Accertamenti diffusione stampa: differenze tra le versioni
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L''''Accertamenti diffusione stampa''' (in acronimo '''ADS''') è un'associazione che si occupa di certificare i dati di [[diffusione (editoria)|diffusione]] e di [[tiratura]] della [[stampa]] quotidiana e periodica di pubblicata in [[Italia]]. |
L''''Accertamenti diffusione stampa''' (in acronimo '''ADS''') è un'associazione che si occupa di certificare i dati di [[diffusione (editoria)|diffusione]] e di [[tiratura]] della [[stampa]] quotidiana e periodica di pubblicata in [[Italia]]. |
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Versione delle 13:52, 6 ago 2013
L'Accertamenti diffusione stampa (in acronimo ADS) è un'associazione che si occupa di certificare i dati di diffusione e di tiratura della stampa quotidiana e periodica di pubblicata in Italia.
Storia
L'ADS viene fondata nel 1975 dalle seguenti associazioni:
- Utenti pubblicità associati (UPA)
- Federazione italiana editori giornali (FIEG)
- Federazione professionale della pubblicità (FEDERPRO)
- Federazione italiana pubblicità (FIP)
Al gennaio 2008 costituiscono ADS le seguenti associazioni:
- Utenti pubblicità associati
- Associazione delle imprese di comunicazione (Assocomunicazione)
- Unione Nazionale delle imprese di comunicazione (UNICOM)
- Federazione italiana editori giornali
- Federazione concessionarie di pubblicità (FCP)
Le prime tre rappresentano la parte "utenti-agenzie", le altre due la parte "editori-concessionarie".[senza fonte]
Nel 2012 viene creata la Società accertamenti diffusione stampa srl, il cui consiglio di amministrazione, presieduto da Fabrizio Carotti, è costituito dai seguenti soci[1]:
- FIEG: Azzurra Caltagirone, Fabrizio Carotti, Stefano De Alessandri, Francesco Dini, Giuseppe Ferrauto, Carlo Perrone, Luca Traverso
- UPA: Andrea Imperiali, Giovanna Maggioni, VIttorio Meloni, Raffaele Pastore
- Assap: Isabelle Frances Harvie-Watt, Fidelio Perchinelli
- FCP: Massimo Martellini
- Unicom: Donatella Consolandi
Metodo di rilevamento
ADS certifica i dati forniti dagli editori, in termini di[2][1]:
- tiratura = numero delle copie stampate in Italia ed all'estero, esclusi gli scarti di macchina;
- totale vendita = totale pagata (nei canali previsti dalla legge) e quota abbonamenti;
- Diffusione (editoria) = somma di totale vendita, abbonamenti pagati, vendite in blocco, abbonamenti da quota associativa, abbonamenti gratuiti, omaggi, coupon gratuiti e diffusione all'estero.
- resa (editoria) = numero di copie stampate e ritornate indietro invendute;
- totale pagata = somma di totale vendita e abbonamenti pagati.
Un esempio dei varii termini è riscontrabile sulla vendita dei quotidiani a partire dall'aprile 2012.[1] Nel caso di discordanze, si provvede ad eseguire ulteriori indagini, e se esse continuano a verificarsi, viene emessa una sospensione degli accertamenti della durata di tre mesi, ed una pubblicazione ufficiale delle discordanze.[senza fonte]
Dal mese di gennaio 2013 la diffusione certificata dall'ADS comprende anche la vendita delle copie digitali.[3]
Divulgazione
I dati vengono resi noti mensilmente, ed ogni divulgazione contiene i dati relativi ai dodici mesi precedenti (ad esempio ad ottobre 2011 la media del bisemestre novembre 2010 - ottobre 2011, a novembre 2011 la media di dicembre 2010 - novembre 2011 et cetera). Dall'aprile 2012 il nuovo sistema di rivelazione, per settimanali e quotidiani, studia l'intero singolo mese invece che il bisemestre a cui appartiene. Per i mensili gli studii saranno pubblicati ogni due mesi.[1]
Note
- ^ a b c d Quotidiani - Aprile 2012, su primaonline.it, 7 giugno 2012. URL consultato l'8 agosto 2012.
- ^ Estratto del regolamento ADS S - art. 2, su adsnotizie.it. URL consultato l'8 agosto 2012.
- ^ ADS: Diffusione dei quotidiani a gennaio 2013, su primaonline.it. URL consultato il 13/03/2013.