Sviluppo Nucleare Italia

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Sviluppo Nucleare Italia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione2009
SettoreIngegneria nucleare
ProdottiStudi di fattibilità e costruzioni di centrali nucleari

Sviluppo Nucleare Italia venne costituita il 31 luglio del 2009, come Joint Venture al 50% tra Enel e la francese EDF[1]. Lo scopo della JV era di realizzare gli studi di fattibilità, la progettazione e la costruzione di almeno 4 reattori nucleari di terza generazione avanzata, basati sulla tecnologia EPR (European Pressurized water Reactor)[2]. Il valore previsto per i quattro impianti era di 16-18 miliardi di €; l'inizio delle costruzioni era stato originariamente programmato per il 2013. Al completamento, i quattro EPR avrebbero contribuito per il 13% circa del fabbisogno nazionale di elettricità.

A dirigere Sviluppo Nucleare Italia vennero nominati Paul Amoravain (EDF), Presidente, e Francesco de Falco (ENEL), Amministratore Delegato[3][4]. A valle dell'incidente di Fukushima e dell'esito del referendum antinuclere, il progetto di realizzazione degli EPR venne abbandonato; nell'autunno del 2011 ENEL acquisì la piena proprietà di Sviluppo Nucleare, rilevando da EDF il suo 50%.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Costituzione JV ENEL-eDF, su repubblica.it.
  2. ^ Sviluppo Nucleare Italia, su borsaitaliana.it.
  3. ^ (EN) Enel, EDF still on track with Italy nuclear plans, in Reuters, 4 giugno 2010. URL consultato il 1º novembre 2021.
  4. ^ Industria in ripresa, Borse ok, su ilGiornale.it, 4 agosto 2009. URL consultato il 1º novembre 2021.