Utente:Giovanni.jarre/Sandbox

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Lapide di Gerhard Kittel e di sua moglie presso il cimitero di Tubinga

Gerhard Kittel (Breslavia, 23 settembre 1888Tubinga, 11 luglio 1948) è stato un teologo e lessicografo tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del biblista Rudolf Kittel, curatore delle prime edizioni della Biblia Hebraica (BHK1-3), seguì il padre a Lipsia dove questo fu chiamato come docente di Antico Testamento; nella città sassone cominciò i propri studi, proseguiti a Tubinga e Berlino, arrivando all'abilitazione ottenuta presso l'Università di Kiel dove si addottorò con una tesi sulle Odi di Salomone[1]. Dal 1926 ottenne la cattedra di Nuovo Testamento presso l'Università di Tubinga, incarico che mantenne fino alla destituzione nel 1946[2]. A partire dal 1933 pubblicò, presso l'editore Kohlhammer, il Theologisches Wörterbuch zum Neuen Testament ('Lessico teologico del Nuovo Testamento'), opera in 11 volumi completata dopo la sua morte da Gerhard Friedrich.

Adesione al Nazionalsocialismo[modifica | modifica wikitesto]

Kittel aderì al Partito Nazista tedesco già nel maggio 1933[3]; del giugno dello stesso anno è Die Judenfrage[4] ('La questione ebraica'), una conferenza poi divenuta pamphlet sul ruolo degli ebrei nella Germania nazista che provocò un dibattito acceso con il filosofo Martin Buber[5], coinvolgendo in seguito anche il teologo svizzero Karl Barth[6]. In questo scritto polemico Kittel prospetta quattro soluzioni per risolvere il problema della presenza ebraica in Germania: scartati lo sterminio, il sionismo e soprattutto l'assimilazione, il teologo propende per la Gastzustand (letteralmente 'condizione dell'ospite'), uno stato di separazione diverso da quello del cittadino tedesco e che richiama la figura dell'Ebreo errante; a questa tesi Martin Buber ribatterà che il personaggio di Assuero fu creata dal cristianesimo antisemita e non appartiene al mondo ebraico[7]. È importante segnalare come l'opposizione allo sterminio ('Ausrottung') non sia, per questo autore, di natura morale: Kittel si limita a notare che, se questa soluzione non è riuscita all'Inquisizione Spagnola e durante i pogrom russi, è difficile che ciò accada nella Germania del XX secolo[8].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Theologisches Wörterbuch zum Neuen Testament, vol. 1-4, Stuttgart, Kohlhammer, 1933-1942.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Anders Gerdmar, Roots of Theological Anti-Semitism. German Biblical Interpretation and the Jews, from Herder and Semler to Kittel and Bultmann, Leiden-Boston, Brill, 2009, pp. 419-420.
  2. ^ Ibid.
  3. ^ (EN) Robert P. Ericksen, Theologian in the Third Reich: The Case of Gerhard Kittel, in Journal of Contemporary History, vol. 12, n. 3, 1977, pp. 595–622.
  4. ^ Gerhard Kittel, Die Judenfrage, Stuttgart, Kohlhammer, 1933.
  5. ^ Gerhard Kittel e Martin Buber, La questione ebraica. I testi integrali di una polemica pubblica, a cura di Gianfranco Bonola, Bologna, EDB, 2014.. Sulla questione si veda anche Conversazione sul libro di Gerhard Kittel - Martin Buber "La questione ebraica. I testi integrali di una polemica pubblica. Traduzione, introduzione e annotazioni a cura di Gianfranco Bonola" (Edizioni Dehoniane Bologna), su radioradicale.it. URL consultato il 6 ottobre 2020.
  6. ^ Karl Barth e Gerhard Kittel, Ein theologischer Briefwechsel, Stuttgart, Kohlhammer, 1934.
  7. ^ Alan T. Levenson, An Introduction to Modern Jewish Thinkers. From Spinoza to Soloveitchik, 2ª ed., Lanham, Rowman & Littlefield, 2006, p. 79.
  8. ^ Gerhard Kittel, Die Judenfrage, 3ª ed., Stuttgart, Kohlhammer, 1934, p. 14.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Gerhard Kittel, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Filmato audio Timeline - World History Documentaries, Theologians Under Hitler, su YouTube, 29 marzo 2018. URL consultato il 6 ottobre 2020.