone di Roma, come l’Esquilino, Piazza dei Cinquecento e la stazione Termini, dove esegue numerosi studi dal vivo. E’ proprio il vissuto e l’atmosfera di queste zone affollate, multietniche e piene di contrasti suggestivi, che l’artista assimila e traspone nelle opere del periodo, e che espone in alcune mostre tra il 2001 e il 2005. Si tratta di tele dense di inserti, macchine, strade, persone in movimento, in cui alle architetture reali si sovrappongono figure e scene rielaborate attraverso una visione introspettiva, e il dinamismo della città risulta enfatizzato dalla velocità dello sguardo dell’artista.

Fa parte di questa serie di dipinti Il giorno del giuramento, l’opera presentata nel 2005 alla XIV edizione della Quadriennale di Roma, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.

Alla pittura materica, emotiva e figurativa si affianca, in questi stessi anni, una nuova ricerca che ha per oggetto i treni, il senso della velocità e del movimento, basata prevalentemente su uno stile più rigoroso, su un uso più controllato del colore e sulla distillazione delle forme alla loro geometria essenziale.

Apparentemente in forte contrasto con la produzione precedente, le opere realizzate da Padroni in questi anni sono il risultato della stessa intensità di osservazione del mondo e della percezione emotiva degli eventi della vita; in un’intervista di Marco Tonelli, l’artista afferma: “C’è senz’altro un’astrazione rispetto all’esperienza immediata della strada, ma credo che la mia conoscenza personale di questi luoghi sia fondamentale anche per raggiungere un’immagine così rielaborata. L’osservatore comunque è sempre una persona che si trova allo stesso livello dei treni, cammina di fronte a queste prospettive, le vede fuggire, si sente ipnotizzato (…)”.

opera pittorica su tela e parete eseguita in occasione della mostra Pittori al Muro, presso la galleria L'Attico di Fabio Sargentini, 2006 Roma
Prospettiva Attesa

Espone queste opere in numerose mostre italiane e internazionali, tra le quali le personali Tran Tram alla galleria Oddi Baglioni di Roma nel 2005, Prospettiva Mirò alla Stazione Termini (con Galleria Oddi Baglioni), Transiberica alla Galeria La Aurora di Murcia nel 2007, la mostra collettiva Pittori al muro, presso la galleria L’Attico di Fabio Sargentini e Fault lines alla Galleria Testori UK di Londra nel 2008.

Negli anni successivi, Padroni continua a indagare le potenzialità della pittura concentrandosi su un nuovo motivo, dedicato ai crateri: immense voragini in cui le forme della natura e la forza dirompente dei suoi fenomeni si intrecciano all’esperienza personale dell’artista, quali la nascita del figlio. Si susseguono una serie di esposizioni personali, Terra! alla Galleria Trecinque di Rieti e Fuoco cammina con me alla Galleria il Segno, entrambe nel 2010, e Oltre il trompe-l’oeil alla Galleria l’Attico.

Viene invitato alla biennale di Venezia

Negli anni più recenti ha realizzato una serie di lavori, definiti paesaggi astrali, opere visionarie e suggestive presentate nel 2012 in occasione della mostra personale Favorevoli convergenze astrali nel giorno in cui sono stato concepito alla galleria The Office Contemporary Art; spiega l’artista: “mi affascinava l’idea di introdurre il concetto di concepimento nel titolo, ma in senso ampio. Quel momento in cui avviene una trasformazione prima che questa sia compiuta. Quando ancora non si sa cosa sarà”. Sullo stesso tema le personali Contemplazioni presso Sala S.Rita e Biografie Visionarie, Galleria Wunderkammern di Roma.

Del 2013 la personale Tempo, Spazio, Movimento alla Galleria Espace Gaia di Ginevra.

Il Sogno del Cardinal De Merode (che poi era solo Monsignore), olio e collage su tela 250x400cm 2016int

A partire dall'anno successivo l'artista si imbatte in uno dei tanti periodi di crisi del suo lavoro. Gli aspetti fisici della pittura, la sua natura, con pigmenti e olio e vernice, è stata esplorata a un punto che ha perso significato se non indirizzata verso una nuova sfida figurativa; è un nuovo inizio per l'artista, incuriosito dall'idea di usare la pittura come un modo di descrizione, di narrazione, descrivendo la sua percezione delle cose, delle persone, dei concetti. Inizia così a prendere forma la nuova serie di dipinti figurativi strettamente legati alla città di Roma fino a quando vengono esposti in una grande mostra personale al MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma, dal titolo I valori personali nel 2017, grazie ad un invito di Claudio Crescentini, che curerà anche la mostra.

Alcune mostre a seguire: alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma e alla IntraGallery di Napoli nel 2018; alla Galerie Tirelli di Vevey, in Svizzera, nel 2019 e Summer Exhibition alla Royal Academy of Art di Londra nel 2019.

Reminiscenze ancestrali, olio su tela, 150x200cm 2020

Ma negli ultimi anni il suo soggetto si sposta dalla routine quotidiana e dagli elementi della vita quotidiana, a quelli della memoria primordiale, reminiscenze ancestrali. Pensando a cosa dipingerebbe se quella fosse l'ultima immagine che potrebbe disegnare sul muro di un rifugio improvvisato se fosse costretto a lasciare questo posto, questo paese, questo mondo. Quindi, proprio come ha fatto l'uomo delle caverne, cosa c'è di meglio del valore di ciò che stiamo uccidendo e perdendo ogni giorno a causa del nostro stile di vita brutale? La risposta per Padroni era chiara, le meraviglie della natura, nei suoi organismi viventi, vegetali e animali, ma non solo. Ed è così che ha iniziato a materializzarsi la serie delle "Giungle", elaborata poi in una mostra dal titolo La vita continua, Museo Orto Botanico di Roma.