Utente:Annalangone27/Sandbox

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Angeli, messaggeri del Cielo

Carmelina Doti, nota anche con lo pseudonimo di Melina Doti (Sasso di Castalda, 4 ottobre 1933Foggia, 12 gennaio 2015), è stata una scrittrice e pittrice italiana.

E' stata scrittrice e pittrice naif. La sua attività letteraria ed artistica riflette l'amore per le cose semplici ed una visione gioiosa ed ottimistica della vita. Un background partito dall’infanzia, segnata dalle paure e dagli stenti della seconda guerra mondiale, che anche nei piccoli paesi lucani costrinse molte famiglie a rifugiarsi nei boschi per sfuggire a razzìe e bombardamenti. Aver superato una prova così difficile ha forgiato il carattere di Melina Doti e l'ha portata a guardare all’esistenza con ragionato ottimismo, una "lente rosa" che ha trasferito nei suoi libri e nei suoi dipinti. Racconti, romanzi fantasy, gialli, poesie, pubblicati in collane antologiche e in volumi singoli.

I libri hanno ricevuto recensioni da importanti quotidiani e periodici italiani, fra i quali La Stampa, La Gazzetta del Mezzogiorno, Donna Moderna, Grazia; in Tv da Raitre e da note emittenti locali.

Nelle tele di Melina Doti predomina la soavità dei tratti, la freschezza dei soggetti, l'originalità dei cromatismi. Icone imponenti, paesaggi fiabeschi, dai Castelli della Baviera alle Risaie del Guilin, all'Arco di Palmira, dipinto proprio qualche mese prima che venisse distrutto. E poi le numerose raffigurazioni di Matera, le montagne "blu" che sormontano piccoli borghi, gli omaggi a grandi maestri dell'arte, da Sandro Botticelli a Remo Brindisi. Scrive di lei il critico d’arte Vittorio Sgarbi: “Le opere di Doti trasmettono serenità e gioia. La sua vena poetica si scorge nelle pitture, con il medesimo zelo con cui un poeta sceglie le parole e compone i suoi versi, così la nostra artista racconta di luoghi sognati, di castelli fiabeschi, di paesaggi filtrati dalla suggestione del momento vissuto. Artista fedele alla corrente figurativa, con una particolare propensione al naif, si esprime con un linguaggio semplice e chiaro. Suo intento principale è, infatti, quello di essere diretta e coinvolgente. Doti vuole stupire e comunicare assieme”[1].

Quadri dell'artista lucana, esposti in mostre in Italia e all’estero, sono in collezioni private, musei, cattedrali, gallerie, oltre ad essere illustrati sui maggiori manuali d'arte.

Fra i premi ricevuti da Melina Doti, accanto ai titoli ad honorem dell'Accademia Il Machiavello di Firenze e dell'Accademia Internazionale di Roma, al titolo di Cavaliere dell'Arte ricevuto a Sassari, da ricordare il premio "Le Grand Arc de la Dèfènce" a Parigi, il Gran Premio di Parigi, la Coppa d'Argento e Targa Versilia, i Premi ministro dell'Interno, ministro della Difesa e ministro della Cultura al Premio nazionale Primavera di Foggia.

"Il violino del nonno"[2]
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Il nonno Gustavo è un noto violinista, il papà un grande scienziato, la mamma una famosa giornalista: Robert ha una famiglia speciale e vive in America, ma soltanto a San Melandro, un paesino dell’Appennino Meridionale, scoprirà, come in una favola, il senso della vita.

"Va dove ti chiama il destino"[3]
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Andrea viene a sapere per caso qualcosa del suo passato che gli sconvolgerà la vita, spingendolo a una difficile ricerca delle sue vere origini. Un percorso che, fra viaggi e incontri misteriosi ed emozionanti, lo porterà a vivere una storia incredibile e straordinaria.

“Il vino del prete"[4]
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Un sacerdote e la sua perpetua Rachele attendono la visita del vescovo, ma non hanno fatto i conti con quel vinello destinato alla messa che la donna berrà a piccoli sorsi durante la preparazione del pranzo. Il risultato sarà quanto mai esilarante, con finale a sorpresa.

Premio Letterario

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Carmen Lasorella e Savino Zaba durante una premiazione

Il Premio Letterario per over 50.[5]

Nel 2019 è nato il Premio Letterario Nazionale “Melina Doti”, destinato ad autori over 50, per racconti brevi sul tema “Il rapporto con le radici al tempo dei social”. La scelta della fascia d’età riprende il percorso compiuto da Melina Doti, che dette inizio alla sua attività letteraria ed artistica dopo i 50 anni. Le opere vengono selezionate da una Giuria presieduta dalla giornalista Carmen Lasorella e la cerimonia di premiazione si svolge annualmente a Potenza. Obiettivo del Premio è sostenere, attraverso gli scritti dei partecipanti, l’importanza del confronto fra generazioni, come ingrediente prezioso per tenere insieme la famiglia e salvare anche le piccole e medie aziende, basilari per l’economia, spesso costrette a chiudere perché i più giovani non condividono le scelte compiute da genitori, zii, nonni.    


  1. ^ “Porto Franco. Gli artisti sdoganati da Vittorio Sgarbi”, EA Editore, Palermo 2014
  2. ^ ”Il violino del nonno”, L’Autore Libri Firenze, 1998
  3. ^ "Va dove ti chiama il destino”, L’Autore Libri Firenze, Biblioteca ‘80 Ragazzi, 2005
  4. ^ Collana antologica , ”Finalisti del Premio Firenze 2000 – XVIII edizione”, Centro culturale Firenze-Europa “Mario Conti”, Firenze 2000
  5. ^ [www.premiomelinadoti.it www.premiomelinadoti.it].