Teoria acido-base di Lewis: differenze tra le versioni

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Gli acidi di Lewis sono noti in chimica organica anche come reagenti ''elettrofili''.
Gli acidi di Lewis sono noti in chimica organica anche come reagenti ''[[elettrofili]]''.


Le basi di Lewis sono note in chimica organica anche come reagenti ''nucleofili''.
Le basi di Lewis sono note in chimica organica anche come reagenti ''[[nucleofili]]''.


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Versione delle 23:18, 1 giu 2005

Secondo la teoria di Lewis

  • un acido è una sostanza capace di accettare un doppietto elettronico da un'altra specie chimica.
  • una base è una sostanza capace di donare un doppietto elettronico da un'altra specie chimica.

Secondo la definizione di Lewis sono acidi anche composti come il cloruro di alluminio ed il borano, che presentano nella loro struttura un orbitale vuoto capace di alloggiare un doppietto elettronico proveniente da un donatore e legarsi quindi ad esso tramite un legame dativo.
Sono invece basi anche composti come il tricloruro di fosforo o la piridina, che possiedono un doppietto elettronico non condiviso che possono trasferire tramite un legame dativo ad un accettore.

Nell'esempio qui riportato, secondo Lewis l'ammoniaca è la base ed il trifluoruro di boro è l'acido

H3N: + BF3 --> H3N→BF3

Gli acidi di Lewis sono noti in chimica organica anche come reagenti elettrofili.

Le basi di Lewis sono note in chimica organica anche come reagenti nucleofili.