Utente:Flmy/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Realismo Americano (pittura)[modifica | modifica wikitesto]

George Bellows, Abitanti di Cliff, 1913, olio su tela, 102.07 × 106.83 cm, Los Angeles County Museum of Art.

Il Realismo Americano è uno stile d'arte sviluppatosi negli Stati Uniti d'America nella seconda meta del 19° secolo. I soggetti dei dipinti realisti sono spesso persone normali nelle loro attività quotidiane in una realtà sociale contemporanea. Già agli inizi del 20° il movimento diventa un importante influenza per molti artisti il cui obbiettivo era ricreare in arte ciò che era reale, con dei dipinti che riflettessero la vita nelle città e la popolazione urbana in America all'inizio del nuovo secolo.

Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]

Tra la fine del 19° secolo e l'inizio del 20° secolo gli Stati Uniti si trovarono al centro di grandi cambiamenti industriali, economici, sociali e culturali. L'America era da anni destinazione di un ingente flusso migratorio proveniente dall'Europa, che insieme alle nuove possibilità di commercio internazionale, aveva portato arricchimento e prosperità al paese.[1] Proprio in questo contesto si svilupparono le idee dei giovani artisti dell'epoca, i quali, piuttosto che guardare al passato o al futuro, si concentrarono sul presente e, in particolare, sull'importanza di raccontare la realtà dalla prospettiva di immigrati e lavoratori.[2]

I componenti della Scuola di Ashcan insieme ad amici, 1898

La Scuola di Ashcan[modifica | modifica wikitesto]

Gli esponenti più riconosciuti di questo movimento artistico sono i membri della Scuola di Ashcan, conosciuti anche come Gli Otto. Questi artisti, attivi tra New York e Philadelphia durante i primi anni del 20° secolo, erano poco attratti dalla vita d'alta società. Ciò che catturava il loro interesse erano le vite degli americani delle classi più basse o degli immigrati e il loro modo di vivere e di vedere il mondo.

Gli artisti che facevano parte di questo movimento avevano come scopo quello di ricreare l'autenticità della vita di città, vista dalla prospettiva dei suoi abitanti.[2] I soggetti dei loro quadri erano spesso vicoli, case popolari, abitanti delle baracche e taverne. Con il disegno dal vero questi artisti riuscivano a descrivere un'America energica, urbana, industriale e tecnologica, ma anche violenta, volgare e miserabile[3] e per questo alcuni critici li nominarono "apostoli del brutto".[1]

George Bellows, Entrambi i membri di questo club, 1909, olio su tela, 115 × 160.5 cm, National Gallery of Art.

George Bellows[modifica | modifica wikitesto]

George Bellows (1882-1925) è riconosciuto per la sua abilità di catturare lo spirito dei personaggi dell'America del 20° secolo, precisamente della città di New York. Ha apportato grande contributo alla paesaggistica americana, così come alla ritrattistica. Le sue linee veloci e leggere danno vita ad immagini dinamiche, come si può vedere dai suoi disegni di incontri di pugilato.[4]

Robert Henri, Neve a New York, 1902, olio su tela, National Gallery of Art.

Robert Henri[modifica | modifica wikitesto]

Robert Henri (1865-1921) aveva tra i suoi principali interessi la vita quotidiana. Le sue opere avevano come protagoniste strade vivaci e le persone le riempivano di vita. La sua ritrattistica era caratterizzata da un sentimento di compassione nei confronti dei suoi soggetti, a cui aggiungeva calore grazie all'utilizzo di sfondi scuri.[1]

La sua tecnica era caratterizzata da pennellate forti e pittura pastosa, aspetto tipico della pittura ad olio, che sottolineava la materialità dell'opera. Henri fu un'importante influenza per molti suoi contemporanei come Glackens, Luks, Shinn and Sloan.

Everett Shinn, Il balletto bianco, 1904, olio su tela, 74 x 93 cm, Smithsonian American Art Museum.

Everett Shinn[modifica | modifica wikitesto]

Everett Shinn (1876-1953) era considerato dai suoi contemporanei come il leader della Scuola di Ashcan, tuttavia le critiche moderne lo descrivono come un pittore superficiale, che dipingeva "per un pubblico". [5]

I suoi soggetti erano New York e i suoi teatri, il lusso della vita moderna ispirata dalla città. Ciò che gli interessava era costruire un collegamento tra l'arte dello spettacolo e la vita quotidiana, per questo in quadri come Il balletto bianco le ballerine, diversamente da quelle di Edgar Degas, interagiscono con il pubblico.[1]

George Benjamin Luks, La fila del pane, 1905, olio su pannello, Dayton Art Institute.

