Utente:Daserhabene/Sandbox

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Metalli pesanti tossici.

"Avvelenamento da metalli pesanti".Dal 1983 Styx Song,vedi Heavy Metal Poisoning .

Un metallo pesante tossico è qualsiasi metallo o metalloide relativamente denso che si noti per la sua potenziale tossicità, specialmente in contesti ambientali. [1] .[2][3] Il termine si applica in particolare al cadmio,al mercurio e piombo,[4] tutti elementi che figurano nell'elenco delle 10 sostanze chimiche di grande interesse dell' Organizzazione mondiale della Sanità . Altri esempi includono manganese, cromo, cobalto, nickel, rame, zinco, argento, antimonio e tallio.[senza fonte]

I metalli pesanti si trovano naturalmente nella terra. Si concentrano come risultato di attività causate dall'uomo e possono entrare nei tessuti vegetali e animali e (compresi anche quelli umani)attraverso l'inalazione, la dieta, e la manipolazione manuale. Inoltre, possono legarsi e interferire con il funzionamento delle componenti cellulari vitali. Gli effetti tossici dell'arsenico, del mercurio e del piombo erano noti agli antichi, ma studi metodici sulla tossicità di alcuni metalli pesanti sembrano risalire solo al 1868. Nell'uomo, l'avvelenamento da metalli è generalmente trattato con la somministrazione di agenti chelanti. Alcuni elementi sebbene, considerati metalli pesanti tossici sono essenziali, in piccole quantità, per la salute umana.[5]

Fonti di contaminazione[modifica | modifica wikitesto]

Tetraethyl lead is one of the most significant heavy metal contaminants in recent use.[6]

I metalli pesanti si trovano naturalmente nella terra, e si concentrano come risultato di attività umane, o, in alcuni casi processi geochimici, come l'accumulo in terreni di torba che vengono poi rilasciati quando vengono drenati per l'agricoltura. .[7] Le fonti comuni sono i rifiuti minerari e industriali; le emissioni dei veicoli; le batterie al piombo, i fertilizzanti; le vernici; i legni trattati; le infrastrutture di approvvigionamento idrico obsolete;[8] e le microplastiche che galleggiano negli oceani del mondo.[9]L' arsenico, il cadmio e il piombo possono essere presenti nei giocattoli a livelli superiori alle norme regolamentari. Il piombo può essere utilizzato nei giocattoli come stabilizzante, esaltatore di colore, o agente anticorrosivo. Il cadmio è talvolta impiegato come stabilizzatore, o per aumentare la massa e la lucentezza dei gioielli giocattolo. Si pensa che l' arsenico sia utilizzato in relazione ai coloranti.[10] Gli inalatori regolari di alcool distillato illegalmente possono essere esposti all' arsenico o all'avvelenamento da piombo ,la cui fonte è il piombo contaminato dall'arsenico utilizzato per saldare l'apparecchio di distillazione. Il veleno per ratti utilizzato nei negozi di cereali e poltiglia può essere un'altra fonte dell'arsenico.[11]

Il piombo è il contaminante più diffuso dei metalli pesanti .[12]Come componente del piombo tetraetile, (CH3CH2)4Pb, è stato ampiamente utilizzato in benzina durante gli anni 1930–1970.[13] I livelli di piombo negli ambienti acquatici delle società industrializzate sono stati stimati da due a tre volte superiori a quelli dei livelli preindustriali.[14] Sebbene l'uso di benzina con piombo sia stato in gran parte eliminato in Nord America nel 1996,i terreni vicino alle strade costruite prima di questo periodo mantengono alte concentrazioni di piombo. Il piombo (proveniente dall' azide di piombo(II) dallo stifnato di piombo utilizzato nelle armi da fuoco) si accumula gradualmente nei suoli di addestramento per le armi da fuoco ,contaminando l'ambiente locale ed esponendo i dipendenti del poligono al rischio di avvelenamento da piombo.[15]

Percorsi di ingresso[modifica | modifica wikitesto]

I metalli pesanti entrano nei tessuti vegetali, animali e umani attraverso l'inalazione dell'aria , la dieta, e la manipolazione manuale. Le emissioni dei veicoli a motore sono una delle principali fonti di contaminanti aerotrasportati tra cui arsenico, cadmio, cobalto, nichel, piombo, antimonio, vanadio, zinco, platino, palladio e rodio.[16]Le fonti idriche(acque sotterranee, laghi, corsi d'acqua e fiumi)possono essere inquinate dalla lisciviazione di metalli pesanti da rifiuti industriali e di consumo; le piogge acide possono esacerbare questo processo rilasciando metalli pesanti intrappolati nei suoli.[17] Il trasporto attraverso il suolo può essere facilitato dalla presenza di flussi preferenziali (macro pori) e composti organici disciolti.[18] Le piante sono esposte ai metalli pesanti attraverso l'assorbimento dell'acqua; gli animali si nutrono di queste piante; l'ingestione di alimenti vegetali e animali sono le maggiori fonti di metalli pesanti nell'uomo.[19] Un'altra potenziale fonte di contaminazione da metalli pesanti è l'assorbimento per contatto con la pelle, ad esempio a contatto con il suolo o con metalli contenenti giocattoli e gioielli.[20] I metalli pesanti tossici possono bioaccumularsi negli organismi in quanto sono difficili da metabolizzare.[21]

  1. ^ Template:Cita Pubblicazioni|last1=Pourret|first1=Olivier|last2=Hursthouse|first2=Andrew|date=2019|title=It's Time to Replace the Term "Heavy Metals" with "Potentially Toxic Elements" When Reporting Environmental Research|journal=Int. J. Environ. Res. Public Health|volume=16|issue=22|pages=4446|doi=10.3390/ijerph16224446|pmid=31766104|pmc=6887782}}
  2. ^ Template:Cita pubblicazioni |last1=Zhang |first1=Hongling |last2=Walker |first2=Tony R. |last3=Davis |first3=Emily |last4=Ma |first4=Guofeng |title=Ecological risk assessment of metals in small craft harbour sediments in Nova Scotia, Canada |journal=Marine Pollution Bulletin |date=September 2019 |volume=146 |pages=466–475 |doi=10.1016/j.marpolbul.2019.06.068 |pmid=31426182 }}
  3. ^ Srivastava & Goyal 2010, p. 2
  4. ^ Brathwaite & Rabone 1985, p. 363
  5. ^ Template:Cita pubblicazioni
  6. ^ Wright 2002, p. 288
  7. ^ Template:Cita pubblicazioni
  8. ^ Harvey, Handley & Taylor 2015
  9. ^ Howell et al. 2012; Cole et al. 2011, pp. 2589‒2590
  10. ^ Finch, Hillyer & Leopold 2015, pp. 849–850
  11. ^ Aggrawal 2014, p. 680
  12. ^ Di Maio 2001, p. 527
  13. ^ Lovei 1998, p. 15
  14. ^ Perry & Vanderklein 1996, p. 336
  15. ^ Houlton 2014, p. 50
  16. ^ Balasubramanian, He & Wang 2009, p. 476
  17. ^ Worsztynowicz & Mill 1995, p.&nrom industrial and consumer wastebsp;361
  18. ^ Template:Citapubblicazioni
  19. ^ Radojevic & Bashkin 1999, p. 406
  20. ^ Template:Cita pubblicazioniTemplate:Open access
  21. ^ Pezzarossa, Gorini & Petruzelli 2011, p. 94