Utente:Holapaco77/prova/predizione

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La predizione dei terremoti è un ramo della scienza della sismologia con la quale si cerca di di indicare il tempo, il luogo e la magnitudo di futuri terremoti entro limiti di confidenza prestabiliti, ma con un grado di precisione sufficiente per poter emettere un avviso di pericolo[1][2]. Di particolare importanza è la predizione dei terremoti pericolosi che possono causare la perdita di vite umane o danni alle infrastrutture. La "predizione" dei terremoti viene a volte distinta dalla "previsione" dei terremoti, che può essere definita come la valutazione storico-probabilistica del rischio sismico in generale, il quale viene determinato dalla frequenza e dall'intensità dei terremoti verificatisi nel passato in una determinata area nel corso di più anni o decenni. [3] Può essere ulteriormente distinta dal cosiddetto "sistema di allerta rapida di terremoto", che dopo aver rilevato ed analizzato in tempo reale un terremoto in corso, può inviare automaticamente alla popolazione, ai mezzi di comunicazione e alle autorità di soccorso un avviso urgente di imminente pericolo qualche momento prima dell'arrivo delle onde sismiche: in tal modo la popolazione dispone di qualche secondo per cercare un idoneo riparo prima del terremoto[3].

Negli anni 1970 gli scienziati erano ottimisti sul fatto che sarebbe stato presto trovato un metodo pratico per la predizione dei terremoti, ma i continui fallimenti degli anni 1990 hanno portato molti a chiedersi se fosse ancora possibile. Le predizioni di grandi terremoti non si sono verificate ed i pochi casi di successo sono controversi. La ricerca scientifica ha scoperto e studiato molti possibili precursori dei terremoti, ma finora tali precursori non si sono rivelati pienamente affidabili nel senso di identificare con certezza il luogo ed il tempo del teremoto. Mentre una parte della comunità scientifica sostiene che, studiando i precursori sismiche con idonee risorse, la predizione sarebbe possibile, la maggior parte degli scienziati ritiene invece che la predizione dei terremoti sia intrinsecamente impossibile.

Valutazione delle predizioni sismiche[modifica | modifica wikitesto]

Le predizioni sono ritenute significative se la loro fondatezza (ovvero il verificarsi dell'evento sismico) può essere dimostrata al di là della casualità. [8] Pertanto, i metodi di verifica delle ipotesi statistiche vengono utilizzati per determinare che la probabilità del verificarsi di un terremoto previsto sarebbe accaduto comunque (ipotesi nulla). Le predizioni sono quindi valutate al fine di testare se la migliore correlazione dei terremoti attuali con l'ipotesi nulla. [9]

In molti casi, tuttavia, la natura statistica dell'evento sismico non è semplicemente omogenea. Il clustering si verifica nello spazio e nel tempo. Nel sud della California circa il 6% dei terremoti di magnitudo M≥3.0 sono "seguiti da un terremoto di magnitudo più grande entro 5 giorni e 10 km". [11] Nell'Italia centrale il 9,5% dei terremoti di magnitudo M≥ 3.0 sono seguiti da un evento più grande entro 30 km e 48 ore[4]. Mentre tali statistiche non sono soddisfacenti per gli scopi della predizione sismica (vi sono da dieci a venti falsi allarmi per ogni predizione di successo), esse potrebbero falsare i risultati delle analisi assumendo che i terremoti si verificano casualmente nel tempo, per esempio, come realizzato da un processo di Poisson. E' stato dimostrato che un metodo "naive" basato esclusivamente sul clustering potrebbe predire correttamente solamente circa il 5% dei terremoti (il che comporta un risultato solo leggermente migliore rispetto alla casualità).

Dilemma: allarmare o non allarmare?

Poiché lo scopo della predizione a breve termine è quello di consentire l'adozione di misure di emergenza per ridurre la morte delle persone e la distruzione degli edifici, l'omissione dell'avvertimento di un forte terremoto che poi si verifica (o la mancata valutazione del rischio) può portare a responsabilità legali e responsabilità politiche, ma anche gli avvisi di un terremoto che non poi si verifica comportano costi: non solo il costo stessa dell'emergenza, ma anche la disgregazione civile ed economica. I falsi allarmi, compresi gli allarmi che vengono cancellati, minano anche la credibilità, e quindi l'efficacia, degli avvertimenti futuri. L'accettabile scelta tra le due ipotesi (avvisare o non avvisare la popolazione? Terremoto o falso allarme?) dipende dalla valutazione di questi risultati da parte della società. Il tasso di insorgenza di tutte le ipotesi devono essere considerate quando si valuta un qualsiasi metodo di predisione.

