Utente:Ange.bali/Sandbox2

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Co-operative Women's Guild
Co-operative Women's Guild
TipoOrganizzazione non governativa
Fondazione1883
FondatoreAlice Acland
ScopoIl miglioramento dello status delle donne
Lingua ufficialeInglese


La Co-operative Women's Guild è un'organizzazione benefica britannica che promuove la partecipazione delle donne alle strutture cooperative e fornisce servizi sociali e di altro genere ai suoi membri.

La Women’s Co-operative Guild è sorta come risultato di diversi movimenti di protesta (quali?). Come scrisse Margaret Llewelyn Davies: "È attraverso la Cooperazione che le donne sposate che vivevano sempre a casa hanno trovato un'occupazione e un ruolo nel mondo del lavoro". (questa frase non ha molto rapporto con la precedente)

Nel XIX secolo (Megli dire "inizialmente" visto che del XIX vide solo gli ultimi 17 anni...) era considerata un'associazione poco credibile e di scarso successo, in seguito ha acquisito il ruolo di istituzione guida di assistenza per le classi lavorative. L'affermazione e la dinamicità come impresa commerciale sono state supportate da una posizione di moderazione politica e conservatorismo sociale.[1] (attenta: QUESTE AFFERMAZIONI sono MOLTO TRANCHANT, dovresti sostenerle con più di una fonte, o aggiungerle verso la fine, perchè sono giudizi, e andrebbero preceduti da: Secondo la studiosa....)


La CWG è stata fondata (DOVE??) nel 1883 da Alice Acland, redattrice della rivista "Co-operative News", e da Mary Lawrenson, un'insegnante interessata alla creazione di un'organizzazione per promuovere corsi didattici e ricreativi per madri e ragazze.

L'incontro fondativo della Lega, a cui parteciparono 50 donne, si svolse nel 1883 al "Co-operative Congress" di Edinburgo. Il nome iniziale assegnato all'organizzazione, di cui durante l'incontro vennero definiti le future filiali locali, fu "Women's League for the Spread of Co-operation" (Lega femminile per lo sviluppo della Cooperazione). [2] La CWG inizialmente si orientò alla diffusione del movimento cooperativo, ma ha presto ampliò i propri obiettivi e interessi all'organizzazione di campagne politiche su tematiche relative alle donne, compresi la salute e il suffragio.[3]

Nel 1884 cambiò il nome in Women's Co-operative Guild (WCG) e nel 1960 in Co-operative Women's Guild (CWG). Nel 1899 Margaret Llewelyn Davies venne eletta segretaria generale della cooperazione e sotto la sua presidenza aumentò notevolmente il successo della cooperazione (in che senso: in numero di iscritti, di attività, di cosa??).[4] La sua prima priorità fu quella di dare alla WCG una solida base organizzativa e finanziaria. Fino al 1890 la WCG era composta unicamente da una Commissione Centrale e da filiali indipendenti. Successivamente il Centro si indebitò, non c'erano stimoli di crescita, le filiali divennero sempre più isolate e spesso fallivano (in che senso? finanziario?), infine mancavano investimenti per nuove iniziative. Nei primi anni del 1890 (ma se hai scritto che è stata eletta nel 1899??) Davies e la sua assistente Lilian Harris affrontarono questi problemi attraverso una riorganizzazione del sistema di gestione. Idearono una costituzione (non fu votata? era una costituzione o un regolamento?): la "CU". Quest'ultima definiva la WCG un'organizzazione federale alla quale le filiali si congiungevano attraverso condizioni sottoscritte dai membri della Co-operative Society (Società Cooperativa) e della Guild Central Fund (Cassa Centrale della Guida). In seguito massimizzarono i punti di contatto con i movimenti maggiori, le filiali furono raggruppate in distretti e i distretti in sezioni, ognuna con i propri capi eletti e confederati attraverso la sottoscrizione agli uffici nazionali. Quest'ultimi si occupavano dell'istruzione e della propaganda. La nuova struttura facilitò la crescita e l'efficienza dell'amministrazione e l'effettivo interscambio di idee e informazioni.[5]

