Utente:Cesare Gnecchi/Sandbox

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Dott. Bitetti Michele

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Michele Bitetti nasce il 3 settembre 1934 a Marsiconuovo, in provincia di Potenza, e trascorre la sua infanzia nella frazione di Paterno. All’età di 13 anni si trasferisce ad Asti, presso i Padri Giuseppini, dove frequenta le scuole medie e il liceo. Dopo un periodo di assistentato, rinuncia all'abito talare e consegue la maturità classica presso il liceo di Sala Consilina (SA). Decide, in seguito, di frequentare la facoltà di medicina presso l’Università Federico II di Napoli, spinto dal forte desiderio di servire la sua gente, bisognosa di un medico sul posto. Nel novembre del 1966 consegue la laurea; due anni dopo si sposa e apre il suo ambulatorio a Paterno, stabilendovisi definitivamente con la sua famiglia, costituita dalla moglie e i quattro figli nati dalla loro unione. Partecipa attivamente alla lotta per l’autonomia di Paterno da Marsiconuovo (di cui era medico condotto) e il 19 novembre 1973, viene eletto primo sindaco del nuovo paese. Lavora incessantemente sia come medico che come sindaco del nuovo comune, spendendo ogni sua energia per la crescita e lo sviluppo dello stesso. Ottiene finanziamenti e realizza tante opere, come la casa comunale, la scuola media, la rete viaria e quella fognaria, il mercato coperto etc… Al temine del mandato non prenderà più parte attiva alla vita politica, pur restandone ai margini. La sua vita scorre ricca di impegni di lavoro, essendo i suoi pazienti molto numerosi e bisognevoli di ogni tipo di assistenza; infatti, oltre alla solita routine di medicina generale, assiste numerose partorienti, estrae denti, ingessa arti, ricuce ferite di ogni tipo, coprendo un vasto territorio, sia in paese che fuori. Cattolico convinto e praticante, partecipa alla vita della comunità parrocchiale, dando il suo contributo nelle celebrazioni liturgiche e nelle altre attività. Nel novembre del 2002 la salute comincia a mancargli e inizia a sottoporsi alle sedute di dialisi presso l’ospedale di Villa D’Agri, pur continuando a lavorare. Nell'agosto del 2004 va in pensione. Muore il 22 aprile 2012, lasciando ai suoi affetti un’indelebile impronta di esempio di grande cultura, onestà, umanità, passione e dedizione al prossimo.