Uno studio del 1997 sul rapporto costi-benefici della ricerca sulla previsione dei terremoti in Grecia suggerì anche che una (ipotetica) predizione esatta potrebbe avere una discutibile utilità sociale, perché "sarebbe comunque improbabile che l'evacuazione organizzata dei centri urbani possa essere realizzata con successo", mentre "possono essere previsti il panico e altri effetti collaterali indesiderabili". Lo stesso studio ha verificato che i terremoti uccidono in media meno di dieci persone all'anno in Grecia, e che la maggior parte di questi decessi si è verificato in grandi edifici con problemi strutturali identificabili. Pertanto, sarebbe molto più conveniente concentrare gli sforzi per identificare e mettere in sicurezza gli edifici non sicuri da un punto di vista statico. Allo stesso tempo, dal momento che il numero medio di morti sulle strade greche è più di 2.300 unità all'anno, si potrebbero salvare più vite umane se le risorse finanziarie utilizzate per per la previsione dei terremoti fosse invece utilizzata per il miglioramento delle strade e della sicurezza stradale.

Difficoltà o impossibilità[modifica | modifica wikitesto]

Molti studiosi ritengono che predizione dei terremoti sia intrinsecamente impossibile. Si è sostenuto che la Terra si trovi in uno stato di "criticità auto-organizzata" nel quale per ogni piccolo terremoto vi è qualche probabilità che si verifichi un grande evento". È stato anche sostenuto che, sul piano della teorica decisionale, la predizione di grandi terremoti è impossibile. Tuttavia, il dibattito tra la fondatezza delle teorie sulla predizione e l'impossibilità intrinseca della predizione medesima è ancora in fase di discussione.

Metodi di predizione[modifica | modifica wikitesto]

La predizione dei terremoti è una scienza ancora immatura poichè non ha ancora individuato un metodo scientifico dimostrabile e basato su principi fisici per effettuare una previsione di successo. La ricerca dei metodi di predizione si concentra quindi sull'analisi empirica basata generalemnte su due diversi aspetti: l'identificazione di specifici precursori sismici oppure l'individuazione di un modello di sismicità basato su qualche tipo di tendenza geofisica. Lo studio dei precursori sismici viene perseguito in gran parte per la loro potenziale utilità nella previsione dei terremoti a breve termine, mentre lo studio del "modello di tendenza' è generalmente pensato per essere utile per la previsione nel medio termine (da 1 a 10 anni) e nel lungo termine (da 10 a 100 anni).

Precursori sismici[modifica | modifica wikitesto]

Il precursore sismico è un fenomeno anomalo che potrebbe fornire un efficace allarme di un terremoto imminente. Le tipologie di tali precursori - che generalmente vengono riconosciuti come tale solo dopo l'evento - si contano a migliaia, fin dall'antichità. Nella letteratura scientifica sono state registrati oltre 400 diversi possibili precursori, raggruppati in circa venti categorie diverse, che spaziano dall'aeronomia alla zoologia. Tuttavia, nessuno di questi precursoni si è rilevato affidabile al 100% ai fini della predizione dei terremoti.

Nei primi anni 1990, l'Associazione internazionale di sismologia e fisica della Terra interiore (IASPEI) selezionò come significativi 5 precursori (su 40 tipologie individuate). Dopo una revisione critica della letteratura scientifica, nel 2011 la Commissione internazionale sulla previsione dei terremoti per la protezione civile (ICEF) concluse che non vi era "un notevole spazio per miglioramenti metodologici in questo tipo di ricerca". In particolare, molti casi di precursori riportati erano contraddittori, mancando una misura di ampiezza, o erano generalmente inadatti per una valutazione statistica rigorosa. I risultati pubblicati tendevano verso risultati positivi e quindi il tasso di falsi negativi (terremoto senza alcun segnale precursore) non era chiaro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robert J. Geller, David D. Jackson, Yan Y. Kagan e Francesco Mulargia, Earthquakes Cannot Be Predicted (PDF), in Science, 275 (5306): 1616, 14 marzo 1997, DOI:doi:10.1126/science.275.5306.1616.
  2. ^ Yan Y. Kagan, Are earthquakes predictable? (PDF), in Geophysical Journal International, vol. 3, n. 131, Dicembre 1997, pp. 505–525, DOI:10.1111/j.1365-246X.1997.tb06595.x.Harvnb., p. 507.
  3. ^ Un esempio di tali sistemi è il Sistema di allerta rapida di terremoto utilizzato in Giappone: gli allarmi sono emessi dall'Agenzia meteorologica giapponese (JMA) insieme alle istruzioni su come comportarsi durante e dopo il terremoto
  4. ^ R. Console, Testing earthquake forecast hypotheses, in Tectonophysics, 338 (3–4), 30 agosto 2001, pp. 261–268, DOI:10.1016/S0040-1951(01)00081-6.