Utente:Falco1953/Sandbox

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ARMOCIDA GIUSEPPE (Monasterace 1906 - Roma 1987)[modifica | modifica wikitesto]

Armocida Giuseppe (pittore) è nato nel 1906 a Monasterace, ultimo  comune a nord della  provincia di Reggio Calbaria,  Ha trascorso la sua infanzia  nel suo paese lavorando con i familiari in campagna. Un ritrovamento archeologico avvenuto casualmente ha stimolato  in lui una decisa attitudine artistica. La sua intenzione di dedicarsi a  studi artistici non fu accolta favorevolmente  dai familiari e così, all’età di soli quindici anni, Armocida fu costretto ad allontanarsi da casa iniziando  gli studi a Reggio Calabria presso la Bottega d’Arte "Mattia Preti" fondata nel 1921 dal  maestro Alfonso Frangipane (pittore, disegnatore, decoratore, saggista e studioso dell'arte italiana)  e, per mantenersi, lavorando allo stesso tempo come decoratore nel Palazzo dell’Arcivescovado, vicino al Duomo.

Nel 1932, terminati gli studi, si trasferisce a Roma dove vive e si realizza nell’arte pittorica. Ha studiato all’accademia di S. Luca in Roma.

Nelle sue opere troviamo caratteri di originalità e di compostezza artistica. La sua è "una pittura pacata che, partendo dal realismo, tende a raggiungere un sintetismo composito e cromatico a tutto vantaggio del contenuto poetico di ogni suo quadro: pittura in apparenza semplice e disadorna, ma tanto profondamente vissuta, sofferta e goduta in umile e pur convinta esaltazione dell’arte"(1).

E’ stato invitato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma del 1951 e poi del 1959.

Le sue opere sono in collezioni private e internazionali e presso privati. Ha dipinto paesaggi ispirandosi anche a immagini dell’industria e del  lavoro. L’originalità dell’arte di Armocida (2)si può rilevare, soprattutto, da alcune sue opere: Venditrice di pesci, Burano, Ultimo sole, Il gazometro (1947) , Ultime luci a Fiumicino; Tramonto a Massorbo, Autoritratto (1946). Nel corso della sua esistenza Armocida non ha mai dimenticato le sue origini pur ricevendo  per lungo tempo  dalla sua Monasterace solo fredda indifferenza.

L’artista è deceduto  a Roma nel 1987.


(1) Manilo Uras (2) A.M. Comanducci – Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei (1962).