Utente:Giuseppeds02/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

questa è la pagina di prova nella quale abbozzerò i contenuti relativi alla pagina del Commentariolus

Copernico scrisse il Commentariolus in latino qualche anno prima del 1514 e le sue copie circolavano tra i suoi amici e colleghi. Questo ,così, divenne famoso tra i contemporanei di Copernico, anche se si pensa che non sia mai stato stampato durante la sua vita. Nel 1533, Johann Albrecht Widmannstetter inviò a Roma una serie di letture delineando le teorie di Copernico. Papa Clemente VII e molti cardinali cattolici ascoltarono le letture e si interessarono alle teorie. Il 1 Novembre 1536, Nikolaus von Schönberg, arcivescovo di Capua e fino l'anno precedente un cardinale, scrisse a Copernico da Roma e gli chiese una copia dei suoi scritti "il prima possibile".

secondo paragrafo[modifica | modifica wikitesto]

Copernico enuncia sette postulati in cui vengono poste le basi del trattato che riguarda i moti apparenti dei pianeti. Postulati che vengono solamente enunciati,in quanto verranno successivamente illustrati matematicamente dallo stesso Copernico nell'opera De Revolutionibus orbium coelestium. Nei primi postulati Copernico afferma che i pianeti si muovono seguendo orbite circolari con il sole al centro dell'universo, e non ellittiche come si pensava precedentemente. Inoltre, Copernico spiega all'interno dei postulati che i moti apparenti dei pianeti sono riconducibili ai moti di rotazione e di rivoluzione della Terra.

ottavo paragrafo[modifica | modifica wikitesto]

Venere completa la sua rivoluzione in nove mesi.

Introduzione generale all'opera[modifica | modifica wikitesto]

Nel Commentariolus di Copernico è elaborata una teoria interamente nuova del moto dei pianeti, esposta senza dimostrazioni e senza calcoli.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia delle scienze, coordinata da N. Abbagnano, vol. 1, Torino, UTET, 1962, p. 48.