Utente:Giurri/Sandbox

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Autore Alessandro Baricco
Titolo La storia di Don Giovanni
Editore L'Espresso
Anno di pubblicazione 30 Settempre 2010

Alessandro Baricco riscrive la storia di Don Giovanni narrando la vita di un uomo che non voleva accontentarsi di amare una donna sola e per questo motivo verrà ucciso ma la sua morte sarà il trionfo della libertà. Il libro è suddiviso in dieci capitoli con un ritmo energico e coinvolgente. Baricco riscrive il mito del Don Giovanni per ogni fascia di età per raccontare alle generazioni future la storia di uomo che decide di morire per la sua libertà di vivere senza restrizioni.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Viva la libertà, gli dirò. Viva la libertà anche se ti costa la vita. Viva la libertà anche quando costa la vita degli altri. Viva la libertà, costi quel che costi»

Dopo una lunga lista di donne possedute con l’inganno del matrimonio, Don Giovanni si imbatte nella bellissima Donna Anna, si introduce nella sua stanza, ma venendo sorpreso dal padre di lei, è costretto ad un duello in cui il povero vecchio resterà ucciso, non senza aver lanciato una tremenda maledizione allo sfrontato seduttore. Don Giovanni non viene scosso dall'accaduto così continua la ricerca di una bella da amare per una sola notte, imbattendosi in un suo vecchio "amore" che gli svela la presenza in città dei suoi fratelli e di dieci cavalieri che hanno come solo scopo quello della vendetta. Don Giovanni ha diverse opportunità per fuggire e mettersi in salvo, come d’altro canto supplica il suo fedelissimo servo, ma è nel voler affrontare fatalmente il suo destino che risiede la grandezza del personaggio. Il grande seduttore non vuole burlarsi anche del proprio Fato e accetta di andare incontro alla morte dimostrando tanto coraggio quanta eroica sfrontatezza. Nemmeno l’incontro con la statua animata del vecchio padre di Donna Anna riesce a scalfire la sua sicurezza, anzi Don Giovanni si prende gioco di lui invitandolo a cena curioso di sapere cosa mai possa mangiare una statua. Proprio la stessa sera in cui d appunatamento ai cavalieri per essere giustiziato e proprio quando le guardie vanno a prenderlo perché riconosciuto colpevole della morte del padre di Anna, il destino di Don Giovanni termina il suo corso e l’inferno spalanca le porte per dare al colpevole la giusta punizione.

Capitoli[modifica | modifica wikitesto]

Capitolo I : Baricco descrive una bellissima città della Spagna del sud. In questa città vive Il commendatore con la sua bellissima figliola Donn'Anna, la quale è promessa sposa a Don'Ottavio. Una sera, un uomo mascherato, si introduce nell'abitazione di Donn'Anna, lei ne rimane sorpresa poichè convinta che si tratti di Don'ottavio ma dopo il bacio capisce che non è lui così comincia a urlare. Le grida della figlia svegliano il padre, il quale si precipita sull'uomo mascherato per ucciderlo, ma questo con un sol colpo riesce a togliere la vita al Commendatore, il quale prima di morire scopre il volto sotto quella maschera: Don Giovanni.

Capitolo II : Don Gionanni e Leporello, suo fedelissimo servo, incontrano la bellissima Donna Elvila, la quale era stata sedotta, sposata e abbandonata dal Don giovanni. Donna Elvira aveva viaggiato tanto per poter rincontrare l'uomo che le aveva spezzato il cuore e ucciderlo.

Capitolo III : Leporello mostra a Donna Elvira "Il catalogo" un bellissimo libro con all'interno tutti i nomi delle donne sedotte dal Don Giovanni ossia 2065: 640 in Italia, 231 in Germania, 100 in Francia, 91 in Turchia e tutte le altre in Spagna. Leporello spiega che al Don Giovanni piaciono tutte le donne di qualsiasi età, ceto sociale, aspetto fisico e che egli non può rimanere con una donna sola poichè in questo modo priverebbe le altre donne della felicità, anche solo per una notte, del stare col Don Giovanni. Donna Elvira, dopo aver ascoltato tutto ciò, arriva ad una conclusione: lei non ucciderà Don Giovanni ma lo faranno i suoi 2 fratelli.

Capitolo IV : Dopo aver saputo di essere ricercato dai fratelli di Donna Elvira, Don Giovanni decide di fuggire ma si imbatte in un funerale, quello del Commendatore. Don Giovanni si avvicina a Donn'Anna per porle le condoglianze e sussurlarle all'orecchio che la morte del padre sarà vendicata. Appena Don Giovanni si allontana la bellissima figlia del Commendatore si volta verso Don Ottavio dicendogli che è lui l'uomo che ha assassinato suo padre, lo ha riconosciuto dagli occhi, la voce e le labbra.

Capitolo V : Don Giovanni e Leporello galoppano tranquillamente quando Don Giovanni rivela a Leporello che la sera prima aveva conquistato una donna, la fidanzata di Leporello, egli non ci vede più dalla rabbia e comincia a urlargli contro quando i due vedono un uomo attaccato da tre briganti; Don Giovanni decide di aiutarlo perchè tre contro uno non è leale. Don Giovanni salva la vita a quest'uomo che si chiama Don Carlo, il quale è giunto in città per uccidere colui che ha spezzato il cuore a sua sorella Donna Elvira. Don Carlo viene raggiunto dal fratello e dagli altri spadaccini che riconoscono Don Giovanni e si preparano allo scontro.