George Benjamin Luks[modifica | modifica wikitesto]

George Benjamin Luks (1866-1933) tendeva a sottolineare nella sua arte le preoccupazioni degli Americani che vivevano in grandi città, in modo spesso umoristico. In quanto figlio di un immigrato, Luks mostrava particolare interesse per la vita e le attività degli immigrati, i quali diventano spesso suoi soggetti, come nel quadro The Spielers in cui ritrae due bambine mentre ballano un tipo di danza famosa tra gli immigrati del luogo. L'artista predilige la gioia e la bellezza della vita, anche se povera, piuttosto che la tragedia. [6]

William Glackens, Bagnanti a Bellport, 1912, olio su tela, Phillips Collection.

William Glackens[modifica | modifica wikitesto]

William Glackens (1870-1938) è riconosciuto per il suo lavoro da illustratore commerciale, oltre che per i suoi quadri che raffiguravano gli abitanti della città nella loro quotidianità. Ambienti vivaci, come parchi e porti, erano spesso al centro dei suoi lavori fino agli inizi del nuovo secolo, quando il suo stile cambiò radicalmente. Durante l'ultima parte della sua carriera i colori e i soggetti diventarono più simili a quelli dell'impressionismo; le motivazioni di questo cambiamento rimangono per la maggior parte sconosciute. [7]

John Sloan, Il bar di McSorley, 1912, olio su tela, 66.04 × 81.28 cm, Detroit Institute of Arts.

John Sloan[modifica | modifica wikitesto]

John Sloan (1871-1951) è ricordato per essersi dedicato anche alla lotta sociale, pubblicando illustrazioni su periodici socialisti e iscrivendosi al Partito Socialista nel 1910. Il periodo più ispirato della sua carriera è quello che va dal 1900 al 1920, durante il quale le sue opere prendevano ispirazione direttamente dalla vita e dal calore umano della grande città. Più raramente evoca nei suoi lavori una malinconia romantica, oppure una vena satirica. [8] Sloan non apprezzava l'etichetta della Scuola di Ashcan e nemmeno l'essere descritto come pittore del "scenario americano": affermava che lui e i suoi compagni descrivevano la realtà della vita che li circondava, poco importava che si trattasse di quella americana.[1]

Edward Hopper, I nottambuli, 1942, olio su tela, 84,1 x 152,4 cm, Art Institute of Chicago.

Edward Hopper[modifica | modifica wikitesto]

Edward Hopper (1882-1967) è l'artista della Scuola di Ashcan che più di tutti ha influenzato l'arte a lui successiva, come la Pop Art. Le sue opere ricreavano realistici scenari urbani con l'intento di scioccare il pubblico fino a fargli riconoscere la peculiarità di luoghi conosciuti. Diversamente da alcuni altri artisti della Scuola, Hopper ricreava immagini statiche, con figure anonime e forme geometriche rigide che creavano un inesplicabile senso di solitudine. L'isolamento dei suoi soggetti è intensificato dal caratteristico utilizzo della luce, che tende a isolare le persone e gli oggetti dallo spazio circostante.[9]

Voci Correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Art Movements: American REALISM., su webartacademy.com.
  2. ^ a b (EN) Ashcan School Movement, su theartstory.org.
  3. ^ Il realismo americano, su profs.lettere.univr.it.
  4. ^ (EN) The Powerful Hand of George Bellows: Drawings from the Boston Public Library, su tfaoi.org.
  5. ^ (EN) Sylvia L. Yount, Consuming Drama: Everett Shinn and the Spectacular City, p. 87.
  6. ^ (EN) Robert L. Gambone, Life on the Press: The Popular Art and Illustrations of George Benjamin Luks, p. 3.
  7. ^ William Glackens's "Beach Scenes" at Bellport, (Primavera 1988) Richard J. Wattenmaker, Smithsonian Studies in American Art (1987-1990)
  8. ^ (EN) John French Sloan, su Encyclopedia Britannica.
  9. ^ (EN) Edward Hopper, su Encyclopedia Britannica.