Entrò nell'ordine domenicano della sua città natia e studiò all'università di Bologna, dove conseguì la laurea. Scrisse diverse opere teologiche, tutte relative alla dottrina di Tommaso d'Aquino; fu maestro di Girolamo Savonarola. Leandro Alberti sostiene che compì dei miracoli; i suoi resti furono depositati in una cripta sotto l'altare della cappella di san Tommaso.[3]
Lorenzo Filippo Bacchini, Pietro da Bergamo, in Marco Sgarbi (a cura di), Encyclopedia of Renaissance Philosophy, Living edition, Cham, Springer, 2016, DOI:10.1007/978-3-319-02848-4.