Stendalì - Suonano ancora

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Stendalì – Suonano ancora
Paese di produzioneItalia
Anno1960
Durata11 min
Generedocumentario
RegiaCecilia Mangini
SoggettoPier Paolo Pasolini
SceneggiaturaCecilia Mangini
FotografiaGiuseppe De Mitri
MontaggioRenato May
MusicheEgisto Macchi
Interpreti e personaggi

Il documentario Stendalì - Suonano ancora è un cortometraggio del 1960 diretto da Cecilia Mangini e dedicato ai canti funebri della Grecìa salentina; «stendalì» significa proprio: «suonano ancora» in grecanico.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola ricostruisce uno degli ultimi esempi dell'antichissimo rito di lamentazione funebre che sopravviveva ancora, all'epoca, in questo lembo meridionale della Puglia.

«Qualcuno è morto. Lo annuncia il suono delle campane: le vicine di casa vengono a consolare le madri, le spose o le sorelle e a piangere con loro. È la visita funebre».[1]

Il testo delle lamentazioni, cantato in dialetto salentino dalle donne, è interpretato nel filmato dall'attrice Lilla Brignone: «è un antidoto capace di alleviare la mancanza e il vuoto delle morte. Poesia popolare di un sud-popolo da accudire e custodire».[2]

«Le rèpute o prefiche, donne che eseguono le lamentazioni, articolano il canto e ne strutturavano la tensione interna con particolari movimenti del corpo, del capo, delle mani che svolazzano, secondo particolari cadenze, fazzoletti bianchi».[3]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario contiene le immagini che Cecilia Mangini, la prima regista documentarista italiana e che all'epoca aveva 31 anni, raccoglieva e registrava a Martano, paese di lingua grica del Salento e capitale della Grecìa Salentina.

La stessa Mangini aveva già collaborato con Pier Paolo Pasolini al mediometraggio Essere donne ed ai documentari Ignoti alla città e La canta delle marane.

Il documentario fu fortemente influenzato dall'analisi degli studi di Ernesto De Martino[4], in particolare dal saggio Morte e pianto rituale nel mondo antico: dal lamento pagano al pianto di Maria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stendalì - Suonano ancora, su youtube.com. URL consultato il 25 maggio 2020.
  2. ^ (Fonte: Mauro Marino La Gazzetta del Mezzogiorno, 2 novembre 2005).
  3. ^ (Fonte: Mirko Grasso “Stendalì canti e immagini della morte nella grecìa salentina”, Ed. Kurumuny, Calimera, 2005).
  4. ^ Cecilia Mangini, Essere donne di Cecilia Mangini. Storia di un boicottaggio, su bookciakmagazine.it, 12 maggio 2019. URL consultato il 30 maggio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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