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Peter Paul Eberle[modifica | modifica wikitesto]

Peter Paul Eberle

Peter Paul Eberle (Merano, 19 giugno 1944) è un grafico italiano. Svizzero di formazione, è stato tra i primi designer ad adottare lo Swiss Style[1] o International Typographic Style in Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sudtirolese di nascita e mitteleuropeo di cultura, ha studiato alla Kunstgewerbeschule di Zurigo negli anni Sessanta, frequentando prima il Vorkurs da Hansjoerg Mattmueller[2] e in seguito la Fachklasse di Grafica come allievo di Rudolf Bircher, designer svizzero della Neue Grafik[3].

Dopo la laurea in Graphic Design alla KGSZ (oggi Zurich Hochschule fuer Gestaltung[4]), nel 1969 si trasferisce a Padova. Insegna all'Istituto Giovanni Valle [5] con artisti come Alberto Biasi e Manfredo Massironi, legati alla corrente artistica Optical Art e tra i fondatori del Gruppo Enne, ma resta profondamente legato alla sua formazione di base, portando avanti un progetto di rinnovamento nella grafica italiana, sullo stile della corrente svizzera, culla dell' Helvetica.

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni '70, come freelance lavora in diverse agenzie di comunicazione milanesi, inizia così, un intenso periodo di progettazione di loghi e studi per l’immagine coordinata per aziende ed enti pubblici.

Nel 1975, costituisce la Vianello Eberle Associati, che si specializza nella progettazione della brand identity per molte realtà imprenditoriali italiane, facendo ampio uso dei nuovi caratteri tipografici[6] come segni distintivi di un marchio e delle sue declinazioni nella comunicazione, dal logo ai cataloghi. Negli stessi anni, lavora sull'identità societaria con il design di gadget e oggetti contenitori per le promozioni, i punti vendita e il marketing di Chiari & Forti, San Benedetto, Palmolive, Montedison, Mondadori.

A partire dagli anni '90, con lo Studio Eberle Design, lavora prevalentemente per committenti pubblici e istituzioni culturali. Intensifica la collaborazione con il Comune di Padova nella creazione di un coordinamento visivo nella comunicazione culturale della città. Suoi sono i progetti di design per mostre ed eventi, la segnaletica per i musei e le sedi espositive. Alcuni esempi sono gli Itinerari del Petrarca nel Parco Letterario dei Colli Euganei[7] e della Via Annia, i cataloghi e la grafica di dodici edizioni della Biennale Internazionale del Bronzetto e della Piccola Scultura[8], l'identità visiva del nuovo Centro Culturale San Gaetano.

Nel 2000 in occasione del Giubileo sviluppa la grafica nei luoghi di culto e degli eventi collegati nella città di Padova: suo è lo studio e la realizzazione della segnaletica urbana per il visitatore e per il pellegrino, la progettazione della corporate identity del sistema culturale ed economico da adottare nella diffusione dell’evento sia dagli enti pubblici che dagli operatori economici, anche attraverso il marchio “Made in Padova 2000”.

In collaborazione con studi di architettura, cura la grafica degli allestimenti di musei e mostre, specializzandosi nello studio dell’accrochage espositivo, in particolare ai Civici Musei di Padova, di Trieste[9], Monaco e Colonia.

Lavori[modifica | modifica wikitesto]

Graphic Design

  • 1966 - Zurigo, identità visiva per Secura Versicherung
  • 1972 - Merano, logo per Schweitzer Agenzia Ladenbau, Naturns
  • 1975 - Scorzé (Ve), packaging per San Benedetto, acqua minerale Guizza
  • 1980 - Milano, packaging per Colgate-Palmolive
  • 1998 - Gorizia, identità Gravner vini
  • 2000 - Padova, identità evento del Giubileo del 2000
  • 2011 - Logo territoriale Polesine[10]


