Processo cognitivo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: precedenza a {{nota disambigua}}
Etichette: Nowiki inseriti da dispositivo mobile Modifica visuale
Riga 30: Riga 30:
*[[Jerome Bruner]], ''La Mente a più dimensioni'', Bari, Laterza, 1988
*[[Jerome Bruner]], ''La Mente a più dimensioni'', Bari, Laterza, 1988
*R. Nicoletti - R. Rumiati, ''I processi cognitivi'', Bologna, Il Mulino, 2006
*R. Nicoletti - R. Rumiati, ''I processi cognitivi'', Bologna, Il Mulino, 2006
*Ludovico Anna M., ''Anima e corpo. I ragazzi selvaggi alle origini della conoscenza''<nowiki>, Editore Aracne, Roma 2006, pp. 240, ISBN 88-548-0387-1</nowiki>


==Voci correlate==
==Voci correlate==

Versione delle 17:02, 7 set 2015

Disambiguazione – Se stai cercando il processo cognitivo in diritto, vedi processo di cognizione.

Un processo cognitivo è la sequenza dei singoli eventi necessari alla formazione di un qualsiasi contenuto di conoscenza attraverso l'attività della mente.

Descrizione

L’acquisizione della conoscenza procede attraverso molteplici percorsi culturali e intellettuali fra loro interconnessi, determinati dalle particolari comunità sociali a cui si appartiene e dalle particolari esperienze cui si è sottoposti.

Una conoscenza debole della realtà, ad esempio in un giovane, si può fondare su microteorie che fungono da cornice interpretativa oppure su paradigmi, cioè osservazioni e ipotesi valide sino a successiva confutazione.

La struttura cognitiva di base ha la tendenza a consolidare convinzioni e idee che siano state formulate nel lontano passato e che abbiano sempre riscontrato elementi di conferma nell'esperienza quotidiana. Naturalmente la permanenza costante in un medesimo contesto relazionale rende facile che le opinioni condivise in tale contesto si rafforzino a vicenda.

Si tratta di modelli mentali fortemente strutturati e incisi nella profondità della psiche del soggetto. La conseguenza di questo processo reiterativo è una marcata tendenza a non modificarsi o comunque a modificarsi lentamente e parzialmente.

Per questo l'"esperienza" nel processo cognitivo consiste nell'approccio aperto a relazioni diverse da quelle consolidate nell'ambiente circostante, per consentire quel distacco mentale che nascendo da un confronto con le basi cognitive acquisite può rinnovarle con una ulteriore e più stringente verifica.

L’apprendimento può essere visto come un processo di modifica e ristrutturazione di questi dati contenuti sotto forma di schema rappresentativo.

Quando le strutture mentali preesistenti si manifestano come palesemente inadeguate alle nuove situazioni che si presentano, interviene il processo di adeguamento che consente alla coscienza e conoscenza di modificarsi per rendersi compatibile con il nuovo modello di realtà esterna.

In un ambiente costante e consolidato, non vi sono stimoli sufficienti per consentire questo "salto nel buio", in quanto è come se tutto fosse "illuminato" e conosciuto: non vi sono motivazioni sufficienti per modificare il proprio modo di pensare in quanto esso è appropriato.

Citazioni

Nel 1998, Étienne Wenger disse: "L’istruzione non è causa dell’apprendimento, ma essa crea un contesto in cui l’apprendimento prende posto come fa in altri contesti".

Bibliografia

  • Étienne Wenger, Communities of practice. Learning meaning and identity, Cambridge University Press, Cambridge, 1998
  • Lev Vygotskij, Il processo cognitivo, Torino, Bollati Boringhieri, 1980
  • Jerome Bruner, La Mente a più dimensioni, Bari, Laterza, 1988
  • R. Nicoletti - R. Rumiati, I processi cognitivi, Bologna, Il Mulino, 2006
  • Ludovico Anna M., Anima e corpo. I ragazzi selvaggi alle origini della conoscenza, Editore Aracne, Roma 2006, pp. 240, ISBN 88-548-0387-1

Voci correlate

Collegamenti esterni

  Portale Psicologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di psicologia