Utente:Giaccai/Sandbox/Kurmanjan Datka

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Kurmanjan Datka

Kurmanjan Datka, nota anche con lo pseudonimo di (Chirghizo: Курманжан Датка) o Datka Kurmanjan Mamatbay kyzy (, 18111 febbraio 1907), conosciuta anche come " la Zarina di Alai " o " la regina del sud" è stata una sovrana dell'attuale Kirghizistan che ha accettato, sotto costrizione, l'annessione di questa regione all'Impero russo nel 1876. E' considerata la madre della nazione Kirghiza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata in una ricca famiglia di clan Mungush vicino a Osh a, a 18 rifiuta di sposare un uomo mai visto e fugge nella vicina Cina, poi decide di restare in compagnia del padre, Mambatbai. Nel 1832, il sovrano feudale locale, Alimbek (ky) attratto dall'energica giovane donna la sposa. Quando nel 1862 egli viene assassinato in una rivoluzione di palazzo, Kurmanjan viene riconosciuta dai khan di Bukhara e Kokand come sovrana di Alan. [1] Nel 1876 Alai è annessa all'Impero russo e per evitare la distruzione del paese, convince il suo popolo ad accettare tale dominio riconoscendo l'inutilità di una eventuale resistenza[2],

Durante il periodo di instabilità che segue, il contrabbando di armi diviene molto redditizio; due dei suoi figli e due suoi nipoti sono accusati di contrabbando e dell'assassinio di doganieri [3] . Quando il figlio prediletto è condannato a morte, si rifiuta di salvarlo, affermando che non voler permettere che i suoi interessi privati siano in contrasto con le leggi. Gli altri figli vengono esiliati in Siberia e lei si ritira dalla vita pubblica.

Kurmanjan Datka e Karl Mannerhein (a sinistra) nel 1906.

Nel 1906 riceve la visita del barone Carl Gustaf Emil Mannerheim (futuro presidente della Finlandia ), allora colonnello dell'esercito russo; una foto documenta questo loro incontro.

Muore sei mesi dopo, lasciando due figli, due figlie, 31 nipoti, 57 pronipoti e sei bisnipoti. E' sepolta a Osh accanto a suo figlio Kamchibek, giustiziato nel 1895.

Il suo regno[modifica | modifica wikitesto]

Durante i trent'anni di dominio nel Kirghizistan meridionale, si è dimostrata una statista eccezionale e le leggende su di lei sono state tramandate di generazione in generazione, anche se la sua figura era stata tolta dai libri di testo nell'era sovietica, arrivando sino ai nostri giorni[4]. Kurmanjan godeva di grande prestigio non solo tra Alai e Kashgar Kirghiz. Viaggiatori russi e stranieri, militari e statisti, funzionari coloniali le hanno sicuramente fatto visita se si trovavano nel sud del Kirghizistan. La "Regina Alay" fece un'impressione particolarmente profonda sugli europei. Articoli su di lei sono stati pubblicati in russo, francese, tedesco, polacco.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Immagine di Kurmanjan Datka sulla moneta da 50 sum
Suo volto sulla moneta da 50 som

Il ritratto di Kurmanjan è presente sul lato anteriore delle banconote kirghise del valore di 50 som. Sul retro c'è l'immagine di un complesso architettonico a Uzgen, una città che un tempo faceva parte dei possedimenti Kurmanjan.

A lei è dedicato un premio internazionale istituito dall'Università slava kirghisa-russa. Il premio è stato più volte assegnato a personalità della scienza, della cultura e della politica di diversi paesi, in particolare alla first lady del Kazakistan (a Sarah Nazarbayeva) e della Russia (Lyudmila Putin)

Il Presidente della Repubblica del Kirghizistan il 28 dicembre 2010 ha dichiarato il 2011 l'anno di Kurmanjan-datka. Il presidente ha anche tenuto un incontro con due pronipoti di Kurmanjan, il personaggio pubblico kirghiso Chynybek Abdykaparov e il professore di economia Adylbek Sultanbekov, che hanno espresso il loro accordo con la decisione di Rosa Otunbayeva.

«Kurmanjan Datka è una figura storica rara, si è assunta la responsabilità durante un periodo molto difficile del dominio del Kokand Khanate, della Cina e della Russia. La sua saggezza e le sue capacità diplomatiche ci hanno salvato dalla morte e dalla distruzione. È stata in grado di trovare una via d'uscita qualsiasi situazione difficile, quindi sia la Russia che il Kokand Khanate hanno dovuto fare i conti con lei»

Nel 2014, il 31 agosto, il Giorno dell'Indipendenza, il Kirghizistan ha ospitato la prima del film epico storico "Kurmanzhan Datka" diretto da Sadyk Sher-Niyaz, di proprietà di Kyrgyzfilm e Aitysh Film Studios. Questo è il primo lungometraggio storico realizzato per ordine del governo della Repubblica del Kirghizistan durante gli anni dell'indipendenza del Kirghizistan. Il film racconta la vita e l'opera della "Regina Alay", che era il capo del Kirghizistan nel XIX secolo ed è considerata la madre della nazione. La prima mondiale del film ha avuto luogo il 22 agosto 2014 a The Montreal Film Festival. Nell'ottobre 2014, il film è stato nominato a nome del Kirghizistan per l'Oscar nella nomination "Miglior film in lingua straniera". Inoltre, il film è stato nominato per il premio cinematografico russo "Nika"

Nel 1995 le è stato intitolato un comitato femminile allora di nuova fondazione. Ora è noto come Women's Public Union "Erayim".

Il film kirghiso La regina delle montagne (prima intitolato Kurmanjan Datka ), uscito nel 2014, è dedicato alla sua vita [5] , [6] .

Nel 2002 è stato pubblicato un libro su di lei in tre lingue: kirghiso, russo e inglese.

Nel 2004, un monumento alla sovrana è stato eretto su Erkindik Avenue in Oak Square a Bishkek[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Bubaisha Arstynbekova, Queen Kurmanjan of the Mountains, Hertfordshire Press, 2021.


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