Allestimento e grafica per mostre

  • 1977- 1989 Padova, Palazzo della Ragione, XI° Biennale Internazionale del Bronzetto[11]
  • 1993 Roma, Palazzo Venezia, Sisto V, catalogo De Luca, Roma[12]
  • 1995 -1996. Parigi, Citè des Sciences et de l’industrie e Firenze, Palazzo Strozzi
  • 1996 Firenze, Gli ingegneri del Rinascimento da Brunelleschi a Leonardo da Vinci, catalogo Giunti [13]
  • 1998 Trieste, Scuderia Castello Miramare, Le vie del mondo, Berlino, Vienna, Praga, Budapest, catalogo Electa[14]
  • 2000 Padova - Praga, Palazzo della Ragione, Biedermeier, catalogo Skira, Milano[15]
  • 2005 Monaco, Pinakothek der Moderne, Pure Form, Klassische Möbel aus China, Vok Collection[16]
  • 2009 Padova, Centro Culturale Altinate, Il futuro di Galileo[17]


Allestimenti per i Musei

  • 1975-1998 Padova, Museo Civico agli Eremitani, Cappella degli Scrovegni, Museo Archeologico[18], Collezione Bronzi Rinascimentali, Pinacoteca
  • 1995 Padova, Basilica di Sant’Antonio, Museo Antoniano[19]
  • 2007 Padova, Segnaletica interna ed esterna del Centro Culturale San Gaetano[20]
  • 2005 Colonia, Museum Ostasiatische Kunst[21]
  • 2016 Padova, Museo di Anatomia Patologica dell'Università degli Studi di Padova[22]
  • 2020 Abano Terme (PD), Museo Villa Bassi[23]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Talking About Swiss Style: Wim Crouwel. URL consultato l'8 marzo 2021.
  2. ^ (EN) Serge Stauffer, in Wikipedia, 9 luglio 2020. URL consultato l'8 marzo 2021.
  3. ^ The objectivity of Swiss Design. URL consultato l'8 marzo 2021.
  4. ^ (DE) ZHdK-Zürcher Hochschule der Künste, Zürcher Hochschule der Künste | ZHdK.ch, su ZHdK. URL consultato l'8 marzo 2021.
  5. ^ ISS "G. Valle", su iisvalle.it.
  6. ^ (EN) Swiss, su Graphic Design History, 2 maggio 2011. URL consultato l'8 marzo 2021.
  7. ^ Itinerario di Francesco Petrarca, su parchiletterari.com.
  8. ^ Martinelli Lucia, La Biennale del bronzetto e della piccola scultura tra cronaca e storia, 1999, Bibcode:http://tesi.cab.unipd.it/20785/, 20785.
  9. ^ Musei - Comune di Trieste, su www.comune.trieste.it. URL consultato l'8 marzo 2021.
  10. ^ Elisa Barion, Due fiumi e un sole nascente, in Rovigo Oggi, 17 gennaio 2011.
  11. ^ 12. Biennale internazionale del bronzetto e piccola scultura : Palazzo della Ragione, Padova, 14 ottobre-30 novembre 1979.
  12. ^ Roma di Sisto V. Arte, architettura e città fra Rinascimento e Barocco, Ed. De Luca.
  13. ^ Gli ingegneri del rinascimento da Brunelleschi a Leonardo da Vinci, Ed. Giunti.
  14. ^ Le vie del mondo: Berlino, Budapest, Praga, Vienna e Trieste : intellettuali ebrei e cultura europea dal 1880 al 1930. Ed. Electa.
  15. ^ Biedermeier arte e cultura nella Mitteleuropa 1815-1848.
  16. ^ Pure Form. Klassische Möbel aus China. Vok Collection.
  17. ^ Il futuro di Galileo, su divulgazione.fisica.unipd.it.
  18. ^ Il lapidario del Museo d'Arte Medievale e Moderna di Padova. Ed. Marsilio.
  19. ^ Il Museo Antoniano della Basilica del Santo di Padova. Ed. De Luca.
  20. ^ E.M., San Gaetano grigio perla, in Mattino di Padova, 31 luglio 2007.
  21. ^ Museo d'Arte Asiatica di Colonia, su museum-fuer-ostasiatische-kunst.de.
  22. ^ Museo di Anatomia Patologica Università di Padova, su musei.unipd.it.
  23. ^ Museo Villa Bassi, su museovillabassiabano.it.