Amministratore (diritto canonico): differenze tra le versioni
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* per poter individuare con maggior calma la persona più opportuna per inserire in quella determinata carica; |
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* per lasciar decantare eventuali fatti difficili avvenuti con il termine dell'incarico del titolare precedente per morte, per raggiungimento del limite di età o per altri motivi; |
* per lasciar decantare eventuali fatti difficili avvenuti con il termine dell'incarico del titolare precedente per morte, per raggiungimento del limite di età o per altri motivi; |
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* per poter valutare con calma l'annessione ad altro organismo. |
* per poter valutare con calma l'annessione rispettivamente della diocesi o della parrocchia ad altro organismo similare. |
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==Voci correlate== |
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* [[Vescovo]] |
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* [[Parroco]] |
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[[Categoria:Cattolicesimo]] |
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Versione delle 00:47, 18 feb 2007
L'amministratore diocesano e l'amministratore parrocchiale nella Chiesa cattolica sono coloro che reggono ripettivamente la diocesi o la parrocchia durante il periodo di mancanza del vescovo o del parroco titolari.
L'amministratore riceve l'incarico rispettivamente dal papa o dal vescovo e svolge le funzioni ordinarie del vescovo o del parroco.
Termina il suo incarico quando viene nominato e insediato un nuovo titolare ovvero se la diocesi o la parrocchia in questione vengono annesse ad un'altra.
Sono vari i motivi che spingono rispettivamente il papa od il vescovo a nominare un amministratore per un determinato periodo di tempo prima di scegliere un titolare:
- per poter individuare con maggior calma la persona più opportuna per inserire in quella determinata carica;
- per lasciar decantare eventuali fatti difficili avvenuti con il termine dell'incarico del titolare precedente per morte, per raggiungimento del limite di età o per altri motivi;
- per poter valutare con calma l'annessione rispettivamente della diocesi o della parrocchia ad altro organismo similare.