Negli anni 90 (di che secolo?) le leader della WCG supportarono campagne per il suffragio femminile e diedero il loro appoggio a gruppi che lottavano per il ruolo femminile (cosa vuoi dire?) nelle industrie. Questi sforzi contribuirono ad ottenere un generale consenso sull'importanza dell'esistenza di sindacati femminili per una legislazione protettiva nei confronti delle donne e per equi diritti politici. [6]

Le donne lavoratrici avevano diritti diversi (scrivi meglio) sia da quelli degli uomini sia da quelli delle donne della classe media o alta. Quest'ultime infatti avevano accesso a cure mediche, un'alimentazione sana e a un aiuto domestico durante la gravidanza. Le donne della classe lavoratrice invece non potevano godere degli stessi privilegi. La WCG si fece portavoce di queste istanze. [7]

Ho spostato qui sotto queste frasi perchè non hanno molta pertinenza con quanto dette finora. La voce manca di evoluzione storica, non si capisce quali sono stati gli sviluppi di questa organizzazione nel corso del XX secolo, dall'incipit pare che esista anche ai giorni nostri (il tempo usato è il presente).

Il movimento cooperativo trasse le sue origini dal "Rochdale Society of Equitable Pioneers", una società sorta nel 1840 il cui scopo era contestare i mercati privati che sfruttavano le classi operaie. Mezzo secolo dopo contava già centinaia di società autonome, raggruppate in due federazioni: la "Co-operative Wholesale Society" (Società Cooperativa di commercio all'ingrosso), per i rifornimenti, e la "Co-operative Union" (Unione Cooperativa), con una struttura distrettuale, per l'istruzione e la propaganda.

Seguì poi una fase di continua espansione fino all'arrivo della Seconda Guerra Mondiale. Si conta che nel 1944 una persona su cinque della popolazione britannica apparteneva alla Cooperazione.[8]

  • (EN) Barbara J Blaszak, Matriarchs of the movement : female leadership and gender politics within the English cooperative movement, Westport, Greenwood Press, 2000, OCLC 232699230.
  • (EN) Jean Gaffin; David Thoms, Caring & sharing : the centenary history of the Co-operative Women's Guild, Manchester, Holyoake Books, 1993, OCLC 901196754.
  • (EN) Scott, Gillian, Feminism, Femininity and the Politics of Working Women, Taylor and Francis, 1998, p. 10.
  1. ^ (EN) Scott, Gillian, Feminism, Femininity and the Politics of Working Women, Taylor and Francis, 1998, p. 10.
  2. ^ (EN) Jean Gaffin; David Thoms, Caring & sharing : the centenary history of the Co-operative Women's Guild, Manchester, Holyoake Books, 1993, OCLC 901196754.
  3. ^ Records of the Women's Cooperative Guild (Cooperative Women's Guild), su archiveshub.ac.uk. URL consultato il 7 April 2013.
  4. ^ (EN) Barbara J Blaszak, Matriarchs of the movement : female leadership and gender politics within the English cooperative movement, Westport, Greenwood Press, 2000, OCLC 232699230.
  5. ^ (EN) Gillian Scott, Feminism, Femininity and the Politics of Working Women, Londra, Gillian Scott, Taylor and Francis, 1998, p. 13.
  6. ^ (EN) Gillian Scott, Feminism, Femininity and the Politics of Working Women, Gillian Scott, Taylor and Francis,, Londra, 1998, p. 16.
  7. ^ (EN) CAROLYN TILGHMAN, AUTOBIOGRAPHY AS DISSIDENCE: SUBJECTIVITY, SEXUALITY, AND THE WOMEN'S CO-OPERATIVE GUILD, in Biography, vol. 26, n. 4, University of Hawai'i Press, p. 584.
  8. ^ (EN) Scott, Gillian, Feminism, Femininity and the Politics of Working Women, Londra, Taylor and Francis, 1998, p. 11.

Collegamenti esterni

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