Capitolo VI : Tutti sono pronti ad uccidere Don Giovanni quando Don Carlo interviene dicendo che non possono uccidere quell'uomo poichè gli ha salvato la vita. Don Alfonso, l'altro fratello, insiste poichè deve rivendicare l'onore della sorella, Don Giovanni propone una soluzione: loro gli devono concedere 24ore di vita così in questo modo Don Carlo non si sentirà in colpa, e dopo 24ore Don Alfonso e i suoi cavalieri lo posso raggiungere e trovare nella sua casa in città. Tutti son soddisfatti del patto e si allontanano, Leporello incita Don Giovanni a scappare ma egli non vuole poichè ha dato la sua parola.

Capitolo VII : Don Giovanni si trova davanti ad un cimitero dove incontra la grande statua del vecchio Commendatore che comincia a parlare, Don Giovanni divertito da tutto ciò ordina Leporello di invitare la statua a cena, la quale accetta.

Capitolo IIX : Don Giovanni aveva preparato il salone per la grande festa di quella sera, erano invitate tantissime persone tra cui la statua, i cavalieri con i due fratelli e le guardie della polizia che erano state informate da Don Ottavio che l'assasino del Commendatore era Don Giovanni. Nell'attesa degli ospiti arriva qualcuno di inaspettato ossia Donna Elvira, la quale supplica Don Giovanni di chiedere perdono al cielo, in questo modo lei e tutte le donne che lo amano, lo avrebbero immaginato in un bel posto e non all'inferno ma Don Giovanni decide di andare per la sua strada senza pentirsi.

Capitolo IX : Fuori dalla casa di Don Giovanni tutti gli invitati litigano poichè ognuno di loro pretende di avere il diritto di uccidere Don Giovanni, imporovvisamente arriva la statua del Commendatore e in meno di una decina di secondi tutti scappano. Il Commendatore entra in casa del Don Giovanni e a sua volta lo invita a cena, il bellissimo seduttore accetta l'invito e per sugellare l'accordo stringe la mano della statua, la quale invita Don Giovanni a pentirsi prima che sia troppo tardi ma egli non si pente e non si pentirà mai della sua vita; la terra apre le sue braccia per accogliere l'anima nera e coraggiosa del Don Giovanni.

Epilogo : Donna Elvira si ritirò in convento per farsi monaca, aveva chiuso con gli uomini. Donn'Anna continuò a rinviare il matrimonio con Don'Ottavio per sempre, i fratelli di Donna Elvira vissero a lungo però non avrebbero più avuto sonno tranquillo a causa della statua e infine Leporello si trasferì in camapagna dove qualche sera sfoglia il catalogo del Don Giovanni per ricordare i bei tempi passati insieme.

La donna del Don Giovanni[modifica | modifica wikitesto]

Nel capitolo III Leporello descrive il tipo di donna amata dal Don Giovanni: «Vedete, al mio padrone piaciono tutte, ma proprio tutte. Contadine, cameriere, cittadine, contesse, baronesse, marchesine,principesse, non gli importa se sono ricche o povere, giovani o vecchie, in ognuna di loro lui trova qualcosa, qualcosa di straordinario. Gli piaciono le bionde, dice che sono gentili, ma anche brune vanno benissimo, le brune hanno un gran carattere, dice sempre. D'inverno vuole quelle più grassottelle, per stare al caldo, d'estate preferisce le magrotte, così non suda.. è capace di corteggiare persino donne anziane, delle nonne, solo per aumentare la sua collezione, capite? anche se, indubbiamente, quelle che preferisce sono le giovani, anche le giovanissime, quelle lo fanno impazzire, le principianti.. è così, non c'è niente da fare: che siamo belle, brutte, grandi, piccole, intelligenti, cretine, non fa differenza, se son donne lui le ama. E se son donne, credetemi, loro lo amano»

Caratteristiche del Don Giovanni[modifica | modifica wikitesto]

Don Giovanni è vuoto di sentimenti e di psicologia. Egli non pensa, non progetta, è infastidito dai sentimenti. Don Giovanni vive, viaggia, incontra, capita in situazioni che non prevede quindi è il modello perfetto della figura dell'antagonista. Baricco vuole dare una connotazione positiva al suo Don Giovanni che alla fine deciderà di non scaccapre perchè non vorrà pentirsi della sua libertà di scegliere una vita profondamente immersa nell’amore e nel desiderio di ogni donna avuta. Don Giovanni è l’essere libero per eccellenza ed è questa la caratteristica che ce ne fa innamorare: la sua libertà. Baricco è riuscito a dare al personaggio la dose necessaria di sfrontatezza, coraggio e fascino per farci sospirare e innamorare del suo Don Giovanni.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Baricco ha partecipato al progetto "Save the story", frutto della collaborazione tra Scuola Holden e Gruppo Editoriale L'Espresso, che ha deciso di pubblicare i più grandi classici della letteratura adattandoli a qualsiasi fascia di età.

Altri Don Giovanni[modifica | modifica wikitesto]

Il mito nasce in un’opera teatrale di Tirso de Molina. Qui prevale il carattere erotico e Don Giovanni è uno che passa senza problemi da una donna all’altra perché le sa conquistare. Dobbiamo distinguere le varie interpretazioni del mito che sono state date da Mozart e Da Ponte, Kierkegaard e Moliere

  1. Nella vita estetica Søren Kierkegaard
  2. Mozart Don Giovanni (opera)
  3. Moliere Don Giovanni o Il convitato di pietra