Sultan bin Murshid

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Sultan bin Murshid
Imam dell'Oman
In caricafebbraio 1742 –
1743
PredecessoreSayf bin Sultan II
SuccessoreBal'arab bin Himyar
Morte1743
Dinastiaal-Ya'arubi
PadreMurshid bin Sultan
ReligioneMusulmano ibadita

Sultan bin Murshid (... – 1743), è stato imam dell'Oman dal 1742 al 1743.

Il suo predecessore aveva chiesto aiuto ai persiani per sostenere la sua debole autorità. A metà del 1743 Sultan bin Murshid morì mentre difendeva la città di Sohar dalle forze persiane.

Ascesa al trono[modifica | modifica wikitesto]

Sultan bin Murshid bin Jadi era un nipote del grande imam Sayf bin Sultan.[1] Suo cugino, l'imam Sayf bin Sultan II, condusse una vita autoindulgente che portò le tribù a sollevarsi contro di lui. Nel febbraio del 1742 Sultan bin Murshid fu proclamato imam al suo posto.[1] Egli venne investito del titolo a Nakhal. Radunò truppe e marciò su Rustaq. Anche Sayf bin Sultan II raccolse truppe e marciò contro di lui ma era troppo tardi per impedire la caduta di Rustaq. Si ritirò quindi nella città di Mascate e si mise in una posizione difensiva. Sultan bin Murshid lo seguì ma non riuscì a prendere la città. Invece occupò il vicino porto di Muttrah attirando i commercianti in questo porto e facendo diminuire le entrate di Sayf bin Sultan II.[1]

Lotta con i persiani[modifica | modifica wikitesto]

Sayf bin Sultan II fece appello ai persiani per chiedere aiuto e promise loro di cedere Sohar in cambio.[2] Fresco di una vittoriosa campagna in India, il sovrano persiano Nadir Shah inviò una spedizione di 6 000 uomini sotto Mirza Mohammed Taki Khan, che arrivò a Julfar intorno all'ottobre del 1742. Sayf bin Sultan II andò via mare a Khor Fakkan e poi viaggiò via terra per incontrare i persiani.[3] Gli ufficiali delle navi di Khor Fakkan andarono da Sultan bin Murshid, portando le loro navi da lui a Muttrah. I persiani assediarono Sohar e inviarono forze a Mascate ma non furono in grado di prendere la città. Nel gennaio del 1743 ricevettero rinforzi.[4] Mandarono un'altra forza contro Mascate. Sultan bin Murshid, che viveva ancora a Muttrah, abbandonò deliberatamente Mascate e i persiani entrarono in città. Mentre erano impegnati nel saccheggio, Sultan bin Murshid attaccò con le guarnigioni di Muttrah e Mascate, distrusse le forze persiane e catturò diverse navi.[5]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

I persiani inviarono una nuova forza via terra e riuscirono a prendere Muttrah. Sultan bin Murshid fuggì a Sohar, dove fu ferito a morte sotto le mura della città a metà del 1743. Alcuni dicono che si sia ucciso.[6] Bal'arab bin Himyar fu eletto imam al suo posto.[7] I persiani presero Mascate e attaccarono di nuovo Sohar a nord. Dopo aver sopportato nove mesi di assedio, il governatore Ahmad bin Said al-Busaidi negoziò una resa onorevole. Successivamente avrebbe cacciato i persiani dal paese e fondato una nuova dinastia di sovrani dell'Oman.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Miles 1919, p. 255.
  2. ^ Ibn-Razîk 2010, p. xli.
  3. ^ Miles 1919, p. 256.
  4. ^ Miles 1919, p. 257.
  5. ^ Miles 1919, p. 258.
  6. ^ Miles 1919, p. 259.
  7. ^ Miles 1919, p. 262.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]